dittature democratiche. DA TRENT’ANNI L’ITALIA È IN MANO ALLA SINISTRA CHE HA RAGGIUNTO IL POTERE CON I PALAMARA E CON L’OKKUPAZIONE DELLE ISTITUZIONI. È L’ORA DI SMANTELLARE TUTTO E DI RIVENDICARE LA COSTITUZIONE

Come ho sempre seguito i radicali di Pannella nelle battaglie di civiltà, stamattina alle 11 ero in piazza a Montale a firmare i referendum al banchetto di Salvini. Ho voluto farlo con Franco Vannucci che, aldilà della sua scelta politica, giudico persona onesta, semplice, limpida e coerente. Quindi tanto di cappello


Sarete voi, saranno i vostri figli giovani, saranno i vostri nipoti, che stanno nascendo in questi tristissimi tempi, a farne le spese: costretti a inginocchiarsi per un’ideologia che la sinistra ha seminato e fatto crescere come un bellissimo campo di granturco…

 

L’ITALIA È UNA DEMOCRAZIA DITTATORIALE

FONDATA SUL LAVORO DEGLI ALTRI

 


 

Sto firmando per i 6 referendum necessari a rimettere in piedi l’Italia (foto Franco Vannucci)

 

ANDATE a firmare per i referendum che toccano il nervo scoperto della giustizia (?) in Italia.

Non importa che ripeta che io non sono salviniano e non voto Lega: lo sapete già. Ma le proposte dei sei referendum sono, al punto in cui ci troviamo, un caposaldo della lotta contro la sopraffazione di un identico sistema marcio all’interno e all’esterno dello stato.

All’interno perché i cattolici dell’èra di Becciu lavorano come batteri nocivi nelle budella del copro elettorale e, come avete potuto vedere, distruggono la flora batterica utile lasciando spazio al saprofitismo.

C’è un solo dio, in questo mondo di politicamente corretti: è il denaro. E ora che i cattolici stanno rinunciando al Vangelo a favore della privatizzazione laicistica della chiesa (tutti sanno che io non credo: e scuatemi se non ci riesco), non si salva nessuno, neppure quel dio in cui dicono di credere, ma che offendono vergognosamente ogni giorno con i loro pensieri, parole, opere e omissioni.

Un buon punto di partenza è certamente rappresentato dalla riforma della giustizia (?) italiana: anche se essa andrebbe più giustamente azzerata e rifondata.

I giudici si sono presi tutto: perfino la nostra anima. Tranne ovviamente quella di coloro che, impegnati nel vero laico, non credono neppure all’immortalità dell’anima.

Come ho sempre seguito i radicali di Pannella nelle battaglie di civiltà, stamattina alle 11 ero in piazza a Montale a firmare i referendum al banchetto di Salvini. Ho voluto farlo con Franco Vannucci che, aldilà della sua scelta politica, giudico persona onesta, semplice, limpida e coerente. Quindi tanto di cappello.

Riflettete bene su questi temi che ci rovinano la vita

E sebbene non ami mettermi in mostra – come tanti politici-squali o parapolitici sinistresi dell’avanguardia del Che o certi giudici che godono un mondo a imbastire processi mediatici e a comparire su Tvl vestiti da scout, presentandosi perfino come coordinatori (nessun conflitto?) di reti non da pesca ma da intercettazione e aiuto ai clandestini di per sé fuorilegge; sebbene, appunto, non mi interessi la visibilità, ho voluto che l’amico Franco mi fotografasse per poi pubblicare la foto e far vedere a tutti che ho firmato tutte le sei richieste perché le ritengo sante e salutari per un paese come il nostro rovinato dalla politica scroccona, ladra e non di rado mafiosa; e da una magistratura che – stando ai cadaveri che vengono a galla – ha protetto la sinistra del potere di gente (leggete il titolo di Belpietro) come Napolitano: inauguratore costituzionicida dei governi imposti e non eletti. Scia sulla quale s’è posto non meno proficuamente il non-presidente Mattarella.

Andate e firmate, fratelli & sorelle. Perché, se queste riforme (vere, necessarie e non più rinviabili) non passano, non sarò fritto io perché martedì prossimo tutta la procura di Pistoia (quella, come dice Coletta, intenzionata ad aiutare la gente comune) mi rinvia a giudizio con 16 accusatori, una ventina d’avvocati assetati di sangue €urico, una quarantina di querele/denunce e una trentina di capi d’imputazione: il tutto senza uno straccio di indagine o con indagini che – mi spiace per certi agenti di pg – non solo puzzano, ma grondano di evidenti accomodamenti fatti a mano.

Dinanzi a queste cose mi chiedo, in tutta onestà, come possa il dottor Luca Gaspari, giudicare, viste le fastella di violazioni di procedure e doveri d’ufficio.

Grazie, Mario (ma non Draghi, chiaro?)

No, fratelli & sorelle! Anche che non siete della mia stessa opinione: io non ci rimetterò, perché ormai sono quasi in fondo alla corsa.

Sarete voi, saranno i vostri figli giovani, saranno i vostri nipoti, che stanno nascendo in questi tristissimi tempi, a farne le spese: costretti a inginocchiarsi per un’ideologia che la sinistra ha seminato e fatto crescere come un bellissimo campo di granturco.

Con tante «catanocchie» – come in Valdichiana chiamano le pannocche – che, cari sostenitori del regime e politicamente corretti, vi finiranno tutte piantate in culo.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]

 


 

Non sono un Rancor di Star Wars

Non è la Rai… Non è l’Arena… non è il Bianchini

 

Stamattina al banchetto della Lega ho incontrato anche Sonia Pira, una delle mie accusatrici di martedì prossimo.
E siccome non sono un Rancor di Guerre Stellari, dopo averla salutata ci siamo messi a parlare.

Mi ha chiesto come stessi, perché le avevano detto che stavo molto male.
«Obiettivamente non mi pare – le ho risposto –. E comunque… finché tutti continuerete a sperare che io defunga… mi allungate la vita sempre di più. Grazie!». Ed è finita in risata.
A martedì prossimo in aula. Siete tutti invitati.


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