
MONTALE-PIANA. La richiesta di rettifica del Sindaco Betti è stata subito pubblicata, ma dobbiamo rilevare che è incongrua e compromettente perché, anziché sollevare le amministrazioni piddìne dal dubbio di aver tenuto un comportamento omissivo, lo dimostrano in modo ancor più chiaro e convincente.
Le verifiche condotte presso vari componenti del tavolo istituzionale e altri consiglieri di opposizione, hanno permesso infatti di accertare che:
- La comunicazione pec del Comune di Montale n° 8663 del 2016 è effettivamente stata spedita il 3 giugno ai 24 indirizzi: 17 convenzionali e 7 certificati.
Dei “certificati” 4 sono enti comunali, 2 organi di controllo e 1 è la Regione Toscana. Questi settehanno ricevuto correttamente la consegna. - I quattro Comuni interessati, erano quelli esattamente coinvolti dalla ricerca: Agliana, Quarrata, Serravalle e Montemurlo (che peraltro è estraneo all’indagine in questione ma, evidentemente, funziona da spoiler agli intenti degli inceneritoristi).
- Secondo quale ratio, i Sindaci dei 5 comuni – e questo vale per tutti – hanno evitato di dare notizia alla stampa della consegna della ricercatissima relazione definitiva, datata maggio?
- I destinatari con indirizzo convenzionale “non certificato”, come potevano avere certezza della corretta ricezione o cognizione del documento?
- Il Comune di Montale non ha chiesto alcuna verifica di riscontro della corretta acquisizione da parte dei destinatari.
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Alfredo Fabrizio Nerozzi Visto che la spedizione pec del 3 giugno aveva gli indirizzi di 4 comuni limitrofi, perfettamente soddisfacenti all’esigenza di costituire un invio correttamente registrato ai servizi di protocollo, per quale motivo, il Comune di Montale l’ha rispedita al Presidente del Consiglio Nerozzi, il quale l’ha ricevuta solo il 29 novembre e mai prima di allora ne aveva sentito parlare?
Nell’invio, c’erano inseriti anche gli indirizzi della mailbox convenzionale del capogruppo di maggioranza Matteo Manetti e della Presidente della Commissione Ambiente, Lucia Salaris, ma anche loro sono stati muti, con tutti.
Nei suddetti Comuni, la posta certificata funziona a intermittenza? - Come mai l’invio non è stato eseguito anche all’Ordine dei Medici di Pistoia nella pari data della prima spedizione, invece di notificargliela dopo davvero 160 giorni di tempo?
Insomma, la questione è non solo di forma, ma anche di sostanza dato che l’Ordine dei Medici si accinge a condurre proprio domani, 3 dicembre, un interessante convegno tematico dedicato all’inquinamento da inceneritori e non potrà certamente argomentare alcun parere su questo – seppur aleatorio e contestatissimo – lavoro di indagine sulla salute dei cittadini della Piana.
Il problema è che il Signor Betti è un po’ distratto. E in questi ultimi tempi anche confuso, visto quel che gli sta succedendo con le donne del No di Montale…
[Alessandro Romiti]
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