L’operaio rimasto ucciso oggi nell’incidente a Lanciole era da 22 anni presidente del locale circolo Arci, un punto di riferimento per il paese. Le condoglianze del Presidente della Toscana Giani: “Sulla sicurezza occorre non arretrare di un passo”

PESCIA. [a.b.] Si chiamava Sandro Maltagliati l’operaio scomparso tragicamente nell’incidente sul lavoro a Lanciole nel comune di San Marcello Piteglio. Maltagliati, 58 anni, era residente a Vellano nel comune di Pescia dove era molto attivo e impegnato nelle attività sociali del piccolo paese della Svizzera Pesciatina.
Da ben 22 anni era infatti il presidente del locale circolo Arci e varie volte aveva preso posizione con le istituzioni comunali e provinciali in difesa del proprio paese.
Il comunicato del Circolo ARCI
Oggi, intorno alle ore 12,30, a seguito di un grave incidente sul lavoro, è morto SANDRO MALTAGLIATI, 58 anni, operaio, da oltre 20 anni presidente del circolo.Tutti noi abbiamo perso un amico, un galantuomo, una persona semplice ed umile che aveva fatto dell’impegno nel volontariato sociale la sua ragione di vita.Con lui e grazie a lui, il circolo ha sviluppato in questi anni, una intensa attività sociale, culturale e ricreativa al servizio di tutta la comunità vellanese e del territorio dando vita ad iniziative delle quali si sono interessati anche i mezzi di comunicazione a livello nazionale.Ciao Sandro! Rimarrai sempre nei nostri cuori e faremo di tutto per mettere in pratica i tuoi insegnamenti!Commossi e attoniti, abbracciamo il fratello Marco e partecipiamo al suo immenso dolore.
“Era una brava persona” così lo ricordano a Vellano a poche ore dalla tragedia.
“Ciao Sandro — scrive l’ex assessore di Pescia Roberto Franchini — Vellano è più povero senza di te, riposa in pace ,ci mancherai, ma sarai sempre nei nostri cuori”.
“Nel suo discorso in occasione del giuramento il presidente della Repubblica Mattarella usò queste parole: ‘Dignità è azzerare le morti sul lavoro’. Un richiamo netto e severo che diventa ancora più stringente di fronte al dolore e alla rabbia per l’ennesima vita spezzata su un luogo di lavoro”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani appresa la notizia dell’incidente avvenuto in una cartiera a San San Marcello Piteglio (Pistoia) che ha è provocato la morte di un operaio 58enne, prossimo alla pensione.
“Oggi anche un altro operaio edile è stato ricoverato in condizioni gravi dopo essere caduto da un ponteggio nel grossetano” prosegue Giani che sottolinea: “Il nostro impegno sulla salute, la sicurezza, la prevenzione, non arretrerà di un passo e assieme al nostro ci dovrà essere quello di tutti, istituzioni, società, datori di lavoro”. “Perché ¯ conclude il presidente, esprimendo il proprio cordoglio alla famiglia e ai colleghi di lavoro — questa battaglia di civiltà e dignità si può vincere solo tutti insieme”.
“È profondamente ingiusto morire sul posto di lavoro – scrive il consigliere comunale a Pescia Giancarlo Mandara – dove si dovrebbe ricevere ciò che ci aiuta a vivere. Ancora troppi sono i morti sul lavoro ma, fuor di retorica, la nostra comunità si trova a piangere l’ennesima vittima del lavoro, Sandro Maltagliati, e questo è intollerabile. Condoglianze alla famiglia e al Circolo di Vellano di cui era presidente”.
“Una strage infinita alla quale nessun governo sembra voler mettere un freno.
Una situazione vergognosa per un paese che si autodefinisce democratico ma che, allo stato attuale, obbliga il proprio popolo a morire di lavoro.
Non troveremo pace fin quando non sarà fatta giustizia per tutti i morti sul lavoro. Prima o poi pagherete caro!
Condoglianze alla famiglia dalla federazione di Pistoia del Partito Comunista” scrive invece Roberto Bardi.
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