E IL CONSIGLIO S’IMPANTÀNA SULLE TRASCRIZIONI DELLE NOZZE GAY

Samuele Bertinelli
Samuele Bertinelli

PISTOIA. Consiglio comunale interlocutorio quello di ieri pomeriggio, 27 ottobre.

Una comunicazione del consigliere Bartolomei relativa alla definizione della questione scuole medie Cino e Roncalli. Il Consigliere di Pistoia Futura ha sostenuto che la soluzione è da ricercare in consiglio comunale con il riassetto di tutti i comprensivi.

È stata invece ampia e appassionata la partecipazione di pubblico, tra cui molti i rappresentanti della Lega Lesbiche Gay Bisessuali e Transgender, a seguito della presa di posizione del Sindaco Bertinelli contro la circolare Alfano su cui il consigliere Massimiliano Sforzi di Sel ha presentato una comunicazione.

Sulla comunicazione è intervenuta Margherita Semplici della nuova formazione Pistoia Domani dicendo, in sintesi, che il tema delle unioni tra persone dello stesso sesso merita l’attenzione del legislatore, nei cui confronti i Sindaci hanno il diritto di esercitare forme legittime di pressione.

Tra tali forme non rientra certo la manipolazione dei registri dello Stato Civile che non possono essere trattati alla stregua di un diario personale del Sindaco. Il Sindaco deve quantomeno rispettare la legge sempre e soprattutto in un caso come questo, in cui la competenza alla tenuta dei registri dello stato civile gli è affidata in qualità di Ufficiale di Governo.

La consigliera ha anche chiesto che il Sindaco prenda posizione sulla diffida ricevuta dal Prefetto.

p.f.

 

BUONA PASQUA A TUTTI!

Aristotele
Aristotele

 

QUALCUNO HA DETTO che il Presidente Alberto Niccolai ha sostenuto che la circolare del Prefetto è giusta, ma che i Sindaci hanno il diritto di forzare anche la legge…

Se è vero – caro Professor Niccolai, docente universitario – mi permetto di dire che le istituzioni non possono essere antiistituzionali per una regola che, in diritto, dovrebbe (dico dovrebbe perché oggi, in Italia, il diritto non c’è più, c’è solo arbitrio dovunque) essere definitiva, dato che è logica pura e che sulla logica pura si basa il diritto: tertium non datur, non è possibile, insomma, per lo stagirita Aristotele ma anche per i giuristi da Azzo in giù, che una cosa sia il sé e il non sé – principio ben ribadito, a Lagacci di Sambuca, con il noto proverbio secondo cui «non è possibile avere l’uovo, la gallina e il culo sano».

Ci pensi bene, Professor Niccolai, la prossima volta che esaminerà i suoi allievi a Pisa: specie se diranno qualche cazzata illogica…

Poi fermiamoci a considerare il senso complessivo (anche qui è questione di logica) dell’idea di legalità connaturato al Sindaco (ed ex mio allievo) Bertinelli.

Nel voler fare come gli pare, Samuele sa (nel senso di olet, direbbero i latini = puzza) più di Renzi di quanto voglia farci credere. Ma, anche in questo caso, è contraddittorio. il giovane; e, nella contraddittorietà, sta l’illogicità manifesta di cui ci parla la legge.

Ufficiale di Stato Civile – e perciò destinato, nolente o volente – a rispettare le norme e le regole dell’ordinamento, all’improvviso il Sindaco si sbriglia e corre come un puledro ungherese lungo i prati del Danubio: «Io trascrivo!». Trascrivo perché lo ritengo giusto e avanzato.

Dà, motu proprio, diritti (Bertinelli) che sicuramente possono essere considerati come tali: ma che ancora non sono riconosciuti nella giusta sede, quella che un uomo delle istituzioni come lui dovrebbe saper riconoscere – specie se cólto e fine – nel Parlamento.

