galli, galline & ibis. MA IL SUBLIME STA IN «TUTTI I SERENI ANIMALI CHE AVVICINANO A DIO»

Cari tedeschi, anche della grande Germania… Lo Zio Hitle è in voi, non in quanto tali, ma perché l’essere umano non impara mai, non è un pacifico animale, ma più spesso una bestia che si crede immortale, povero scemo…


Il senatore Razzi scettico come San Tommaso: «Questo non creto…»


CHI È CERTO DI SAPER CHE NON È ETERNO

NON FA QUATTRÌN, PERÒ NON VA ALL’INFERNO


Immagine numero 1

 

Stasera permettetemi di divagare senza bussola, oggi. E di parlare a ruota libera come quando ci chiedono di fare una lectio magistralis o una conferenza a tema più o meno indeterminato.

Mi sento portato per questa tendenza a divagare. Ci sono abituato non come gli «esseri umani» del politicamente corretto, ma come gli uomini e le donne vivi veri e concreti che passano su questa terra come i sereni animali che avvicinano a Dio del titolo; citazione da Umberto Saba.

Già, Saba. Un ebreo, triestino, del sangue dei molti amici che ho qua e là, Haifa e Tel Aviv comprese. Tutta gente che conosce la vita/non-vita di oggi; di questo mondo al contrario, dove una cosa si dice e un’altra se ne fa, opposta. Lo scollamento masochistico dell’Occidente che non sa come punirsi per il suo essere occidentale e per voler far credere di voler bene a tutti, a Lgbtqqia+, senza volerne proprio a nessuno perché disprezza se stesso e per questo rinnega l’uomo.

I greci, pessimisti, pensavano che era meglio non essere mai nati o morire il prima possibile. I filologi tedeschi dell’entusiasmo del dopo scoperta di Troia, ne fecero – falsando la storia – un popolo di cultura apollinea e solare, mentre loro erano cupi come il cielo di uno tsunami. Pensate solo a cosa doveva essere una colica renale, senza il conforto del Buscopan, all’epoca di Omero.

Immagine numero 2

Chi, fortunatamente, è di origine e cultura contadina come me, abituato a stare con i piedi per terra, divaga facilmente perché all’aria aperta più che pensare alla logica di Aristotele, vede volare un uccello e si distrae; sente strisciare una biscia e passa ad altri pensieri; scivola sul sasso di un torrente e sbatte una tempia su un masso, uscendone con una visita al pronto soccorso e una bella serie di punti.

La fuga, in questa domenica 19 novembre 2023, inizia stamattina prestissimo (5:51) con una signora che mi invia il gatto che dà il buongiorno, immagine 1.

È una signora che ha visto varie cose in vita sua. Fra le quali l’accanimento di una procura (quella di Pistoia) che le fece arrestare il marito a secco, come un delinquente qualsiasi, senza alcun rispetto e per un motivo risibile.

Successe anni fa, con Pm e sostituti diversi da oggi, ma del tutto simili, nel modo di agire, a quelli che oggi “scàuttano” e favoriscono l’immigrazione illegale o tengono roboanti conferenze sulla legalità, ma sono i primi a fare gli affari loro e delle loro auguste mogli.

Immagine numero 3

Magistrati-galline? Forse. Perché sanno cantare perfetti chicchirichì (lezioni di legalità, opere di misericordia, impegni sociali vari e variabili) e convincenti coccodè (esecuzioni immobiliari a occhi chiusi e cuore che cessa di battere): ma quando mangiano, razzolano male e lo fanno “in sterquilinio” – e chi non sa il latino, se o studi.

Il secondo messaggio (buona domenica) mi è giunto alle 7:48 da una carissima amica dell’università di Palermo (facoltà di lettere). Un bel dipinto di Waterhouse (una scena di Decameron, olio su tela, 1916; immagine 2). I preraffaelliti (anche se Waterhouse è considerato un “moderno”) ammaliano e portano fuori della realtà.

Immagine numero 4

Le ho risposto con Narcisi (immagine 3; dello stesso autore) come esempio di sublime umile e prezioso di quelli che sfuggono all’attenzione di tanti galli & galline del nostro tempo, solo attaccati alla concretezza più vile della vita: denaro e politica, rigore punitivo (ma non morale, purtroppo). Insomma agenti di una demenza che squalifica, e con la volgare convinzione di potersi permettere tutto perché, come faraoni d’Egitto, discendenti da dèi.

