a onor del vero • 63. L’ITAGLIA SPIEGATA IN VIGNETTONI

Dopo l’intervento di Luca Corsini Margheri di Rifondazione Comunista della Piana Pistoiese, che scaglia dardi contro il sindaco (?) Benesperi di Agliana perché non ha speso una sola parola per consolare e far piangere sulla propria spallina la vigilA Traversi e l’attuale comandantA dei vigili di Lamporecchio-Larciano, Sonia Caramelli, non è male un corso di recupero accelerato, come a scuola, per ripassare insieme un vero e proprio esempio da manuale di come – a nostro parere – non deve essere la magistratura nella sua azione


 


 

DICOTTOMILA PAGINE

SOLO PER UN’INDAGINE

CHE TROPPI, AHIMÈ, FIACCAVA

PEL FURTO DI UNA CHIAVA

 


 

Pistoia città di… manette pulite? In molti finiscono agli arresti domiciliari con una facilità impressionante. Il tribunale di Pistoia è forse una specie di isola del diavolo della Caienna?

 

1. Credo che ieri ricorresse il 101° giorno di arresti domiciliari di Lara Turelli, già comandantA dei vigili aglianesi, sospesa dal servizio perché una vigilA Traversi, più o meno insieme a una ispettorA Caramelli, un bel giorno si è presentata al luogotenente CC di Quarrata, Salvatore Maricchiolo, e la Traversi gli ha detto: «Mariscià…, mi si sono arrubbàti la chiavA della mia macchina!».

2. Punto primo: la procura della repubblica di Pistoia dovrebbe spiegare ai cittadini perché il luogotenente Maricchiolo, dei CC di Quarrata, sembri quasi “deputato e delegato agente speciale a raccogliere le denunce e le querele” delle vigilE della Piana Pistoiese.
Se non erro, Maricchiolo, che non si è mai occupato degli sconci del sindaco Mazzanti, ha pietosamente, e fin troppo puntualmente, raccolto le lagne (lagnanze sarebbe troppo nobile) sia della capA-vigilA di Montale (Paola Nanni, se non sbaglio); sia della vigilA Traversi, salvo se più e meglio.

3. Non ce n’erano altri di carabinieri di stazione, a Montale e a Agliana, pronti con in mano il lacrimatorio di Tigellino ad usum Neronis (Peter Ustinov) nel pallosissimo Quo vadis? di Mervyn LeRoy, anno 1951?
Il lacrimatorio di Maricchiolo è più meglio di quello di altri suoi colleghi?

Il sostituto Claudio Curreli su Tvl di Luigi Egidio Bardelli. Oltre che capo scout è anche coordinatore della rete Terra Aperta. Nessuna incompatibilità per il fatto di favorire l’ingresso dei clandestini in Italia e di lavorare nello stesso tribunale in cui opera anche la moglie e su materie affini alle sue?

4. Secondo: la procura di Pistoia – e in maniera specifica il capo Tommaso Coletta con il sostituto Claudio Curreli – dovrebbe far luce e chiarezza a tutti gli italiani sul perché Salvatore Maricchiolo corra a chiedere di essere autorizzato ad indagare su un presunto furto di una chiavA (il corpo del reato manca?) dell’auto di una Traversi qualsiasi, ma non avverta il bisogno – neppur minimo – di chiedere di indagare sugli sconci amministrativi (e poi penali) del sindaco di Quarrata Marco Mazzanti; vergogne che segnalo da ormai quasi due anni, e con documenti certi, a mezzo mondo.
Ma che i difensori delle leggi «non vogliono e non intendono vedere», perseguitandomi con un maxi-processo politico, che è un evidente insieme raccogliticcio simile a una sbrisolona, dolce o salame che sia.
Non c’è odor di corruzione e di mafia, in questo?

5. È questa la giustizia delle «autorità costituite» della Gip Patrizia Martucci? La stessa giudice che, con la favoletta esopica delle «istituzioni sante e che hanno sempre ragione» (e allora perché lo zio Adolfo ha fatto male a sopprimere 6 milioni di ebrei? Non era anche lui un’autorità costituita con il suo Terzo Reich?), senza nessun motivo mi ha tenuto ai domiciliari per 104 giorni, facendomi sequestrare 1 cellulare personale e di lavoro, 1 tablet mai usato, 4 computer che tuttora la santa magistratura tiene stretti fra le proprie sgrinfie? A che fine? A che pro? Per permettere al sostituto Giuseppe Grieco di ficcanasare negli affari di casa mia e magari chiedermi in aula perché io non mi iscrivo a Fratelli d’Italia?
È una domanda da magistrato, questa?

Il luogotenenente Salvatore Maricchiolo comanda la stazione CC di Quarrata, ma sembra un agente speciale per le querele delle vigilE della Piana

6. Terzo: non una indagine sullo stravolgimento illecito del territorio perpetrato dal sindaco Mazzanti e dai suoi dipendenti falsari a danno di tutti i cittadini normali; ma, per la chiavA di una vigilA – chiavA che non si trovava e non si è mai trovata: è, forse, un’isola che non c’è come quella di Peter Pan e Campanellino… –, il luogotenente Salvatore Maricchiolo, il deputato agente speciale, defensor vigilessarum, ottiene una vera e propria task force: due sostituti (Leonardo De Gaudio e Luisa Serranti) e l’autorizzazione all’insana e morbosa curiosità di ficcanasare nei cavoli altrui.
E il professor Topo-Sottile, socialista traditore e ora presidente della inutile quanto politicizzata Corte Costituzionale (o dei miracoli?) boccia il referendum sulla responsabilità civile dei giudici: l’unico, vero strumento efficace per tenere a bada le gole da Cerbero dei giudici, insaziabili di potere discrezionale fino all’arbitrio più spudorato.

