Nel Comune di Pistoia gli utenti aventi diritto al rimborso della depurazione erano, relativamente al periodo 2003-2008, 12240. Invece di restituire automaticamente il maltolto, Publiacqua ha furbescamente preteso che gli utenti facessero domanda di rimborso.
In questo modo solo una parte degli utenti (poco più della metà) ha riavuto indietro quanto indebitamente pagato. Questo rimborso è avvenuto senza alcun costo per Publiacqua in quanto i maggiori oneri sono stati caricati sulle bollette degli utenti depurati, mentre non è dato sapere che fine hanno fatto i proventi illegittimamente intascati nel periodo 2003-2008.
Ora Publiacqua ci dice che nel 2014 ha fatto un lavoro di ricognizione (?) su tutte le utenze in relazione al servizio di fognatura e depurazione da cui sono risultate 6265 utenze prive del servizio, alle quali sarà rimborsato in bolletta l’importo versato nel periodo 2009-2014, mentre 3967 utenti sono risultati serviti ma senza aver pagato il servizio e quindi dovranno restituire quanto dovuto per il periodo 2009-2014. Tra questi ultimi, 1162 utenti benché non allacciati, dovranno comunque pagare in quanto esiste un progetto di allacciamento al sistema di depurazione.

Avevamo già verificato a suo tempo la inattendibilità dei numeri forniti da Publiacqua e le inesattezze, dopo i primi accertamenti, si stanno ripetendo anche dopo l’ultima “ricognizione” effettuata dal gestore. Infatti è emerso che utenti che avevano avuto il rimborso relativamente al periodo 2003-2008, sono improvvisamente risultati allacciati all’impianto di depurazione.
È necessario ricordare all’amministrazione e a Publiacqua (anche se sicuramente ne sono a conoscenza) che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008, nessun corrispettivo è dovuto in caso di mancanza dell’impianto di depurazione, e anche nel caso in cui questo sia temporaneamente inattivo o malfunzionante (a proposito è stato verificato il funzionamento dell’impianto di Via Toscana? A noi risulta che funziona poco e male!).

Per aggirare questa sentenza fu emanata una legge (L.13/2009) in cui era previsto che potessero essere richiesti gli arretrati agli utenti per cui fosse stata programmata una “attività di progettazione, di realizzazione o di completamento avviate” di un impianto di depurazione.
Ma questo pagamento degli arretrati doveva comunque avvenire secondo precise procedure, ed in caso di mancato rispetto delle stesse era previsto addirittura l’intervento di poteri sostitutivi da parte dell’Autorità d’Ambito.
Procedure mai seguite e che rendono del tutto illegittime le richieste di arretrati fatte da Publiacqua. Questo anche alla luce del pronunciamento della Cassazione Civile, sez. III, sentenza n. 8318 del 12/4/2011 che ha escluso la legittimità della legge 13/2009 in riferimento alla costituzione di un fondo vincolato per la realizzazione di depuratori.
Per quanto sopra invitiamo gli utenti, a differenza di Federconsumatori, a non effettuare il pagamento degli arretrati illegittimi richiesti da Publiacqua. Troppe incertezze, troppe irregolarità in un servizio che costa caro agli utenti, pensiamo, infatti, che sia giunta l’ora di smettere di pagare per un servizio in cui i gestori privati hanno mostrato notevole attenzione per i profitti, scaricando sui cittadini la loro incapacità e le loro inefficienze.
[acqua bene comune pt e valdinievole]
E giovedì prossimo, 14 gennaio 2016, alle ore 21 presso il circolo di Pontenuovo, in via Sestini 248, ci sarà la riunione organizzata da Publiacqua e amministrazione proprio su fognatura e depurazione.
Intanto i residenti delle case popolari di Piazza San Bartolomeo hanno inviato al monopolista del servizio idrico le fatture dello spurgo della fossa tricamerale condivisa pagate dalla Spes, proprietaria e gestore dell’immobile, comunicando (e per conoscenza anche all’architetto Bechi, presidente della Spes) che non pagheranno la fatturazione del servizio fognatura e depurazione, in quanto le utenze risultano per l’appunto non allacciate.
Vedi anche:
- “Acqua Bene Comune”: il comitato risponde all’assessore Belliti
- Belliti: «Impegno del Comune sulle tariffe dell’acqua»
- Depurazione e fognature, interviene Federconsumatori
- Sentenza Corte di Cassazione 8318/2011
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Buon giorno, su questa come su altre cose: ma se la si facesse finita di fare le pecore? Pecore, un popolo di pecore, che si accontenta delle brioches (senza la crema però) che vocia, strilla, s’indigna e poi accende sky sport. E se cominciassimo a non pagarle più certe gabelle? Si signori, una sana rivolta fiscale: che vadano a prenderli agli evasori i soldi, invece di tosare la povera gente!