CONTAMINAZIONE. NUOVA LETTERA DEI GAS AL SINDACO

Bacino delle due Forre
Bacino delle due Forre

QUARRATA. Riguardo alla contaminazione da pesticidi (fitofarmaci) nei bacini idrici Falchereto e Due Forre ieri è stata protocollata al Comune di Quarrata una lettera di risposta redatta dal gruppo Acquisto Solidale-Gas di Colle e Montemagno (protocollo n. 28536). Come si ricorderà nel mese scorso (vedi qui) i Gas Colle-Quarrata e Montemagno avevano chiesto un “ decreto di urgenza di divieto di irrorazione di fitofarmaci del tipo pesticidi chimici di sintesi” e una eventuale sostituzione con relativi metodi biologici, a fronte dell’ emergenza contaminazione da pesticidi (fitofarmaci) riscontrata nei bacini idrici Falchereto e Due Forre.

Alla richiesta era stata unita anche una lettera della dottoressa Silvia Franzini (laureata in chimica all’università degli studi di Milano e chimico analitico presso centri di ricerca della Comunità Europea) al sindaco di Quarrata Marco Mazzanti con le rilevazioni Arpat sulle acque superficiali e sotterranee. Il sindaco stesso circa otto giorni dopo la presentazione della richiesta tramite la stampa aveva dichiarato che si sarebbe fatto carico di interpellare in merito Publiacqua. Ma ciò non è avvenuto.

“Ad oggi 8 luglio – si legge nella nuova lettera – (presumibilmente un mese circa da quando è a conoscenza del fatto) nessuna ordinanza è stata fatta a salvaguardia della popolazione. Visto che dice di interpellare Publiacqua, la ringraziamo di voler responsabilizzare anche Publiacqua ed a questo proposito, dopo aver acquisito tutte le informazioni relative alle possibili cause dell’inquinamento riscontrato, la inviteremmo a riferire i suoi risultati in un incontro pubblico coinvolgendo tutte le parti interessate: Asl, Arpat, Publiacqua e qualunque autorità lei ritenga utile al chiarimento della situazione attuale. Dobbiamo però ricordarle che la responsabilità è Sua nel fare un’ordinanza adeguata o nel far perlomeno rispettare le leggi esistenti, perciò non avendo ricevuto risposte congrue fino ad ora la diffidiamo formalmente dal perdurare nell’inazione e le ricordiamo che le fasce di rispetto si chiamano così perché vanno fatte rispettare, e le facciamo altresì notare che, a ragione della conformazione orografica dei due bacini, che non si trovano in terreni pianeggianti, tali fasce, come già specificato dalla Dott.ssa Franzini per il principio di precauzione, che un Sindaco sempre deve utilizzare, andrebbero largamente ampliate. Non occorre ricordarle che sul territorio comunale è la massima autorità cui è demandata la salute pubblica”.

Bacino di Falchereto
Bacino di Falchereto

Nella lettera che porta la firma di Laura Nesti a nome dei Gas si ricorda tra l’altro che “da tali rilevazioni emerge la presenza di numerosi inquinanti, e talvolta in misura da far concludere all’Arpat che sarebbe preferibile non usarle per usi potabili se non dopo “una spinta potabilizzazione” che si capisce di solito non venga utilizzata e forse Quarrata non ha nemmeno gli strumenti per utilizzarla. L’Arpat inoltre non cita i danni da accumulo di più sostanze, comunque risultano già gravi anche prese ciascuna a sé: sostanze cancerogene, mutagene, interferenti endocrini, atrazina che da 15 anni è fuori commercio e persiste nell’acqua alla faccia della biodegradabilità pubblicizzata”.

Vengono ricordati inoltre al sindaco Marco Mazzanti alcuni passaggi della relazione “I risultati ottenuti dal monitoraggio ripropongono il tema della disciplina delle aree di salvaguardia delle acque sotterranee e superficiali destinate al consumo umano di cui all’art. 94 del D.lgs. 152/2006, attualmente fissato a 200 m dal punto di captazione, nelle quali l’uso di prodotti fitosanitari sarebbe vietato… L’inosservanza del rispetto di tali disposizioni è sanzionato dall’art. 134 del D.lgs. 152/2006” ed ancora il Dm 22 gennaio 2014 dove si cita: “Particolare rilevanza riveste l’azione di monitoraggio volta a verificare i progressi compiuti ed evidenziare le criticità, anche per consentire alle amministrazioni di effettuare, nell’ambito delle proprie competenze la revisione delle misure adottate”.

Da qui la nuova diffida al sindaco perché – come promesso – intervenga con Publiacqua visto l’inquinamento importante rilevato nei bacini presenti sul territorio comunale: “Sia il Bacino del Falchereto che il Bacino delle Due Forre – scrivono i Gas – sono destinati alla produzione di acqua potabile. Nel primo 34 analisi sono risultate positive a 18 fitofarmaci (per l’essere umano veleni) nel secondo 25 analisi positive con 13 veleni. In ambedue i bacini valori oltre la soglia consentita”.

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One thought on “CONTAMINAZIONE. NUOVA LETTERA DEI GAS AL SINDACO

  1. Come Legambiente e Comitati alla luce di questi fatti credo sempre più opportuno che venga istituito un OSSERVATORIO TECNICO con la presenza fattiva di tutti i cittadini, chiaramente questo non toglie le responsabilità al Sindaco e a tutti gli altri responsabili degli Enti Pubblici, che devono fare quello che la legge prescrive , però i cittadini non devono delegare nessuno per quanto riguarda la PROPRIA SALUTE e devono controllare loro stessi attraverso LA PARTECIPAZIONE e con tutti gli strumenti sulla trasparenza che prevede la nostra Costituzione l’operato delle nostre amministrazioni . In ITALIA ci troviamo in una situazione disperata perché abbiamo delegato troppo , nessun politico se controllato bene a livello tecnico ed economico dai cittadini potrà continuare a decidere in prima persona cose sbagliate e tecnicamente non accettabili.

    Daniele Manetti

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