incarichi negati o concessi. COMUNE CONDANNATO, MA L’ASL SI PREMIA?

Nardi-Comune. La Nazione - 6 gennaio 2017
Nardi-Comune. La Nazione – 6 gennaio 2017

PISTOIA. Il nostro legame con Antonio Nardi è suggellato non solo dal ricordo verso un collega di grande lucidità e sapienza, giornalista genuino, eccellente addetto stampa del Comune e interprete della realtà pistoiese, città dei sepolcri imbiancati: è cementato negli anni anche dal profondo affetto che lo legava da sempre con il nostro direttore.

È per questo che ci siamo interessati alla notizia che il Comune di Pistoia è stato condannato al pagamento del risarcimento per il mancato riconoscimento del titolo interno della “posizione organizzativa”, usurpata a Nardi per la sua attività di responsabile dell’ufficio comunicazione del Comune.

Paolo Morello Marchese, condannato, ma sempre al suo posto e con la medaglia sul petto
Paolo Morello Marchese, condannato, ma sempre al suo posto e con la medaglia sul petto

La vicenda può sembrare una semplice vertenza legata alla rivendicazione di formalità amministrative e non rileva per gli aspetti economici di oltre 50mila euro di spese e risarcimenti ai familiari, ma perché è l’esempio dell’affermazione di universali principi di giustizia a tutela di chi, certi diritti, li ha davvero e gli vengono negati, mentre ad altri sembrano concessi con facilità e per chissà quali meriti.

È successo a Pistoia – eccellente locus criminis di queste faccende – e, con la sentenza di cui parliamo, ci permette di constatare il perfetto paradigma che si situa, in contrapposizione al Comune di Bertinelli, nell’Asl di Paolo Morello Marchese attraverso l’esempio contrapposto e rovesciato di come si spende per il personale nell’ambito pubblico e cioè sulle spalle dei contirbuenti.

Infatti, presso la struttura sanitaria pistoiese, l’ufficio stampa sembra che conti su un addetto ,di zaienda di fatto dirigente di se stesso, gratificato di “posizione organizzativa” senza un’adeguata struttura – almeno fino alle “fuffe riorganizzative” (ma fragilis!) di Paolo Morello Marchese, il condannato che resta al suo posto, che pare si sia inventato una inesistente struttura “trinitaria”: un dipendente a Pistoia, uno a Praro e uno a Firenze.

E chiamatela struttura, se avete coraggio, dato che anche l’addetto stampa di Prato ha una “posizione organizzativa”. Insomma: quanti generali ci devono essere in un… esercito di Masaniello?

Ma “alla fine, tutto torna!” come direbbe un nostro affermato collega pistoiese, anche lui, molto organico.

Pistoia è, quest’anno, cari pistoiesi, la capitale della cultura: integra e immodificata, intatta da sempre,  come appunto un sepolcro (imbiancato).

[Alessandro Romiti]

Vedi: http://www.linealibera.info/santita-quando-il-macello-e-piu-grande-degli-sforzi-di-negarlo/

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