Ci trattò da triangoli rosa...
Ci trattò da triangoli rosa…

Al tempo stesso, però, è stato restrittivamente razzista – e sottolineo la parola – con chi, come me, aveva tutti i diritti e i requisiti professionali per poter interloquire costituzionalmente alla pari con lui (vedi qui).

Anche Bertinelli dovrebbe ripassare un po’ di logica in Aristotele: è basilare sotto ogni profilo. Farebbe assai bene anche alla sua molto personale filosofia, di scuola e di vita.

Intanto, per dovere di cronaca, noi di Linee Future avevamo scritto a tutti i Comuni della Provincia per sapere cosa pensassero i signori Sindaci, tutori della loro-personale democrazia, delle nozze gay e delle trascrizioni.

Abbiamo ricevuto notizie solo in pochissimi casi e ve lo facciamo vedere:

  • PISTOIA. Bertinelli trascrive, ma non aveva neppure una richiesta di trascrizione alla data del 21 ottobre scorso.
  • QUARRATA. Mazzanti rispondeva: «Personalmente sono favorevole ad una evoluzione normativa che preveda unioni tra persone delle stesso sesso, regolamentando una situazione sociale oggi molto diffusa.
    In qualità di Sindaco, tuttavia, ritengo di dovermi attenere alle leggi dello Stato, che al momento non prevedono la possibilità di trascrivere i matrimoni tra persone dello stesso sesso».
    Richieste di trascrizione, nessuna.
  • MONTECATINI TERME. L’anagrafe ha risposto che al 21 ottobre il Sindaco Bellandi «non ha espresso, per ora, alcun parere».
    Richieste di trascrizione, nessuna.
  • MONSUMMANO. L’anagrafe di Vanni il 22 ottobre ha risposto di aver «interpellato il Sindaco, il quale si è detto favorevole alla trascrizione, qualora si presentasse il caso».
    Richieste di trascrizione, nessuna.
  • BUGGIANO. L’anagrafe il 23 ottobre ha risposto che «Il Sindaco […] non aveva preso alcuna decisione in merito; tuttavia, alla stato delle cose, ritiene di dover aspettare una modifica legislativa».
    Richieste di trascrizione, nessuna.
  • PESCIA. Con il Sindaco Giurlani abbiamo parlato direttamente per telefono il 22 ottobre alle 16 circa. Ci ha dichiarato che in veste di Ufficiale di Stato Civile non poteva andare contro le disposizioni dell’ordinamento.
    Richieste di trascrizione, nessuna.

Notate: sei risposte su oltre venti Comuni interpellati per Pec, posta elettronica certificata. Il che indica senza incertezze quanto i primi cittadini della nostra augusta provincia tengano ai rapporti correttamente costituzional-democratici con la stampa.

Né più né meno come la stessa Prefettura di Pistoia, che non ha dato segni di vita alla nostra domanda.

Dunque l’Italia ha davvero i politici – ma anche i burocrati – che si merita.

Buona Pasqua a tutti!

e.b.

____________

P.S. – Giovanni Sarteschi (Pd) ha chiesto alla nostra Paola Fortunati perché stesse seduta nello stazzo di Sala Grandonio destinato alla stampa. Gli è stato risposto che scrive per Linee Future.

Certo se il capogruppo Pd dopo mesi e mesi non sa ancora cosa gli ruota intorno, le ipotesi sono due:

  • o ha da far troppo e allora dovrebbe liberarsi di qualche impegno
  • o non è in grado di seguire tutti gli eventi e allora è un problema come quando Paolo Grossi, oggi in Costituzionale, ma allora ordinario di Diritto Medievale a Firenze, vedendo che una studentessa s’era addormentata su una sedia ed era caduta, ebbe a dire: «Signorina, ma se cade da sedere la cosa è grave…».

Tertium non datur.