Ma più che faraoni, solo ibis che (ci insegna Ovidio) vivono mangiando sterco. L’associazione di idee è nata da una immagine doppia, Zelensky-Grillo nudi e ridicoli, inviatami da un amico (immagine 4).

Immagine numero 5

E su di essa poggia poi la stupefacente notizia (quasi trionfale – immagine 5) con cui i comunisti di la Repubblica ci avvisano che l’Austria cancellerà la casa natale dello Zio Hitle, come scrive Il Vernacoliere.

Il senso della colpa per le colpe di un solo folle (seguito però volentieri dal 99% dei tedeschi e con 50 milioni di morti), gli ha lessato il cervello. E siamo ancora alla caccia alle streghe di una Praga del seicento in cui i rabbini movevano golem di argilla in nome della magia, e certi prìncipi asburgici si facevano rifare la carta astrale della loro nascita per evitare problemi di destino.

Cari tedeschi, anche della grande Germania… Lo Zio Hitle è in voi, non in quanto tali, ma perché l’essere umano (politically correct) non impara mai, non è un pacifico animale, ma più spesso una bestia, e crede di essere immortale, povero scemo. Infatti nel vostro inno nazionale da razza superiore – Das Lied der Deutschen, il canto dei tedeschi – voi cantate ancora:

«Germania, Germania, al di sopra di tutto al di sopra di tutto nel mondo, purché per protezione e difesa si riunisca fraternamente. Dalla Mosa fino al Memel dall’Adige fino al Belt: Germania, Germania, al di sopra di tutto al di sopra di tutto nel mondo», ma l’Adige è rimasto in Italia…

Immagine numero 6

Cancellare le cose è una forma di quel talebanesimo che distrusse le statue del Buddha. Quando il male c’è, puoi cancellare anche tutta una città: la sostanza degli «esseri umani» politicamente corretti non muta. O non saremmo ancora a un novo olocausto con le storie di Hamas-Israele nella dimensione, inaccettabile, dei santi contro i dannati.

Voglio ricordare una curiosità che la dice lunga sul razzismo come costante ineliminabile. Gita scolastica e sosta in albergo a Brixen (Bressanone). Mi chiama la proprietaria e mi dice: «Per favore spieghi ai giovani che qui non è come da voi in Italia. Gli studenti non devono lasciarsi andare a intemperanze con danni alle cose o saranno problemi per loro».

Immagine numero 7

Come da voi in Italia: la terra dove certi signori magistrati riscuotono stipendi da favola dal popolo sovrano, ma lavorano, con Terra Aperta, per la concorrenza, ossia l’immigrazione illegale: e al primo soffio di vento, s’inventano inesistenti «disegni criminosi» per far schiaffare in carcere o ai domiciliari tutti quei fetenti di sudditi che non vogliono chinare la testa dinanzi al padrone che è figlio di Dio.

Alle 8:55, poi, una carissima allieva che mi dà dello stregatto e mi saluta ogni giorno, legata ai sereni  animali che avvicinano a Dio (in cui peraltro lei non sembra credere molto), mi saluta facendomi vedere come sarà la sua domenica: un mucchio di legna da sistemare per l’inverno imminente (immagine 6).

Dalla volta un cui, da liceale classica, fece una solenne battuta usando il verbo fornicare, è vittima di miei scherzi a battuta: per cui le ho risposto con l’immagine 7 delle forNiche a testa rossa.

L’ultimo a salutarmi (11:26) è stato un carissimo amico, vittima di certi discutibili magistrati sempre pronti a cantare chicchirichì per poi razzolare male «in sterquilinio» e chi non sa il latino, se lo studi.

Il video mi ha riconciliato con la vita grazie ai «sereni animali che avvicinano a Dio» perché mi hanno fatto scattare questa libera divagazione domenicale:

 

Ma ce la farà a capire qualcosa la procura della repubblica di Pistoia?
Cosa ne dice il famoso senatore Razzi?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]


In onore di chi ama e rispetta gli animali ed è più umano di molti
proprio per questo


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