
FIRENZE. Omaggio al costumista e poeta toscano Piero Tosi, nato a Sesto Fiorentino (FI) nel 1927, da parte della Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze, allestendo nella sala da ballo del museo una quindicina di suoi abiti di scena disegnati per Maria Callas (la tribale “Medea” di Pasolini), Romy Schneider (principessa Sissi nell’omonimo film) e Laura Antonelli (la borghese Giuliana Hermil dell’”Innocente” di Visconti).
Una selezione di grande importanza storica ed innegabile fascino espressivo, ben rappresentativa della creatività del maestro insignito quest’anno dal Premio Oscar alla carriera, proveniente dalla ricca donazione fatta da Umberto Tirelli, titolare della prestigiosa sartoria teatrale con la quale tuttora Tosi collabora, alla Galleria fiorentina nel 1986, con varietà di epoche e tipologie.
L’artista ha segnato con i suoi costumi la storia del cinema e del teatro italiano, iniziando dal sodalizio con Luchino Visconti che diede vita a capolavori come i costumi de “Il Gattopardo” e di “Morte a Venezia”, proseguendo poi al fianco di Federico Fellini, Mauro Bolognini, Vittorio De Sica, Liliana Cavani, Pier Paolo Pasolini, Franco Zeffirelli riuscendo sempre come si diceva a “vestire i sogni”.
La mostra fiorentina, aperta al pubblico fino all’11 gennaio 2015, ha proposto una serie di viste guidate a cura della sezione didattica del Polo museale fiorentino in occasione della Giornata nazionale delle famiglie al museo. Per informazioni e prenotazioni, tel. 055/284272.
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