immigrazione. QUATTRO CLANDESTINI RIPRODUCO ‘ARANCIA MECCANICA’ A FIRENZE

I quattro clandestini arrestati a Firenze

FIRENZE. Ci avevano detto che l’immigrazione incontrollata e clandestina è paragonabile ad una manna da cielo; che l’immigrato clandestino, proveniente da parti di mondo culturalmente e socialmente differenti dalla nostra, si sarebbe rivelato una risorsa fondamentale per tutti noi; che lo scontro inevitabile tra i loro costumi, tradizioni, valori e coscienze e i nostri ci avrebbe arricchiti immensamente.

Ne parlavano preti, chierichetti, papi (il maiuscolo non se lo merita), presidenti dei rami del parlamento, politici, politucoli, intellettualoidi, giornalisti e giornaletti, tronfi e col petto gonfio di altezzosità e faziosità.

Ieri notte a Firenze la cittadinanza si è goduta i frutti di questo intruglio di cazzate che questi buontemponi – altrimenti detti buonisti, ovvero coloro che sanno affrontare determinate questioni con la sola bontà d’animo – ci hanno obbligato a bere. Quattro clandestini provenienti dal Nord Africa si sono divertiti a picchiare e derubare chiunque gli passasse accanto. Si sono contate nove rapine nella sola notte del 24 gennaio.

Il signor Nardella, destatosi dal torpore cerebrale cui lo aveva condotto la sua ultima e mitica battaglia femminista, è andato su tutte le furie invocando la creazione di un centro per l’espulsione degli immigrati. Cazzo, diremmo noi, e perdonateci il francesismo: proprio nella Toscana dove il rosso presidente Rossi si spertica negli elogi alla così detta “accoglienza diffusa”?

Il Nardella, ormai afferrata la portata della questione, ha esclamato che “non possiamo permettere che queste persone stiano nelle strade e nelle piazze della nostra città e non vengano espulse”. Un po’ come se ficcassi in gola a degli automobilisti una bottiglia di grappa e poi tuonassi contro gli incidenti stradali provocati dalla guida in stato di ebrezza.

Quando i buoi sono fuggiti dalla stalla, allora ne viene chiesta a gran voce la chiusura. Dopo anni di

I quattro rapinatori ripresi dalle telecamere

ininterrotta campagna politica e mediatica sulla necessità di accogliere chicchessia, da oggi anche i migranti climatici cioè chiunque soffra il caldo, qualcuno si sveglia e comprende che è un suicidio accogliere stranieri clandestini senza, oltretutto, imporre loro una qualsivoglia forma di obblighi/doveri cui ottemperare, elargendo intanto diritti e quattrini a piene mani.

Se queste aggressioni fossero accadute chessò, a Perugia o in qualsiasi altra città italiana, siamo pronti a sommettere che il prode Nardella non si sarebbe esposto così tanto nella protesta, e difatti non è in grado di spiegare come mai dei clandestini, con precedenti penali, potessero girare indisturbati a Firenze, non essendo stati evidentemente rimpatriati né per il loro status di clandestini e né per i reati già commessi.

Non abbiamo timore di dire le cose come stanno, a costo di beccarci i soliti stupidi improperi: le frontiere vanno ermeticamente chiuse. Oppure, per convincerci di ciò, dobbiamo aspettare che in ogni città italiana vada in onda Arancia meccanica?

[Lorenzo Zuppini]

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