
PISTOIA. Oggi, 30 aprile, alle 11, presso la libreria “Lo spazio” di via dell’Ospizio, si è tenuta una conferenza stampa su “Recenti abbattimenti di piccioni nei campi oltre via Acqualunga, Chiazzano”, organizzata da Legambiente Pistoia, presenti Antonio Sessa, il Wwf Pistoia, Pierluigi Palandri, un gruppo di cittadini di Badia a Pacciana, Agliana, Casone dei Giacomelli, tra i quali Paolo Paolieri, Emiliano Giusti, Elisabetta Manganelli.
I suddetti cittadini hanno denunciato due vere e proprie stragi di piccioni, autorizzate dalla Provincia, nei giorni 9 e 24 aprile attuate da diversi cacciatori con fucili da caccia. Alla fine, un intero campo ricoperto di volatili, messi poi nei sacchi dell’immondizia, nel periodo di picco della nidificazione. Ciò significa morte sicura per fame dei piccoli.

Facendo riferimento alla normativa, in particolare alla delibera regionale n. 586 del 14/7/2014 che parla di metodi ecologici, dissuasivi verso i piccioni (nastri luccicanti, palloni, cannoncini a gas) che devono essere usati prima di procedere all’abbattimento, hanno osservato che, al contrario in quei campi, che ancora non sono stati coltivati a mais, viene gettato mais fresco, pannocchie sgranate per attirare i piccioni, come si vede dalle foto.
Se andiamo ora a vedere, i piccioni sono tutti lì a beccare perché vi sono stati appastati. Da chi? Non lo sappiamo, ma il metodo è illegale!
Hanno denunciato le modalità degli abbattimenti, secondo loro in stridente contrasto con la delibera suddetta, in quanto in essa, al punto 10, si osserva “di non consentire l’uso di richiami della stessa specie” mentre nelle due operazioni i cacciatori hanno usato sagome di piccioni e, addirittura richiami vivi. Due cittadini sono andati sul posto alla fine della seconda strage, hanno visto e fotografato. I cittadini reputano questo fatto molto grave.

Poiché le due azioni di caccia sono state giustificate dai danni che i piccioni recano alle culture (lì il mais non è stato ancora seminato – v. foto) sono stati messi in evidenza i danni che il piccione ha arrecato in Toscana nel 2013 e la ricerca ha dato risultati perlomeno curiosi: la Provincia di Prato ha denunciato 550 euro di danni totali, la provincia di Arezzo 697 euro, la provincia di Siena 4252 euro, la provincia di Pistoia 24.273. Su un totale di 39.673 euro dell’intera regione Toscana, Pistoia avrebbe subito 24.273 euro di danni: il 61% dell’intera regione. Veramente singolare la voracità del piccione Pistoiese…
A conclusione i partecipanti all’incontro hanno chiesto:

- che siano immediatamente sospese le battute di caccia in quella zona perché i piccioni vi sono attratti con l’inganno del mais fresco
- che sia fatta piena luce sulle modalità di esecuzione delle due operazioni del 9 e del 24 aprile e chi non ha rispettato la normativa ne debba rispondere.
[comunicato]
Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a
«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!
2 thoughts on “PIANA. «ABBATTIMENTI DI PICCIONI? SÌ, MA ILLEGALI!»”