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AGLIANA. Vittorione Sgarbi ha presentato al Parco Pertini, un suo libro su Raffaello alla presenza di circa 250 persone e, in prima fila, il sindaco Luca Pedrito, il vicesindaco Fabrizio Baroncelli e l’assessore Giulia Fondi.
Erano circa le 22.10 quando, nel pieno della conferenza, il telefono dell’illustre ospite ha squillato e lui – per esorcizzare l’interruzione in diretta di un (forse) ammiratore – ha messo il telefono in viva voce e ha lasciato il pubblico in ascolto del fan che lo ha complimentato e salutato ricevendo una risposta pertinente al disturbo arrecato: “capra, capra… capra, capra!”, così suscitando l’ilarità del pubblico.
L’episodio è durato pochi secondi che sono bastati a fare sobbalzare la prima fila occupata dagli esponenti della giunta pedritiana: Sgarbi, non era stato avvisato che ad Agliana non si possono fare citazioni anche satiriche richiamando figure di animali che siano pecore, muli, capre o topolini e, men che mai oche (un animale raro, ma che causa la débàcle elettorale del partito per sua incapacità perdendo qualche centinaio di elettori; o rigidi stoccafissi come don Ferdinando Betti, tali per la loro opacità.
I signori sostituti Curreli e Grieco, potrebbero passare dal Parco Pertini e così aprire un fascicolo per “diffamazione aggravata” e, se l’episodio è ripetuto, anche per “atti persecutori” aggravati dalla destinazione di un politico che è una “autorità costituita” di quelle care alla Gip Martucci.
A niente rileva se il presidente Mattarella è chiamato “mummia sicula”, se Salvini è un “capitone” e anche il cancelliere Scholz è una “Sogliola lessa”: a Pistoia, città sepolcro imbiancato, chiamare Maurizio Ciottoli Agnellone – per essere lui, mutato alla specie ovina in conseguenza dell’uso svergognato de consociativismo in salsa piddina – è un reato anche persecutorio, punito con qualche anno di carcere.
Ci dicono che comunque il cianchettatore/cricchettatore non c’era da Sgarbi, ma c’era il vicesindaco Baroncelli noto per la battuta sull’avvocato di Topolino. Lui che, si è poi appartato con Pedrito Benesperi, forse per capire cosa fare: era bene informare l’autorevole ospite della pericolosità di certe colorite esternazioni che, a lui, vengono riconosciute – rest of the world – come un estro artistico, una licenza poetica per farne ampio uso in campo socio/politico/culturale nei numerosi talk show?

E che diranno le avvocatesse Augustin e Meoni se interpellate per dare un autorevole parere legale (loro, per un paio di anni ancora, hanno un precedente nazionale sancito a Pistoia dal Giudice Luca Gaspari) sull’increscioso incidente causato da cotanto importante ospite?
Benesperi, quando ha visto Alessandro Romiti tra il pubblico, sembra abbia chiesto l’intervento della scorta. Ma i vigili urbani sono ancora pochi e nonostante le rassicurazioni fatte per il reintegro del corpo in occasione del Giugno Aglianese, le assicuraziobni della giunta dell’inciucio restano ancora promesse da mercante….
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