amministrative 2017. L’ANALISI DELLA FEDERAZIONE PISTOIESE DEL PARTITO COMUNISTA

 

La giustizia sociale ai tempi del Pd

PISTOIA. A poco meno di un mese dal risultato del ballottaggio che decideva il nome del nuovo sindaco di Pistoia, come Partito Comunista Federazione di Pistoia, abbiamo elaborato una breve analisi su quanto accaduto.

La lotta intestina al Pd tra Bertinelli e Bartoli ha portato alla sconfitta del candidato uscente e ad una profonda crisi, già avviata da tempo, dei vertici locali del partito. Molti elettori di centrosinistra hanno preferito votare per un candidato in quota a Fratelli d’Italia piuttosto che per un’ampia coalizione di partiti che governavano già (male) la città.

D’altra parte, il nuovo sindaco, che si era dichiarato moderato, si è già mostrato, fin da questi primi giorni di governo, nella sua espressione peggiore quando, assieme ai neofascisti di Casapound, ha manifestato il suo disappunto nei confronti dell’accoglienza di altri immigrati in una piccola località del nostro comune, il Nespolo.

In questo desolante contesto si inserisce la crisi profonda, sia a livello nazionale ma soprattutto a livello locale, del partito della Rifondazione Comunista: infatti, purtroppo, i dirigenti di questo partito negli anni si sono sempre più adagiati sugli allori (o meglio sulle poltrone) venendo meno a quello che in teoria doveva essere il ruolo che un vero Partito Comunista avrebbe dovuto avere e cioè di avanguardia per un cambio reale e per rendere protagonisti i lavoratori anche all’interno dei consigli cittadini e pressando le istituzioni.

Federazione Partito Comunista

Invece Rifondazione, negli anni, ha pensato bene di inserirsi sempre più nei giochi di potere schierando a volte anche personaggi di discutibile valore morale ed etico e, soprattutto, piazzando qua e là esponenti addirittura nelle aziende a partecipazione mista!

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: peggior risultato elettorale di sempre (ampiamente sotto l’1%); scollature netta e irreversibile nei confronti di chi comunista lo è davvero; fuga progressiva e inesorabile degli iscritti (processo avviato già da molti anni).

Addirittura a Pistoia, come in altri luoghi in realtà, si è alleato con il Partito Democratico, il partito della grande borghesia monopolistica europea e delle banche, il partito del massacro sociale, del jobs act, della “buona scuola”, dello sfascio della sanità, del 40% di disoccupazione giovanile.

In conclusione vogliamo fare un appello a tutti coloro che si sentono ancora sinceramente comunisti e che militano o semplicemente votano ancora per questo partito e anche un appello a coloro che negli anni abbiano smesso con la partecipazione alla vita politica ma credono ancora che il Socialismo sia il modello di sviluppo sociale più adatto per uscire dalla crisi, sia essa locale o nazionale: unitevi a noi, unitevi al Partito Comunista, unitevi al Fronte della Gioventù Comunista per portare avanti le rivendicazioni sociali di tutti coloro che oggi fanno parte di quella fetta di popolazione che, in un modo o nell’altro, è stretta nella morsa del capitalismo.

Solo con l’unità di tutti i Comunisti possiamo tornare ad essere protagonisti nelle lotte, ed è per questo che lavoreremo con tutte le nostre forze.

[comunicato]

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