
PISTOIA. In Toscana c’è Giovani Sì, il progetto della Regione per l’autonomia dei giovani e c’è anche Sindaci Sì, il manifesto del Pd sul referendum costituzionale rivolto ai primi cittadini dei Comuni Toscani.
L’adesione è stata non bulgara, ma turca e il manifesto ha avuto ben 183 sottoscrizioni sui 198 totali iscrivibili alle file del Pd.
Nella Provincia di Pistoia su 26 comuni il documento è stato condiviso da 24 sindaci.
Uniche due eccezioni, Marliana, dove il Sindaco Marco Traversi è espressione di una lista civica Marliana alla luce del sole, e Chiesina Uzzanese, con il Sindaco Marco Borgioli della lista Per Chiesina Uzzanese-Non fermiamo il cambiamento, di centro destra.
Tutti gli altri si sono volontariamente inchinati alla linea governativa.
I firmatari del manifesto
- Abetone, Giampiero Danti, Uniti per il nostro futuro
- Agliana, Giacomo Mangoni, Partito Democratico
- Buggiano, Andrea Taddei, Centro e Sinistra Patto per Buggiano
- Cutigliano, Tommaso Braccesi, Cutigliano Bene in Comune
- Lamporecchio, Alessio Torrigiani, Centro sinistra per Lamporecchio Insieme
- Larciano, Lisa Amidei, Impegno Comune per Larciano
- Massa e Cozzile, Marzia Niccoli, Centro Sinistra Massa e Cozzile Insieme
- Monsummano Terme, Rinaldo Vanni, Partito Democratico
- Montale, Ferdinando Betti, Centrosinistra Montale Democratica
- Montecatini Terme, Giuseppe Bellandi, Partito democratico
- Pescia, Oreste Giurlani, Partito Democratico-Pescia è di Tutti
- Pieve a Nievole, Gilda Diolaiuti, Progressisti e Democratici per Pieve
- Pistoia, Samuele Bertinelli, Partito Democratico
- Piteglio, Luca Marmo, Uniti per Piteglio
- Ponte Buggianese, Pier Luigi Galligani, Uniti per i cittadini
- Quarrata, Marco Mazzanti, Partito Democratico
- Sambuca Pistoiese, Fabio Micheletti, Democratici e civici Sambuca
- San Marcello Pistoiese, Silvia Maria Cormio, Partito Democratico per l’Ambiente
- Serravalle Pistoiese, Eugenio Patrizio Mungai, Centrosinistra per Serravalle
- Uzzano, Riccardo Franchi, Democratici per Uzzano

I primi cittadini del Pd, con la sottoscrizione del manifesto dichiarano che la riforma costituzionale ha messo a segno alcuni importanti risultati tra cui l’abolizione delle Province; gli stessi, al contempo, si lamentano però che le provincie non hanno risorse.
Siamo nel campo della pura dicotomico-dislessica politica con i Sindaci impegnati a segare i rami delle Province e contestualmente a lamentarsi che alle stesse – ma chissà perché? – non arriva più linfa e chiedono a gran voce di eliminare i tagli (vedi qui che roba: Province e città metropolitane. I Sindaci: «eliminate i tagli!».
E poi c’è il Vanni…, più attento a tutelarsi, che a gestire la Provincia, che governa solo sulla e con la carta.
Recentemente ha esternato il suo pensiero sulla sua pagina Facebook di Presidente della [non]Provincia:
Ora la riflessione è amletica: se facciamo il taglio dell’erba senza risorse certe, la Provincia fa un debito fuori bilancio (quindi roba da Corte dei Conti), se non facciamo il taglio dell’erba prendiamo i verbali da Codice della Strada. Mi può spiegare qualche cervellotico che ci ha cacciato in questa paradossale situazione, come se ne esce (diritti)?
Attendiamo suggerimenti, no perditempo!

Presto fatto e nottetempo al Vanni-Amleto gli si deve essere materializzato lo spirito-cervellotico di Re[zuccio] della Repubblica dei nominati, che lo ha messo di fronte alle proprie terribili responsabilità di Presidente non eletto della Provincia, dicendogli: “Tu l’ha volua la bici che tu sapevi senza rote… oppedàla, nini!”.
La mattina, anche se madido di sudore, il Presidente della Provincia che non c’è, si è svegliato con la soluzione per far quadrare il cerchio e salvare le cadreghe e, lo sfalcio dell’erba sulle strade provinciali, l’ha risolto con una bell’ordinanza che impone agli automobilisti-cittadini-sudditi, il rispetto dei 30 orari (vedi: Strade. Val di Forfora e Mammianese, limite di velocità a 30).
Con una fava ha preso, non due, ma ben quattro piccioni:
- la Corte dei Conti, che non potrà indagare non essendoci spese fuori bilancio
- i cittadini, che se picchiano l’auto per l’incuria delle strade saranno affari loro
- la Polizia Municipale del Giurlani, che non potrà più elevare sanzioni perché l’erba non viene tagliata
- il fieno, che può continuare a coltivare e far crescere
Ma i cartelli che indicano il limite di velocità agli automobilisti in transito sulla Sp 34 Val di Forfora e sulla Sp 3 bis Mammianese, saranno stati posizionati? Roba da Corte dei Conti, da chiodi o da matti?
Comunque è qui che il Partito Democratico si qualifica in assoluto.
Linee Future
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“Ora la riflessione è amletica: se facciamo il taglio dell’erba senza risorse certe, la Provincia fa un debito fuori bilancio (quindi roba da Corte dei Conti), se non facciamo il taglio dell’erba prendiamo i verbali da Codice della Strada. Mi può spiegare qualche cervellotico che ci ha cacciato in questa paradossale situazione, come se ne esce (diritti)?
Attendiamo suggerimenti, no perditempo!”
Vanni….ho la soluzione: voi vi levate tutti di torno (potete emigrare a Londra che là camerieri ne cercano sempre), le provincie le chiudiamo davvero. Con i soldi risparmiati tagliamo l’erba. Geniale no. Ci liberiamo di voi e finalmente tagliano l’erba.
Massimo Scalas