7. E allora, caro Luca Corsini Margheri di Rifondazione Comunista: sui 50enni allontanati dal lavoro perché non intendono (e ne hanno tutto il diritto) vaccinarsi, neppure una parola; ma parole a profusione sulle “povere vittime” della comandantA Turelli, sospesa per il presunto furto di una chiavA?

8. Chiediti, compagno, quanto è costato al popolo lavoratore che tu sostieni, anche quello sospeso dal lavoro perché non vaccinato con vaccini di cacca sperimentali e inefficaci, tutta l’operazione-Maricchiolo & C.
Impara a fare qualche conto: il fascicolo processuale, oltre le ore perse dal duo De Gaudio-Serranti (fra l’altro la sostituta Serranti non distingue neppure la differenza fra la figura del contribuente e quella del fornitore: il che non mi pare affatto una nocciolina americana) è simile a un panino di quelli del McDonald; contiene oltre 18 mila – ripeto: 18 mila; cioè 18 volte 1000 – pagine di trascrizioni di ciacciate telefoniche, fra le quali rientro pure io, per nulla benvisto e protetto dalla procura pistoiese perché mi fermo solo dinanzi alla logica e alla verità; e non ho rispetto delle protezioni e dei favoreggiamenti.

9. Ora, compagno rifondarolo, prendi il pallottoliere cinese e fai anche solo un calcolo approssimato.
Un anno di lavoro di ficcanasamento, con due sostituti che al popolo costano un occhio della testa; sette-otto carabinieri dietro ai movimenti delle rinviate a giudizio; le ditte di ascolto di mezza Italia a sbobinare puttanate di battute. E il tutto per il furto – presunto – di una semplice chiavA!
Se si fosse a casa di Xi Jinping, compagno rifondarolo, quanto ci metterebbero gli ex-maoisti cinesi a portare tutta questa gente in uno stadio e a farla fuori per educarne milioni in un solo colpo (di pistola)?

10. Chiudo questo tristissimo intervento sulle inguardabili responsabilità della procura pistoiese, con un ricordo adatto all’ottimo comandante disarcionato dal Consiglio di Stato: il dottor Andrea Alessandro Nesti, mantenuto al suo posto per oltre 15 anni dai compagni del Pd, ma sempre visto di buon (anzi ottimo) occhio sia dalla procura pistoiese che da Rifondazione.

Andrea Alessandro Nesti ex comandante dei vigili di Agliana. Che colpa ne abbiamo se il Tar e il Consiglio di Stato lo hanno disarcionato?

11. Del resto il Nesti, per le sue spiccate qualità di investigatore alla Sherlock Holmes o alla Hercule Poirot, per ben tre anni era stato anche Vpo, vice procuratore onorario, presso la procura pistoiese; e per questo non si riesce proprio a spiegare come possa, oggi, essere considerato persona offesa dai sui stessi ex-colleghi togati e degno del diritto di essere difeso a Pistoia: non c’è incompatibilità conclamata? O i procuratori, quelli con la “K nera della toga”, possono fare – come di solito fanno – quel che vogliono e impunemente?

12. Come il 17 febbraio ricorreva il trentennale di Mani Pulite e Piercamillo Davigo è stato benedetto dai suoi ex-colleghi, così oggi, 19 febbraio 2022, sono esattamente sette anni (di guai) dalla rimozione del fu «ottimo comandante» Nesti, sui cui pasticci né procura, né partiti di sinistra né Benesperi-Ciottoli-Aveta hanno mai avuto niente da eccepire. E non hanno neppure indagato con 18 mila pagine di spese a cura e carico del popolo lavoratore che alla fine salda ogni conto.

13. Era il 19 febbraio 2015 quando Nesti fu deposto per esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato, non per il malvolere di Linea Libera o di Edoardo Bianchini o di Alessandro Romiti, come monsieur Poirot e Blimunda consorte sostengono, sponsorizzati e spondeggiati dalla difficilmente credibile terza e imparziale procura pistoiese.

14. La sindacA Ciampolini avrebbe dovuto rimuovere il Nesti già nel 2010 per dare esecuzione alla sentenza del Tar che così disponeva: ma imperterrita – come del resto fanno non pochi capoccioni della sinistra e non pochi procuratori della repubblica – se lo tenne alle ginocchia affidandogli ancora 5 anni di posizione organizzativa illegittima e retribuendolo con uno stipendio da comandante illegittimo.

15. Ma evidentemente deve essere una tara di sinistra l’aver fiducia (e non senza ragione) nella magistratura che, per una chiavA, spende centinaia di migliaia di euro da caricare sulla schiena dei lavoratori; mentre, per certi sindaci dell’illegalità, non muove un dito perché… la sinistra non si tocca.

16. Compagni, tornate tutti a scuola e studiate tanto. Imparate che la sinistra, nella cultura latina, è anche la famosa manus masturbans: quella, per intenderci, della battuta «cinque contro tutti e il capitano in terra…».

17. Per chi fosse tordo o non sapesse leggere: è la mano delle pugnette, come ci insegnavano al corso di caporale vigilatore presso la compagnia-comando del carcere di Gaeta, anni 70.

Non risulta che Cristo, davanti a Pilato, abbia mai detto
«Ho fiducia nella magistratura»

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]


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