
PISTOIA. Un uomo, un atleta. Ma anche marito e padre.
A 12 anni di distanza dalla sua scomparsa, Artidoro Berti sarà ricordato per due giorni consecutivi. Sabato 27 maggio la sezione Ana-associazione nazionale alpini di Firenze e il coro degli alpini “Su insieme” si esibiranno in concerto alle 18 nella basilica della Madonna dell’Umiltà (detta del Letto) in piazza San Lorenzo.
Domenica 28 maggio, invece, si terrà a Iano il 12° Trofeo Artidoro Berti, 35° Trofeo Primo Maggio, la gara podistica competitiva e ludico motoria aperta a tutti (semicompetitiva 10,5 chilometri, non competitiva 5,5 e 2 chilometri), oltre a percorsi per bambini come da regolamento Uisp.
La corsa, patrocinata da Comune e Provincia di Pistoia, è organizzata dal circolo Arci e Comitato paesano di Iano in collaborazione con la Ascd Silvano Fedi e con il contributo di Cgil e Cisl Pistoia. Il ritrovo è alle 8 al circolo del paese (piazza 1° Maggio) con partenza alle 9.
Un uomo buono, che ha fatto dell’atletica la passione di una vita, sposato con Caterina e padre di tre figli, viveva nel piccolo paese di Iano e lì era il suo rifugio, tra il profumo del bosco e l’aria fresca di collina. Fin da ragazzo amava correre a piedi e in bici, con una predilezione per le ciclocampestri. Fu proprio durante una gara del genere che un dirigente dell’Atletica Sestese lo notò e fece di tutto per convincerlo a dedicarsi solo alla corsa a piedi.
Nel suo curriculum di atleta ci sono due titoli italiani , una partecipazione alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952, vari titoli toscani e vittorie in classiche di fondo. Dal 1949 al 1956 Artidoro è stato uno dei migliori fondisti italiani ed europei. Militare negli alpini, aveva partecipato alla guerra di Albania, Grecia, Jugoslavia e Russia; fu uno dei 150 reduci, dei 900 italiani partiti, che riuscirono a tornare in patria percorrendo a piedi un follo percorso di mille chilometri.
Ma quella, come tante altre, era solo l’ennesima sfida della sua vita. A lui si deve la nascita della famosa gara Pistoia-Abetone: nel 1968, all’età di 48 anni, Artidoro decise di percorrere in solitudine i 53 chilometri che separano Pistoia dall’Abetone: arrivato al traguardo fu premiato da Zeno Colò.
[alessandra tuci]
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