
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il momento è propizio e l’occasione è ghiotta. La Fondazione Caripit del Presidente Paci ha elargito parecchi denari per progetti presentati dalle varie amministrazioni comunali della Montagna. Tutto ciò quasi come a farsi perdonare la chiusura di varie filiali montane, da Piteglio a Le Piastre: insomma, visto che la Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia non esiste più, quasi una forma di risarcimento “morale” al civico servizio maltolto.
Chi ci segue su questo quotidiano sa perfettamente con quanta “accondiscendenza” e con quanta “attenzione benevola” abbiamo seguito (e continueremo a farlo), le elargizioni di questa Fondazione che è sostanzialmente l’unico ente in grado di soddisfare le esigenze delle varie amministrazioni locali.
Le Province sono sparite (ma non i loro costi), i Comuni subiscono annualmente tagli dallo Stato centrale insostenibili e sono costretti ad aumentare i “balzelli”, le Regioni continuano imperterrite a rubare e “succhiare” i nostri soldi; chi ha rubato ha rubato – vedi Asl di Massa – e chi ha da avere non avrà, cioè noi.
L’unica struttura, fra l’altro privata per la legge ma pubblica per il comune sentire, è la Fondazione Caripit; l’unica che può permettersi di elargire denari “a fondo perduto” e di fatto l’arbitro, se mai volesse, dei destini dei Comuni della Provincia.
Diciamolo sinceramente: senza i soldi della Fondazione è default. Sperare però che la Fondazione risolva i problemi che la politica non sa, non vuole o non può risolvere sarebbe pazzesco.
Poiché nel 2016 il mandato del Presidente della Fondazione scade e il Prof. Paci non potrà essere rieletto perché non più “minorenne” e poiché non è al momento individuato ufficialmente il successore, è necessario battere il ferro finché è caldo, vista l’attenzione riservata in questi ultimi tempi alla Montagna dallo stesso Paci, che dice di dirigere la Fondazione “comunitariamente” anche se noi ci crediamo il giusto.

Ci sono bandi aperti ufficialmente per richiedere contributi e, come da statuto della Fondazione, se non andiamo errati, anche la possibilità di richiedere finanziamenti extra bando.
Cari Sindaci, datevi da fare e cercate di sfruttare il momento, perché il 2016 è vicino e potrebbe accadere che la “benevolentia” del successore del Presidente Paci potesse essere indirizzata altrove, magari per fare una rotonda vicino a quella della Vergine dalle sembianze più umane di quelle attuali (pro Misericordia?) o nel salvataggio di imprenditori amici del Comune che, altrimenti, minacciano sospensioni di grandi opere e di fatto mettono in mora il Comune principale.
Avete capito bene? Specialmente il Sindaco del maggior Comune della Montagna Pistoiese, alludiamo a quello di San Marcello, frazione del Comune di Limestre, attraverso il suo caccia-intercettore S.S. Gori, sprema bene le meningi e magari pensi a Santa Caterina… chissà!
Volutamente abbiamo scritto San Marcello, frazione del Comune di Limestre, la patria delle lacrime e della carità, dove quando transiti anche in macchina, senza sapere perché, ti viene da piangere: colà dove, di fatto, vengono ideate e proposte soluzioni politiche “funzionali”, tipo Comunone-Dynamone.
Non sarà mica che il Presidente Paci sia transitato da Limestre? Se mai fosse, approfittàtene, Sindaci della Montagna Pistoiese!
Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a
«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!
Ma lo sa Felice che la sua descrizione mi ricorda molto da vicino i rapporti che c’erano tra banca e territorio in un’altra zona della Toscana?…mi sembra…ecco si…mi sembra proprio una cosa tipo Monte dei Paschi- città di Siena…spero la nostra sia abbastanza solida…
Buon pomeriggio!
Massimo Scalas