igienisti (a modo loro). VICOFARO CHIUDE, MA NON PER ASL (CHE CHIUDEVA ENTRAMBI GLI OCCHI)

L’articolo del Il Tirreno, non spiega che Asl ha tenuto un “basso profilo” su Vicofaro, mistificando così i fatti reali

Tomasi dispone la chiusura di Vicofaro, ma non per merito di Asl Toscana Centro che aveva delle fette di prosciutto sugli occhi, come non riferisce la stampa strutturata. Questa volta, la missiva ha “salito le scale” e il miracolo si è compiuto.

PISTOIA. Questa volta, dobbiamo partire dall’autore, e non dal fatto di cronaca: non ci ha convinti affatto il collega Massimo Donati, che nella cronaca pistoiese de Il Tirreno di Sabato 26 Settembre, annuncia che sarebbe stata “Asl a imporre il trasferimento dei migranti”.

Non siamo d’accordo e dunque, ci torneremo sopra risultando vero il contrario, ovvero che Asl Toscana Centro – e specificamente la sezione “Igiene Pubblica” diretta dalla Paola Picciolli e capitanata dall’esimio (infatti, su Vicofaro, si esime da tempo, spedendo il diligente e “amicale” Massimo Selmi a fare il supportista) Renzo Berti.

Tommaso Coletta, procuratore capo di Pistoia ha ricevuto la lettera dal SindacoTomasi e non dall’Usl Tc

Asl, ha un dipartimento Spill (prevenzione infortuni sul lavoro) che quando viaggia per le infrazioni alla legge 81 non “consiglia o raccomanda”, ma prescrive e irroga sanzioni pecuniarie e assai salate, quando va bene!

Quando non va bene, fa anche una terza cosa: la C.n.r., ovvero la comunicazione di “notizia di reato” all’ufficio del Procuratore Capo della Repubblica.

Ebbene, le Cnr le fa anche Arpat, quando trova le discariche abusive di “rifiuti speciali” delle aziende vivaistiche o artigiane, ma che niente sembra avere fatto per cumuli di materassi rinvenuti (pubblicati su questi schermi e a Rete 4) nel cortile della parrocchia/ostello: lì nessuno ha visto un cumulo di materassi abbandonati.

Paola Picciolli ha mai chiesto che tipo di abitabilità c’è a Vicofaro con 120 migranti alloggiati?

E ancora, nessuno ha mai fatto la domandina magica che, già tre anni fa, avrebbe risolto ogni situazione di illegalità eliminando l’incresciosa condizione di degrado della parrocchia e della Chiesa dormitorio e che è la seguente: ci esibite la dichiarazione di abitabilità o di agibilità del plesso pseudo-alberghiero che alloggia, lo ha riferito il sig. Biancalani (come lo chiama Don Manone Bardelli) in una intervista a “Fuori dal Coro – oltre 120 migranti, dei quali una cospicua quantità priva di permesso di soggiorno.

Massimo Selmi usa il tesserino di Upg a seconda del colore dell’interlocutore e/o delle opportunità politiche?

E ancora: su Vicofaro, esiste il certificato di prevenzione incendi?

I Vigili del Fuoco hanno relazionato sul punto al Prefetto Iorio?

Cosa dobbiamo pensare delle sfacciate dichiarazioni di solidarietà e fratellanza con le iniziative del più pop dei parroci che ha permesso la deturpazione della Chiesa del Bassi, fatte dal dirigente dello Spill Massimo Selmi?

Quando Asl Toscana Centro – e cioè il Dipartimento prevenzione guidato da Renzo Berti – ha trovato che la comunità era di tipo “aperto” (cioè, chiunque entra ed esce senza mascherina, misurazione di temperatura o disinfezione delle mani) non ha irrogato le sanzioni che sono previste per le aziende e i pubblici luoghi (provatevi a entrare all’Inps, Inail, Prefettura o Tribunale e capirete!) che non rispettano le misure di prevenzione disposte per l’universo mondo?

Insomma Pistoia, resta la città di Vanni Fucci, ma che si è evoluta: il furto oggi, non è fatto non sugli arredi della cattedrale, ma sulla fede pubblica con la violazione sistematica di regole, procedure e prescrizioni normative che, per i più, sono applicate in modo stringente e per Vicofaro, sono altresì – nemmeno interpretate favorevolmente – ma eluse sfacciatamente, richiamando il celebre epiteto de il Marchese del Grillo: io so’ io, e voi

Vicofaro è, insomma, una faccenda da dimenticare.

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.info]

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