GERI: «AMBIENTE, BASTA CON LE RIDICOLEZZE DEL PD»

Il volantino
Il volantino

PISTOIA. A mente fredda mi vengono alcune riflessioni sull’evento atmosferico che ha interessato di recente la Toscana e Pistoia. In alcuni commenti su facebook c’è addirittura chi, come il buon Pileggi, il buon Pallini, arriva a scagliarsi contro gli ambientalisti perché avrebbero impedito il taglio degli alberi. Evito di cadere nel banale perché sarebbe assai semplice replicare che:

  • – Pistoia non ha un censimento degli alberi, fondamentale per sapere se ce ne sono di pericolosi
  • – con questa logica bisogna abbattere case e impianti sportivi, visto che sono volati cornicioni, tetti e teli del tennis.

Ricordo però ai troppi Soloni che oggi battono i piedi per i danni subiti che gli ambientalisti denunciavano, supportati dalla scienza, il pericolo dei cambiamenti climatici (scoperto “udite udite” tardivamente anche da Rossi, ricandidato dopo tutti i danni causati, dal Pd a governatore) e la necessità che la politica prendesse contromisure. Allora si parlava di resilienza, che tradotto per i non addetti significa fare manutenzione del territorio, edifici, infrastrutture etc. per eliminare i rischi di alluvioni, vento e altro. Ma anche stop a opere inutili e dannose per avere così risorse e riparare i danni delle varie calamità naturali, ad esempio le scuole coi tetti volati via.

Purtroppo non ci hanno dato retta, non ci hanno votato ma oggi tanti, che hanno seguito il proprio tornaconto, votando i politici che permettevano di inquinare, costruire in zone a rischio idraulico e simili, chiedono i danni e vogliono che pantalone paghi per tutti.

Eh no! Ora chi ha boicottato l’ecologia, definendo allarmista chi proponeva soluzioni per evitare la situazione che viviamo, deve solo chiedere scusa e fare un bel bagno d’umiltà. Chi si ostina a non vedere l’esigenza di azioni verso il territorio, le piccole opere e la manutenzione, non ha niente da insegnare.

Sempre a mente fredda ripenso all’espressione della signorina Boschi (sempre la solita battuta sessista: quali sono le chiare competenze che l’hanno portata dov’è?).

Miss banca ha detto che l’ebetino di Rignano ha avuto il voto della maggioranza degli italiani (comprata però con gli 80 euro): loro dicono sempre così, che hanno la maggioranza, come del resto potevano accampare Videla, Franco e Mussolini.

Ma forse mi sono perso un passaggio: chi lo ha votato? Quale maggioranza? Se non sono diventato oligofrenico (in Consiglio Comunale i consiglieri di maggioranza si facevano dire il significato di questa parola dall’amico, medico, Lattari) lo showman di palazzo Chigi è stato votato alle primarie del Pd, un lavoro che gli italiani non vogliono più fare e infatti ci vanno cinesi, rom e tutti quelli che abbiamo visto in Liguria. Senza considerare che il partito di maggioranza relativa è sempre stato quello degli astenuti.

Aspetto che mi si spieghi quando finirà la pantomima di una candidata al Consiglio Regionale che va a parlare del Padule con il triplo ruolo di Presidente di Provincia e Presidente del Centro di documentazione del Padule.

Se nel Pd è rimasto un briciolo di dignità spero che qualcuno si faccia sentire o provveda a spostare il limite del ridicolo. Così è stato già superato. Il Padule ha già dato: non si merita spot elettorali ma dedizione e la convinzione che finora non ho visto.

[*] – Ospite

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