FESTA DELLA CROCE A MONTEMURLO

Alla partenza della processione
La partenza della processione

MONTEMURLO. Si sono aperte ufficialmente domenica 3 maggio, le celebrazioni solenni per la festa patronale della Santa Croce di Montemurlo, che quest’anno dureranno una settimana e coinvolgeranno tutte le parrocchie del territorio.

Come da tradizione, alle ore 16 la croce astile in argento, risalente al 1300 circa, ha lasciato la Pieve di San Giovanni Decollato alla Rocca, dove solitamente è conservata, ed è stata posta in una speciale teca in vetro per poi essere portata in processione.

Centinaia i montemurlesi che hanno voluto salutare la Croce dai balconi delle loro case o che hanno partecipato a piedi alla processione che dalla Rocca è scesa in paese, ha fatto tappa ai vari tabernacoli votivi che si trovano lungo il percorso ed ha poi raggiunto il luogo del “miracoloso” ritrovamento in zona “Campo santo” nei pressi del torrente Agna. A guidare le celebrazioni era presente il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, che si è detto molto emozionato di partecipare per la prima volta alla festa della S. Croce e d’incontrare i montemurlesi.

Il vescovo di Pistoia e il Sindaco di Montemurlo
Il vescovo di Pistoia e il Sindaco di Montemurlo

Anche il gonfalone del Comune di Montemurlo, accompagnato dal sindaco e da alcuni amministratori, ha reso omaggio alla devozione dei montemurlesi per la Croce. Tante anche le associazioni del territorio che hanno partecipato alla processione: la Misericordia di Montemurlo e di Oste, la Vab, i volontari della protezione civile, il Cisom-Ordine di Malta, il Gruppo storico e la Filarmonica “G. Verdi”, che ha accompagnato con la sua musica tutto il percorso devozionale.

Le celebrazioni si sono concluse alla chiesa del Sacro Cuore, dove monsignor Tardelli ha officiato la messa. In piazza Contardi gli sbandieratori e i figuranti del Gruppo Storico di Montemurlo hanno salutato la Croce con un’esibizione. La S. Croce, durante tutta la settimana sarà portata in pellegrinaggio nelle varie parrocchie del territorio: Bagnolo, Oste, Fornacelle e quindi nuovamente al Sacro Cuore.

LA LEGGENDA DELLA CROCE

La leggenda narra di due ladri che nottetempo trafugarono la preziosa croce d’argento dalla pieve di San Giovanni e scapparono in direzione Pistoia con il ricco bottino. Una volta giunti al torrente Agna, però, i due non riuscirono ad attraversarlo, perché non appena si avvicinavano al corso d’acqua questo diventava impetuoso. Così, i ladri decisero di sotterrare la croce in un campo li vicino e di tornare a prenderla in seguito.

La leggenda vuole che a ritrovare la croce fosse un contadino che, mentre stava arando il campo, assisté a un fenomeno miracoloso: improvvisamente i buoi si fermarono e s’inginocchiarono. La croce fu allora riportata con una processione solenne alla pieve e da allora i montemurlesi hanno sempre prestato un profondo culto verso la “loro croce”, ricorrendo a lei e portandola in processione in occasione di calamità naturali, di siccità, di carestie, di epidemie.

[masi – comune montemurlo]

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