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5 thoughts on “E IL CONSIGLIO S’IMPANTÀNA SULLE TRASCRIZIONI DELLE NOZZE GAY

  1. PARALIPÒMENI (= INTEGRAZIONI) AL CC DI IERI
    __________________________
    Il consiglio comunale di oggi pomeriggio è stato piuttosto interlocutorio, molti gli argomenti sul tavolo ma parecchi niente di fatto.
    Il consigliere Bartolomei di Pistoia Futura ha fatto una comunicazione sulla questione del trasloco delle scuole medie Cino nell’edificio delle Roncalli, oggetto anche di una petizione, contraria all’ipotesi, comparsa on line nei giorni scorsi.
    Il consigliere ha sostenuto che la soluzione va trovata nell’ambito del consiglio comunale ridisegnando in modo più attento e aderente alle caratteristiche territoriali l’assetto di tutti gli istituti comprensivi, oltre ai due in oggetto. Tuttavia la questione dovrà essere affrontata e approfondita in commissione e noi ne seguiremo gli sviluppi.
    Si è poi svolta davanti ad un pubblico eccezionalmente numeroso e appassionato – di cui molti appartenenti alla Lega Gay Lesbiche Bisessuali e Transgender (Lgbt) – la discussione relativa alla registrazione dei matrimoni omosessuali, oggetto dell’iniziativa del Sindaco contro la circolare Alfano.
    Il Consigliere Massimiliano Sforzi di Sel ha presentato una comunicazione con cui ha affermato di essere d’accordo con la mossa del Sindaco e di essere disposto anche a fare una colletta per pagare l’ammenda se il Sindaco dovesse essere denunciato e condannato.
    Ipotesi per ora remota, visto che non ci risulta che sia pervenuta alcuna richiesta in tal senso da parte di coppie omosessuali coniugate all’estero.
    Sulla comunicazione è intervenuta Margherita Semplici della nuova formazione Pistoia Domani, dicendo in sintesi quanto segue: “Il tema delle unioni tra persone dello stesso sesso merita l’attenzione del Legislatore nei cui confronti i Sindaci hanno il diritto di esercitare forme legittime di pressione. Tra tali forme non rientra certo la manipolazione dei registri dello stato civile che non possono essere trattati alla stregua di un diario personale del Sindaco. Il Sindaco deve quantomeno rispettare la legge sempre e soprattutto in un caso come questo, in cui la competenza alla tenuta dei registri dello stato civile gli è affidata in qualità di Ufficiale di Governo”. La consigliera ha poi chiesto che il Sindaco prenda posizione sulla diffida ricevuta dal Prefetto.
    Il Sindaco però non era presente in aula e non si è presentato durante tutta la discussione relativa.
    Il capogruppo Pd, Sarteschi ha difeso l’operato del Sindaco di fronte ad un paese troppo arretrato e immobile.
    Il Presidente dell’assemblea, Alberto Niccolai, ha detto infine che l’operato del Sindaco è sicuramente illegittimo ma che lui, comunque, avrebbe fatto altrettanto.
    Insomma sui diritti civili si ha ancora il coraggio di appassionarsi. Ampliare la sfera delle libertà individuali è sempre auspicabile. Vediamo se c’è verso di farlo nel rispetto di tutti.
    Paola Fortunati

    1. Il consigliere Sforzi non ha detto di essere disposto a pagare un’eventuale multa fatta al sindaco, ha detto di essere disposto a fare una colletta se la trascrizione di un matrimonio dovesse essere troppo onerosa per le casse comunali, come sembra di dover desumere dalla circolare firmata dal viceprefetto (che cita l’art. 1 della L. 311/2004).

  2. Lasciate stare il Sarteschi. Non è mica il Bertinelli che tutto sa e conosce! Come faceva il Sarteschi a riconoscere “la stampa”, impegnato com’è a fare il difensore di un ente pubblico come parte civile nel processo sulla Comunità Montana!

  3. Ma tutta sta gente sta lì a puppare i nostri quattrini perdendosi dietro a queste cose, importanti, forse, ma di cui alla gente, giustamente, interessa una beata minchia????? In più complimenti a sarteschi, io a volte nn riesco nemmeno a trovare il tempo per un panino e questo è ovunque……..

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