No, questa è una città epigastràlgica come il sindaco di Agliana Benesperi. Una città che va subito a diarrea perché non osa pensare, tanto poco è il suo cervello libero
Tra le meraviglie cittadine anche cose così
NON SERVE A NULLA DIRE “HO TANTA FEDE”
SE UN NON RAGIONA SOPRA A CIÒ CHE VEDE!

Mario Pomilio nel 1983 vinse il Premio Strega con il suo romanzo Il Natale del 1833, ispirato a Alessandro Manzoni che, in quella circostanza, aveva perso la moglie Enrichetta Blondel e non riusciva a farsene una ragione.
L’interrogativo che si poneva tormentosamente lo scrittore lombardo, fin troppo cattolico-chiesastico secondo Gramsci (se vedesse i suoi comunistini risciacquati di oggi inorridirebbe!), era «perché la presenza del male nel mondo nonostante Dio?».
La battutaccia più ovvia è la parodia al titolo del Pomilio: perché il tribunale di Pistoia nonostante Dio?
Da questo punto di vista, perfino il mio maestro Vasco Gaiffi, che, per quel Natale mi donò quel libro, avrebbe difficoltà a sviscerare un problema tanto misterioso, dato che il male e Dio convivono in una vera e propria contraddizione. Guardate solo un attimo il Vaticano…
Lo stesso accade, appunto, con il tribunale di Sarcofago City, la città muffosa dove non passa giorno in cui qualche brillante mente giuridica non si espone – mi si scusi, ma questa è la realtà – al pubblico ludibrio.
Ormai è dal tempo di Mani Pulite che non pochi dei magistrati di questo stato dissolto nell’acido del rosso revisionato di sera, tutto popolo e preghiera; di questo stato che balletta e che a volte anche zompetta in punta di piedi tra le Belle ciao di Vicofaro, l’apertura perfino alla libertà pedofìlica di Letta e della Cirinnà, e la Terra Aperta del sostituto Claudio Curreli che favorisce i clandestini nel silenzio generale; è dal tempo di Mani Pulite che molti di quelli che Cossiga chiamava lo strumento del regno di certa sinistra, raccolgono palme d’oro e oscar del ridicolo.

Già… Perché il Tribunale di Pistoia nonostante Dio? E me lo chiedo anche per quei due furboni che pensano che io ce l’abbia di persona con Curreli & Compagnia.
Quei due Tizi pròvino, in un momento in cui non hanno bevuto e non hanno il fiasco a portata non di mano, ma di zoccolo, a pensare, come antipasto, a quella giudiciA dell’Aquila (poco aquila e più gallina) che ha dato il 30% di colpa a chi è morto schiacciato in casa dal terremoto, perché non è scappato in tempo. Se si dovesse condannare la negligenza nella pubblica amministrazione italiana, i magistrati sarebbero schiacciati e sepolti da un’intera Himalaya di roccia.
Ma dopo questa insalata tiepida di mare, tutti i furboni di Pistoia pensino alla bella storia raccontata oggi dal Tirreno con la dovuta dovizia di particolari: le tre famiglie che dovranno pagare 65 mila euro di spese tribunalizio-legali, perché hanno avuto l’ardire di chiedere danni per essersi ritrovati, una mattina, quando si sono svegliati, non una bella ciao che zampettava mezza gnùda sotto le loro finestre, ma una schifezza di muro di Berlino made in Sarcofago City.
Voglio insistere: 120 milioni delle vecchie lire per aver solo osato chiedere. Con tale stroncatura – come si legge anche sul giornale – la gente è messa gentilmente in un angolo e con la faccia disfatta dai cazzotti ricevuti.
Che servizio è una giustizia che, amministrata in nome del popolo, ammazza i cittadini; li intimidisce; li rovina economicamente; ne fa pelle di becco e pezze da piedi?
Ai due furboni di sopra, però, voglio ricordare non solo la giustizia [in]civile di Pistoia, ma pure quella penale, con due esempi mirabili che non sono una leggenda metropolitana, ma una verità della vergogna e dello s-pudore.
Parlo della strafamosa procura di Pistoia, sulla quale il viceministro agricolo di zappa & vanga, il senatore FdI La Pietra, non può neppur fiatare, considerati i suoi problemi ben poco lusinghieri con quel tempio/porto delle nebbie. Ecco un esempio incontestabile:
LICENZIAMENTO ALL’HITACHI
La direzione della azienda chiede alla procura di ottenere i tabulati telefonici dalla compagnia di cui si serviva la persona licenziata in tronco. La richiesta viene depositata il venerdì: la procura richiede i tabulati il lunedì successivo. Minchia che Speedy Gonzales al terzo piano di Piazza del Duomo! Ma i treni di qua corrono… |
STALKER A MONTALE
Una signora di Montale viene perseguitata di giorno, di sera e di notte da un porno-stalker e l’avvocato della vittima chiede i tabulati telefonici della cliente per verificare quante volte il porco abbia importunato la quercia. La procura ha richiesto i tabulati dopo un anno dalla denuncia. Un anno, gentili furboni! Di qua i treni possono pure tardare… |
Mi chiedo con che coraggio e con quale faccia i sostituti Claudio Curreli e Giuseppe Grieco abbiano avuto la forza di volere insegnare il giornalismo alla Montanelli a noi di Linea Libera che combattiamo da sempre contro mafie, omertà, inciuci, porcate varie, protezioni garantite a pochi a danno di molti.
E mi chiedo: ma dove cazzo sono i giornalisti di Pistoia che, al solo respirare della procura non osano fare pio e si stendono sùbito a terra come quando un prete viene consacrato vescovo? Dove finiscono?

No, Pistoia è una città epigastràlgica come il sindaco di Agliana Benesperi. Una città che va subito a diarrea perché non osa pensare, tanto poco è il suo cervello libero.
Al tribunale di Pistoia va a pennello il tipo di montanellismo che poi ti ritrovi nei brillanti articoli di colore e varia umanità che ci illustrano come una banda di ragazzotti spia un pollaio di ragazzotte all’istituto Pacinotti.
Con notizie come queste non si rischia certo di finire in galera per mano di chi favorisce i clandestini neri; né di subire ritorsioni e persecuzioni, leggi luogotenente Sandro Mancini che non si piega e non si sposta di un millimetro dinanzi a un Renzo Dell’Anno e a un Giuseppe Grieco che te lo vogliono infilzare a forza perché lui, davvero, contrariamente a loro (posso esprimere un’opinione?) sente solo la legge al di sopra di sé e solo a quella obbedisce.
Onore sempre e per sempre ai perseguitati. Come i no-vax, i perseguitati sono quelli che salvano l’umanità in quanto capaci di crearsi un’immunità naturale dinanzi alle stronzate come il Covid e il conformismo mortale dei decerebrati.
Edoardo Bianchini
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