appastati come pesci. LA GIUNTA BENESPERI HA SEMPRE IGNORATO IL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA BUONO?

Riaffiora nel caldo torrido di questi giorni la pelosa vicenda della mail del 26 agosto 2020, quella che tutti vorrebbero e nessuno piglia. Anche Silvio Buono ci ha provato ma inutilmente: non si sente ridicolo ad appoggiare una giunta consociativa e controllata grazie alle consulenze di dirigenti in pieno conflitto di interessi?


 

Nonostante tutto, Buono lo stima e lo sostiene…

 

AGLIANA. Torniamo, dopo 22 mesi, sulla vicenda della dazione di seimila euro alla Caritas della parrocchia di San Piero, ovvero di don Paolo Tofani che ha – a nostro motivato parere – della privilegiata considerazione da parte della Dirigente Ornella Pellegrineschi, una che alla domenica dirige il coro parrocchiale e poi, il lunedì, viola il regolamento dei dipendenti del Comune (Articolo 7) e interverrà con un parere surrettizio per fare in modo che la giunta di centro destra di Benesperi, consegni 6 mila euro di “fondo cassa” di denaro pubblico (fondi ministeriali) per l’emergenza sanitaria, beffando le altre due Caritas, quelle delle parrocchie di don Rodolfo Vettori (San Niccolò) e don Anthony Mennem (Spedalino) rimasti a bocca asciutta.

La dottoressa Aveta dovrà chiamare i vigili del fuoco?

Sulla vicenda c’è stata una “retromarcia” dell’amministrazione pedritiana? Non lo sappiamo, visto che la richiesta di accesso agli atti sulla consultazione della ricevuta di pagamento è stata gettata nel “silenzio-rigetto” così come faceva il sovietkommissar Fragai nella precedente consiliatura: Pedrito e Agnellone, lo sanno benissimo, essendo stati – loro medesimi per primi – vessati da continui rigetti tanto che chiesero aiuto anche al prefetto Angelo Ciuni: inutilmente.

Ma anche il capogruppo di maggioranza leghista Silvio Buono (era tale al momento della vicenda che vi presentiamo) poi sfanculò la coordinatrice provinciale normalizzata Sonia Pira, recentemente sfanculata, a sua volta, dalla Lega) e fondò la lista Agliana Civica.

Silvio due anni fa ci spiegò che è stato un leghista convinto e che era stato anche ai raduni di bossiana memoria, ma ci spiace constatare che è ancora troppo indulgente con i membri della giunta normalizzata e allineata alla compiacenza piddìna assicurata dagli storici dirigenti comunali con qualche piatto di lenticchie.

Ma la colpa di tutto questo non sta tanto nei ranghi bassi del PD – bassi di nome e di fatto, che agiscono come vogliono e non rendono ragione di nulla – quanto piuttosto nella complicità di una procura della repubblica, a nostro parere assai artificiale, che, quando viene a conoscenza certa di comportamenti illeciti da parte dei «comunali», adotta perlopiù non il manuale Cencelli, ma la costituzione Coletta: aiutare in ogni modo la «gente [del] comune» (ora non incolpate Romiti, in procura. Il neretto è mio, del direttore Bianchini).

Vi presentiamo, infatti, la mail che il capogruppo scrisse il 12 ottobre 2020 dopo ol nostro intervento sul tema, con tanto di pubblicazione della famigerata determina 447/20 e dalla richiesta di consultazione della – ancora più famigerata, visto che c’è stata una acquisizione della Procura di Pistoia – impresentabile missiva elettronica interna del 26 agosto 2020, richiesta con toni anche cortesi e prudenti. Proprio un sindachino il Benesperi.

La mail spedita dal capogruppo allora leghista SIlvio Buono al sindaco e ad altri 5 dirigenti, tutti muti. 1

La parte conclusiva dellla mail. 2
L’ex sceriffo detesta il capogruppo Buono

Di domandiamo anche se questa copia è originale o è una “polpetta avvelenata” per la maggioranza, ma il capogruppo ora “civico” Silvio Buono non ci risponde: vedremo. Non è la prima volta che riceviamo documenti con buona pace della Paola Aveta, che tutto vede e sopisce e seda.

La lettura della missiva è lusinghiera e pelosa. Buono dice di avere avuto notizia del fattaccio tramite “articoli”: possiamo affermare che richiama la denuncia della nostra testata, che, prima e unica, ha risposto all’assessore fu sceriffo (oggi agnellone) Maurizio Ciottoli, pubblicando la determina incriminata 447 dell’8 settembre 2020.

Fabrizio Baroncelli si “capiva bene” con il Buono. Infatti intervenne per trattenere  Agnellone che voleva ammorbidirlo in sala giunta

Altrimenti, il già leghista, non avrebbe saputo niente. ‘Na chiavica per il Capitone Salvini, assai detestato – anche e proprio nelle omelie, del parroco barricadero don Paolo Tofani –. Ma la lettera è dimostrativa della situazione persistente di un costante atteggiamento di esclusione dalla essenziale “considerazione politica” che dovrebbe essere assicurata a un capogruppo di maggioranza evidentemente vilipeso dai grandi Fratelli d’Italia, e che se ne è lamentato anche nel consiglio comunale dell’11 luglio scorso. Frose soffre di sindrome masochista…

Insomma Silvio, nonostante tutto, dichiarò la sua riconoscenza e stima per Luca Benesperi, evidentemente tutt’oggi indifferente delle sue lagnanze, anche considerata la solida insofferenza maturata nel gruppo di maggioranza, attestata dalla rissa avvenuta poco dopo (l’episodio è successo nell’inverno 2020) con l’Agnellone che tentò di colpire il Buono con una manata: li divise faticosamente l’attuale vicesindaco Fabrizio Baroncelli (anche lui, a nostro avviso, anima perduta della politica del ricambio), disilluso dallo strazio del consociativismo controllato dai demokrats, tramite dirigenti fidelizzati con forte ascendente sui “rivoluzionari mancati” eterodiretti dalla segretaria generale.

Allora c’è da chiedersi: quanto ancora deve durare questo ridicolo balletto di maldestra complicità e connivenza? Gli elettori di centro destra, cosa devono pensare dell’amministrazione del cambiamento, che sembra appastata come i pesci d’Ombrone e con tanta disinvolta sfacciataggine, dal tentacolare P(artito) D(ominante)?

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.info]


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