
PISTOIA. Questa sezione denuncia una situazione insostenibile: da oltre un anno un extracomunitario ha occupato il piazzale della sede vivendoci e riempiendolo di immondizie nonché materiale di ogni tipo.
Aggredisce inoltre chi si avvicina e impedisce di fatto le attività dei soci: a niente sono valse le denunce per occupazione abusiva, aggressioni, danneggiamenti ed esposti alla Procura, al sindaco, colloqui con il questore e con i Carabinieri.
Il Cai di Pistoia, che vanta circa 500 soci, non può di fatto svolgere la propria attività all’interno della sua proprietà.
Vogliamo denunciare tale situazione all’opinione pubblica sperando che le istituzioni finalmente prendano provvedimenti per tutelare i diritti dei cittadini.
[cai pistoia]
Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a
«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!
Non sono mai stato socio CAI, ma conosco molte stimabilissime persone in seno al CAI medesimo e seguo da sempre le attività di questa associazione, in quanto anch’io amante della montagna. Rimango allibito da quanto questo intervento segnala. Mi domando: ma che cavolo di pubbliche istituzioni abbiamo a tutelare gli interessi, o meglio, i diritti dei cittadini, se neppure una associazione come questa, con centinaia di soci, trova una figura istituzionale che è una disposta ad ascoltarla e tutti se ne fregano bellamente?
Se in Italia le cose vanno così (e spesso, ma non sempre, vanno così) condanniamo certamente quelli che poi, alla fine, si fanno giustizia da soli (ci mancherebbe!), ma alla fine, se le istituzioni latitano, ci sta anche che vada a finire così.
Piero Giovannelli