BARDELLI (SERRAVALLE CIVICA): “BENI CONFISCATI ALLA MAFIA. L’AMMINISTRAZIONE LUNARDI NAVIGA A VISTA”

La risposta-non risposta del sindaco

La risposta di Lunardi

SERRAVALLE. Questa volta l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco, ha risposto alla richiesta da me inoltrata per avere delucidazioni in merito alla presenza di due beni immobili nel nostro territorio comunale. Se lo ha fatto è unicamente per assolvere all’obbligo di risposta, previsto dalla legge — spesso e volentieri violato — poiché la risposta si presenta di fatto come una non –risposta.
La sottoscritta infatti chiedeva al sindaco di informare la cittadinanza in modo chiaro e trasparente circa la destinazione di quei beni, rendendo pubblica anche la loro mappatura, ai sensi dell’articolo 48, comma 3, lettera c del Codice Antimafia, che impone agli enti comunali di redigere un elenco dei beni confiscati e destinati e di pubblicarlo sul proprio sito internet istituzionale, con “i dati concernenti la consistenza, la destinazione e l’utilizzazione dei beni nonché , in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario e gli estremi, l’oggetto e la durata dell’atto di concessione”, ricordando altresì che “la mancata pubblicazione [dei dati] comporta la responsabilità dirigenziale ai sensi dell’articolo 46 del Decreto Legislativo n.33 del 14 marzo 2013.

Beni confiscati alla mafia

Lunardi non solo non ha fatto niente di simile, ma nella risposta rimanda esclusivamente a comunicati stampa sull’’argomento, che nessuno ha mai visto, a meno che non faccia riferimento all’intervento pubblico del vicesindaco, il quale — al di là delle degli attacchi personali alla sottoscritta — comunica quali siano questi immobili informando al contempo di non averne richiesto (non si capisce se a titolo personale o dell’intera giunta) l’assegnazione per mancanza di convenienza economica.

Il sindaco però aveva contraddetto Gorbi su Facebook la vigilia di Natale, quando affermava di essersi fatto carico della situazione a partire dal marzo 2022.
Che cosa allora dobbiamo concludere dalla risposta— non risposta? Evidentemente che adesso Lunardi sposa la versione del vicesindaco contraddicendo pure se stesso: gli immobili, per espressa volontà dell’amministrazione, non verranno assegnati al Comune, che perde così l’opportunità di riqualificare l’area della ex distilleria e di porre degli immobili a servizio della comunità civile.
Insomma, a Serravalle si hanno le idee piuttosto confuse: non solo non si sa cosa fare, ma si naviga a vista!
Ci rivolgeremo a chi è in grado di dare risposte più precise in merito.

Elena Bardelli
Referente “Serravalle Civica”

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