
NON CHIAMATELA “destra” e non chiamatela “sinistra”.
Siete, tutti assieme, per il taglio indiscriminato alla spesa sociale, siete i servitori stupidi del capitale acefalo e pasciuto dal pubblico denaro e non dal rischio d’impresa.
Siete la mandria che persegue il profitto con il pubblico denaro e non con il proprio sudore e la propria inventiva. Siete pronti a occupare tutti i posti del pubblico impiego e campare “a sbafo” contrattando mazzette e favori.
Siete così servili mentalmente che criticate in privato ma vi prostituite in pubblico per una poltroncina che vi faccia sentire qualcuno o qualcosa verso il Papà di turno, tanto la memoria è corta…
Siete cialtroni per conto terzi e usate la legge, quella minuscola, per riempire con la vostra adiposa e cellulitica presenza, che neppure il miglior rossetto può mitigare, il vostro pellegrinaggio malavitoso vanamente vaccinato sotto le tonache (e non solo) di preti modaioli e mondani. E agite per conto terzi nell’attesa di futuribili favori.
Siete la “sinistra” che si alimenta di “destra” o viceversa.
Avete cessato di vendere l’Unità il 1° Maggio per le vie cittadine, e leggete il Sole 24 Ore perché siete sempre stati contro il popolo e sempre servili con il potere.
Avete smesso di comperare a fine Messa l’Avvenire sull’uscio di chiesa e leggete la Repubblica perché siete sempre stati i figli di Romita e delle sue calcolatrici taroccate.
Siete una massa di compost sociale che si spartisce i resti putrefatti di quel corpo che si vorrebbe ancora chiamare Italia.
Dunque? Rappresentate la speranza finita e l’ineluttabile Sodoma e Gomorra del nostro domani e di quello dei nostri figli e nipoti?
Errore! Rappresentate solo il lato inguardabile dell’essere umano, quello che si inchina e lecca in terra raccattando le ultime briciole rimaste. Siete la coerenza rovesciata e la rappresentanza reale di una borgata chiamata “paese” che non è neppure in grado di riportare a casa due suoi militari “in mano” a gente con un neo in fronte.
Perché business is business e voi siete i trenta denari che da settanta anni offriamo in cambio per una libertà vigilata e controllata.
Un italiano disse che non era impossibile insegnare agli italiani, era inutile: finì a testa in giù.
Un altro italiano, che sbarrò la strada ai comunisti per dieci anni, è finito cadavere, in esilio, in Tunisia.
I ladri e i delinquenti politici ce li abbiamo ancora operosi e operanti in casa nostra e il 31 maggio daremo loro, a livello locale, una investitura popolare: perché continuino a emulare i loro padri e padrini.
Ma ne vale veramente la pena? Ma la Democrazia è un destino da raggiungere o un totem da venerare a prescindere?
Buon 31 maggio, italioti. Buon 31 Maggio Italiani.
Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=ubKNXXwRnOY
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si, va bene…ma la gente dov’è. Cosa dire dei 2 milioni di dipendenti pubblici che votano chi promette loro di continuare a non rischiare mai il posto anche se li beccano a fare la spesa in orario di lavoro? Che votano i falsi invalidi? E i dottori che gli fanno il certificato? Che votano i piccoli e grandi evasori fiscali? I notai che fanno un mestiere che non esiste nel resto del mondo? I medici che prendono 300 euro a visita per visitare un disperato con un tumore addosso? Chi votano gli imprenditori che scaricano merda nell’acqua, che seppelliscono amianto e robucce simili? ….continuiamo?…vabbe facciamo prima: chi votano la maggioranza degli italiani?
Buona serata e stiamo sereni
Massimo Scalas