
PIANA. Il revamping è una nuova parola alla quale i cittadini della piana si devono adattare e da subìto. Essa descrive il rinnovamento delle parti elettriche (cablaggi) ed elettroniche di un impianto, ma è già usata nelle commissioni preposte per introdurre il concetto di ripristino e ristrutturazione dell’impianto di incenerimento dei rifiuti di Quarrata, Agliana, Montemurlo e Montale.

Ci dicono che il presidente Franceschi è rassicurante sul punto del nuovo progetto che sarà emergente dal più “democratico” bando pubblico, assai gattopardesco – a parere di chi scrive – che permetterà il rilancio dell’impianto per la vita eterna.
Sì, la “vita eterna”, perché i cittadini della piana non devono farsi illusioni, come ha dimostrato il rigetto del progetto dell’aeroporto di Peretola.
Non ci sono aree o comuni con aree disponibili a ospitare un impianto di incenerimento che, fatelo nuovo quanto vi pare, sarà purtroppo, sempre inquinante, perché è “la dose che fa il veleno”.
Del resto, nel 2023 ci siamo e nel 2024 scade il bando: nell’estate del 2024 dal 12 giugno decorreranno i 90 giorni utili per le osservazioni. In piena estate. Più democratici di così, cosa pretendete? Dalle piazzole sotto l’ombrello si potranno fare le osservazioni: comodo no?
Ci dicono che Ferdinando Betti, il sindaco di Montale, sia davvero rigido come un baccalà nelle sue argomentazioni in favore dell’impianto di comproprietà e ribadisce la volontà in tutte le sedi di tenere il gioiellino in funzione e, appunto, revampizzarlo, ricevendo l’occhio dolce del Franceschi che stacca un assegno da circa 200mila annui netti di stipendi (è vero Edoardo o ci vuoi correggere?).
Non si deve dimenticare che il sindaco di Montale, riceve circa 350mila euro annui di “ristori” in caduta libera dall’Ato per il disagio di avere l’impianto nel territorio, mentre niente ricevono Montemurlo e Agliana. Che diranno i Sindaci comproprietari Romiti (non c’ho alcuna parentela, sia chiaro con l’ex vigilante, oggi commissariato con il burraco) e Pedrito Benesperi: saranno remissivi e allineati sapendo che serve l’unanimità delle decisioni?
Don Ferdinando, fa anche il progressista illuminato e ricorda – in chiara malafede al consesso dei politici decisori – che l’alternativa alla chiusura è spedire la spazzatura in Olanda o Germania: ergo è cosa buona e giusta “incenerire” a Montale/Agliana.
Struggente la posizione del Pd su La Nazione del 30 Aprile scorso che protesta con brillante distinzione (chiede ai consiglieri di fare emergere la posizione della maggioranza?) perché oggi l’inceneritore sarebbe oggetto di un bando indetto dalla soc. Cis spa per il suo ammodernamento.
Che teneri: non si ricordano del periodo Magna-Nensi-Ciampolini, allorquando il primo parlava di “far viaggiare l’impianto per aumentare il fatturato”? E non ricordano le preziosi dichiarazioni del Pd di un lustro fa, con Guido Del Fante posizionato in difesa del gioiellino di via Tobagi, oggi mutante (non mutande)? Ricordatevèlo!

Era il 2009: allora la Ladurner non era ancora arrivata e venne scoperta con le dita nella marmellata proprio da chi scrive (se lo ricorda Massimo Zucchelli che esordì in consiglio nell’aprile stesso, dopo un nostro articolo di denuncia!).
Oggi il Pd del segretario “conducente-viaggiatore” (così l’Acciai è ricordato dopo un infelice parcheggio di una auto in dotazione di servizio pubblico!) vuole emendarsi da quarant’anni di vergognosa malagestione sotto il PD del detestato impianto che ha visto alzarsi una coltre di nebbia anche dalla Procura per una serie ripetuta di illeciti, limpidamente archiviati dopo un lustro di defaticanti indagini svolte dalla Linda Gambassi.
Ci dispiace di non poter riproporre i link degli articoli che hanno messo in luce tali avvenimenti; confidiamo nell’accoglimento del Giudice di riesame, abbiate pazienza e quindi, buon revamping a tutti, rivedendovi le dichiarazioni della Monia Monni di Agosto 2022 che sono state una ipoteca esistenziale per il territorio.
Alessandro Romiti
alessandroromiti@linealibera.info
Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a
«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!