Qualche primizia del sindaco di Quarrata vestito di giallo come un rigogolo, e del presidente della Regione Toscana che incolpa l’uomo dei cambiamenti climatici a causa dell’inquinamento…
TRA RIGOGOLI E PAVONI
ECCO QUA LE ESONDAZIONI

Deve essere l’epoca degli Zelensky, questa. Come all’ucraino piace comparsare, non da meno i nostri politici sono sempre in prima linea dinanzi a tv e social.
Romiti è dappertutto. Dal locale come Tvl, alla diretta in RaiNews, sparato in mezz’Italia. E certo deve essere così, dato che è un sindaco pulitissimo, all’Ace Gentile: ha appena due macchioline di fango sulla palandrana gialla che s’è messo per farsi ritrarre non da canarino, ma – data la stazza, da canarone.

Vestito così, oltre che fare concorrenza a quel «seghino» che ci ha fatto aumentare gas e petrolio a lode e gloria dell’Europa verdista (nei portafogli della plebe), una Nullità Istituzionale molto cara ai compagni rossi (il rosso e il verde, d’altronde, sono anche i colori tipici delle mele, oltre che quelli di chi, tra le mele, lo mette al popolo con la benedizione dei compagni e perfino di Mattarella, non-presidente bis…); vestito così, dicevo, l’omino all’Ace Gentile fa concorrenza oltre che all’ucraino, anche alla Jessica Fletcher, più nota come la signora in giallo. E col bassotto di Striscia va benissimo.
Di pari passo, guardatevi, con estremo compiacimento, la scoperta del secolo di un altro genio come Eugenio Giani, qui d’arancione vestito in un suo filmatino scientifico su Instagram.
Sapete – dice – perché i fiumi hanno esondato e oggi uno dei corsi d’acqua che passava da una certa parte, scorre attraverso il cancello per le auto di una viletta di Figline di Prato? Perché è colpa del cambiamento climatico! La sua Regione, però, farà fare la superpista di Peretola e lui va in giro in elicottero, non in barca a remi, minchia!
Anche Giani si buca e vede la Madonna. Ovviamente quella di Montenero.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
E qui godetevi Giani
Ma la priorità delle procure non è quella di arginare la corruzione dei Comuni che autorizzano l’edilizia anche negli alvei dei fiumi, quanto piuttosto lavorare per salvare le mele alle proprie care «prossimità sociali»
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