
PISTOIA. La decisione è presa, la data da definire.
Il Comitato esecutivo dell’Unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci (Unatras) ha proclamato il fermo dei servizi di autotrasporto, demandando alle singole organizzazioni aderenti la definizione delle modalità attuative.
”È un passo inevitabile dopo quanto accaduto nel 2015 sulle spese non documentate, riviste in ribasso in prossimità della scadenza delle dichiarazioni dei redditi dal Governo, e poi migliorate solo in extremis grazie all’azione delle associazioni dell’autotrasporto, ci aspettavamo che questa situazione non dovesse più verificarsi”, spiega Marco Nannini, responsabile di Confartigianato Trasporti di Pistoia.
Unatras, che riunisce tutte le sigle di rappresentanza delle piccole e medie imprese di autotrasporto, denuncia che non sono state rese ancora spendibili le risorse stanziate a favore del settore, a fronte dei sacrifici sopportati dall’autotrasporto costretto a rinunciare ad una buona parte del recupero delle accise (per i veicoli immatricolati euro 1 e 2, dal 2016).
“Nel frattempo – sottolinea il presidente Confartigianato Trasporti Pistoia David D’Agostino – la concorrenza delle aziende internazionali e i problemi strutturali del settore hanno costretto migliaia di imprese alla chiusura, e ciò ha riguardato anche il territorio toscano e pistoiese , dove il processo di ristrutturazione del comparto ha ridimensionato il settore”.
“Invece le imprese chiudono i bilanci e si apprestano a fare la dichiarazione dei redditi, non conoscendo ancora gli importi che potranno dedurre”, rimarcano D’Agostino e Nannini.
A parte la copertura finanziaria insufficiente, nonostante le pressioni di Confartigianato Trasporti, i ministeri competenti, intendono infatti procedere a un’ulteriore riduzione degli importi deducibili a favore delle imprese. A giudizio di Confartigianato, è una situazione inaccettabile dopo la riduzione operata nel 2015.
Per non parlare poi delle altre misure, oggetto dell’accordo con il Governo e non ancora attuate, utili al rilancio degli investimenti del settore (incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli euro 6) ed al contrasto del cabotaggio abusivo e della distorsione della concorrenza operata dagli autotrasporti provenienti dall’estero, che continuano ad erodere quote di mercato alle imprese italiane.
“Le imprese di autotrasporto – spiega il presidente D’Agostino – alle prese con un cambiamento di scenario senza precedenti, dal momento che interi settori manifatturieri hanno dovuto registrare negli ultimi anni contrazioni significative di produttività, hanno accettato responsabilmente riduzioni di agevolazioni già operative come gli sconti sulle accise. Ma non si capisce come mai la parte dell’accordo che prevede il varo di provvedimenti per il settore, non abbia ancora visto nessuna concreta applicazione” .
Per questi motivi Confartigianato Trasporti Pistoia valuterà attentamente la proclamazione del fermo generale, le cui modalità attuative verranno definite nelle prossime settimane.
[confartigianato pistoia]
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