aggressione al san jacopo. «I PROBLEMI DELLA SICUREZZA VANNO RISOLTI ALLA RADICE»

Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 1
Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 1

PISTOIA. Ci risiamo. Sta succedendo ancora e ancora. Verrà fuori che la colpa di tutto è l’incuria dell’operatrice che si è trovata negli spogliatoi dal lato ingresso non ritenuto idoneo.

Questo è il contenuto del dialogo che altri operatori hanno ascoltato al momento del sopralluogo dei carabinieri nei locali-spogliatoio del personale del presidio ospedaliero San Jacopo di Pistoia, chiamati e accorsi sul posto dopo la denuncia di aggressione subita ai danni di un’infermiera.

Si pongono spontanee diverse domande allora:

  1. perché il locale distribuzione divise è posto proprio adiacente all’ingresso non ritenuto idoneo?
  2. perché l’ingresso non idoneo si trova al termine delle scale che provengono da un lato del parcheggio dipendenti?
  3. perché la porta di tale ingresso è munita di sensore che si attiva se il dipendente “struscia” il proprio badge, lo stesso che usa per aprire tutte le porte all’interno del San Jacopo?

Continuiamo a nasconderci dietro un dito? I carabinieri lo sanno che gli spogliatoi del personale sono facilmente accessibili anche dagli altri piani, semplicemente premendo il tasto 1 degli ascensori posti all’interno del San Jacopo?

Quei locali adibiti a spogliatoio nei primi mesi dal trasferimento epocale, sono stati presi d’assedio e d’assalto da chiunque.

Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 2
Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 2

Inizialmente non erano state previste le porte con apertura tramite carta elettronica, detto badge, e quindi il personale ha subito furti, forzature dei propri armadietti e talvolta si assisteva alle docce di non-addetti al servizio ospedaliero che venivano a rinfrescarsi e a ritemprarsi nelle docce del personale del San Jacopo. In seguito poi, dopo denunce e denunce, si è pensato d’istituire il meccanismo elettromagnetico che ne permetteva l’apertura solo tramite badge.

Basta trovarsi fisicamente all’interno di quei locali per percepirne la poca sicurezza: isolati fisicamente e con poca ricezione di linea telefonica per cellulari.

L’episodio capitato alla collega non deve stimolare né tantomeno scatenare la corsa a trovare l’ennesimo capro espiatorio da parte della direzione e da parte di chiunque abbia voce in capitolo: deve invece, per l’ennesima volta, far riflettere sul motivo del perché i dipendenti continuino a far emergere le problematiche strutturali e organizzative dell’ex nuovo presidio San Jacopo.

Chi lavora al suo interno non si sente sicuro, non si sente tutelato né fisicamente né professionalmente. Sfidiamo chi ne ha facoltà a farsi un giro e a prendere il polso della situazione tra gli operatori, soprattutto dopo questo episodio: paura, insicurezza, incertezza, stanchezza e la continua consapevolezza, come una spada di Damocle, che da un momento all’altro arriva l’errore che ti rovina a vita.

Rosa Scelta – NurSind Pistoia

CORRIDOI VUOTI APERTI A CHIUNQUE

Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 3
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Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 4
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Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 5
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Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 6
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Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 7
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Pistoia. Ospedale San Jacopo, zona franca. 8
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