indovina chi viene a cena. MIRACOLO: L’EX SINDACA SABRINA SERGIO GORI SI RISVEGLIA E MINACCIA QUERELE E NON SOLO. CHAPEAU! FINALMENTE SAPPIAMO CHE È ANCORA IN VITA

La dottoressa della mutua ha incaricato l’Avv. Massimiliano Gori di «sporgere denuncia presso la Procura della Repubblica territorialmente competente e di contestualmente procedere alla richiesta di inibitoria e di risarcimento dei danni subiti nelle sedi civili nei confronti della S.V. Ill.ma, nella qualità di direttore responsabile della testata e di autore dell’articolo»

 

La diffida di… Balletta. Quando la gente non sa che altro dire o sta zitta (come tutto il Comune di Quarrata sui casini del Montalbano) o adopera la ritorsione (ne parleremo in séguito) oppure va dall’avvocato per difendere il proprio buon nome. E come s’incazzano! Personalmente mi tremano le mutande – e specie se gli avvocati si trasformano in “professorini dell’Azzolina” e si mettono a parlare di continenza in termini da Dizionario della Semola!

 

NIENTE FECE QUI A QUARRATA

E IN MONTAGNA UNA FRITTATA

 


 

Benvenuti in casa Gori: chi sta dentro e chi sta fòri!

 

POI DICONO CHE Linea Libera non viene letta! Ma se sono tutti appiccicati lì, col naso incollato a vedere cosa scrive quel pazzo del direttore! Compresa l’ex sindaca – la peggiore in assoluto da dopo la liberazione – che sparge calde lacrime per le offese che ritiene le siano state rivolte da me.

La dottoressa Sabrina Sergio Gori non è mai stata un’aquila. E questo sin da quando era bimbetta con tutti i suoi problemi caratteriali. Insegnavo alla scuola media e avevo l’attuale sindaco Mazzanti in una delle mie classi. Decidemmo di stampare un giornaletto scolastico e, quando uscì, la dottoressa ebbe un accesso incontrollato di rabbia: stracciò il giornale; lo bruciò. E il preside “fascista” di allora, il capitano – come amava dire lui – Bruno Poluzzi, la convocò in presidenza per una lavata di capo. Lei non lo rammenta, ma un vecchio elefante come me, sì.

Come sindaco – nonostante l’abbia a noia quando lo scriviamo – è stata una assoluta nullità: irrintracciabile, inavvicinabile, una vera ex-democristiana margheritosa e petalosa alla cardinal Betori. E vi spiego perché.

Il santo cardinale di Firenze un giorno subì un attentato: un pazzo entrò in palazzo e sparò: ma la fiducia in dio del Betori, quella promessa (il rosso cardinalizio significa questo) di combattere per la fede anche a costo di spargere il proprio sangue, fu ampiamente superata da un buon istinto umbro di conservazione, forse in nome del prosciutto di Norcia e dell’ottimo Sagrantino di Montefalco. E Giuseppe spinse dinanzi a sé il proprio segretario, mentre lui scappava in ascensore e ci si chiudeva al sicuro.

La stessa cosa fece la Sabrina quando, inseguita, nel suo covo di via Vittorio Veneto, da un signore assai originale di Valenzatico, scappò in ufficio per non prendere delle ombrellate nella testa (che le avrebbero, forse, fatto bene) parandosi dietro a qualcuno del suo staff. Buon sangue non mente: i cattolici pensano assai all’anima degli altri, ma molto di più al loro augusto corpo di ciccia e di sangue.

Come Augusto trovò Roma di mattoni e la rifece di marmo, anche lei cambiò il volto della città. A partire dalla piscina di Vignole…

Per avere un appuntamento con la Sabrina bisognava aspettare mesi. Fra la gente è apparsa di più la Madonna della sindaca. Con la gente ha parlato di più Masetto mutolo da Lamporecchio del Decamerone, di questa medichessa di base che molto si è distinta in nullafacenza e che – rimanendo in Boccaccio – oggi pretende di essere santificata come Ser Ciappelletto da Prato.

Ed è stata talmente nullafacente – anche se corre a piangere dall’avvocato Massimiliano Gori – e si sente offesa dal termine “inutile” con cui la ho indicata, che basterebbe ripensare ai 5 anni inutilerrimi, inservibili, politicamente insulsi e insignificanti, che costei passò a San Marcello, imposta di forza alla sindaca Cormio dal Pd (= Partito democristiano). Doveva drenare quattrini per quel Comune montano alla canna del gas, ma gli unici che drenò furono gli euro che s’intascò come assessore esterno, sempre inutile, inefficace e inconclusivo, oltre che inconcludente.

Quando poi gli dici in viso chi sono, questi personaggetti rizzano tutti gli “aghetti da spinoso” che hanno sottopelle. Ma per dire della sua inutilità (bene in coppia con il suo assessore ai lavori pubblici, oggi sindaco, il Mazzanti) basterà ricordarle il brillantissimo successo della sua piscina di Vignole e di molte altre opere offerte dai suoi compari della Regione Toscana. Ripassatevi le lezioni su Quarrata/news.

Non torno sul discorso della terra dietro a casa sua, perché di questo potrò parlare tranquillamente e chiaramente dinanzi al giudice, in aula – se mi ci porta. E lo farò senza reticenze e senza timore.

Quando si dice la perfetta coerenza di una margherita-pd! La Sabrina non disse niente all’epoca, si sente offesa oggi? Boh!

L’ultimo pensiero va agli avvocati che scassano la minchia con le richieste ritorsive e minacciose dei loro clienti. Capisco che è il loro mestiere: ma invece di pensare solo a incassare – perché comunque loro incassano – non sarebbe più etico che dessero più ponderati consigli a chi vuole essere santificato nonostante tutto? E qui penso alle terre dei Martiri, alle azioni del Moderno e non solo – e a tanti orrori che il popolo di Quarrata ha avuto in cambio di una freddezza e di un distacco algido come un’aringa del Baltico.

Non basta un avvocato né una querela a tappare la bocca a un giornalista. Uno di quelli veri, non delle sagre delle salsicce arrosto, cara inutile sindaca Sabrina Sergio Gori!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
Se la critica è libera per l’art. 21, ancor più ampi sono i margini di essa nei confronti di personaggi pubblicissimi come una sindaca che ha imperversato per 10 anni sui quarratini. Mettiamo tutto al vetrino (la dottoressa dovrebbe essere abituata) e vediamo cosa ne esce…

 

Anche a San… Macello la Sabrina non toccò boccia!

 

La critica può non essere piacevole, ma è necessaria. Compie la stessa funzione del dolore nel corpo umano. Richiama l’attenzione su uno stato malsano delle cose. Se è ascoltata in tempo, il pericolo può essere evitato; se viene messa da parte, si può sviluppare un morbo fatale.
[Sir Winston Churchill]


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