
MONTALE. Sono sconcertanti le dichiarazioni del sindaco di Montale Ferdinando Betti, che di fronte alla notizia dello stop alla costruzione dell’inceneritore di Case Passerini, ha negato che la decisione “possa avere delle conseguenze sul futuro dell’inceneritore di Montale, in quanto la posizione dei sindaci rimane quella di arrivare alla dismissione dopo aver finito di pagare il mutuo”.
Il sindaco di Montale, nel pronunciare le sue evidenti menzogne, probabilmente giudica i cittadini non solo privi di memoria, ma anche incapaci di discernere il vero dal falso e la realtà dall’illusione.
Per mesi il sindaco di Montale e la sua giunta hanno affermato che l’esistenza dell’inceneritore di Montale era legata a quella dell’impianto in costruzione di Case Passerini, il quale, una volta funzionante, avrebbe permesso la dismissione di quello montalese.
Ma non solo: il sindaco sa bene che i Comuni proprietari in virtù della promulgazione del famigerato “Sblocca Italia” voluto dal suo stesso partito avevano già in parte perso il controllo sull’impianto. Un controllo che perderanno totalmente se passerà la riforma costituzionale, in virtù della quale sarà devoluta la competenza sulle infrastrutture strategiche e sull’ambiente al governo centrale, a cui spetterà quindi in ultimo la decisione anche sull’impianto di montale, già classificato nello sblocca italia come “strategico”.
Un “regalo” non di poco conto a Roma, fatto sulle spalle dei cittadini montalesi: un regalo che il sindaco Betti condivide visto che si è espresso pubblicamente per il Sì al referendum costituzionale. E adesso ci viene a raccontare che “i sindaci rimangono dell’idea della dismissione?”.
La questioni sono due: o il sindaco Betti non ha letto bene la riforma costituzionale verso la quale si è espresso a favore (e allora lo invitiamo ad andare a rileggersi il testo) oppure coscientemente vuole che sia il Governo centrale a prendere le decisioni in materia ambientale sulle spalle dei cittadini. Delle due, l’una: ci dica quale. Ma stavolta ci dica la verità, per favore.
[sinistra unita per montale]
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