la battutaccia. IL BENESPERI RÙMINA? CON TUTTO QUELLO CHE SI PAPPA, RÙMINA DI CERTO!

«Gesù disse ai suoi discepoli: Voi siete il sale della terra: ma se il sale perdesse il sapore, come lo potrà rendere salato? A null’altro serve che a essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata su un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli» (Mt. 5,13-16)


Così un lettore attendibile mi ha commentato i problemi del sindaco delicatino di stomaco


INDAGINI MAI FATTE, INCIAMPI E MÙCCIOLI

IN PROCURA TU RISCHI, TU CI SDRÙCCIOLI


v

Tant’è

 

La battutaccia di oggi è evangelica. Non può e non deve essere equivocata o presa per un “insulto” con la facilità con cui il giudice Luca Gaspari ha sottolineato certe accuse gratuite contro di noi, in una delle sue motivazioni a nostro parere senza senso.

La battutaccia di oggi è rivolta ai magistrati che hanno impancato una bestialità come il maxi-processo politico contro Linea Libera, il Bianchini e il Romiti.

Essere cattolico (ben diverso dall’essere cristiano) significa comunque rendersi conto del fatto che una città collocata su un monte non può restare nascosta. Claudio Curreli se lo faccia spiegare, ermeneuticare ed esporre dai suoi amici terraperturisti come don Biancalani e don Tofani. Così potrà essere sicuro di non essere imbrogliato da un pericolosissimo stalker di poveri ragionieri non-dottori come me. Ragionieri non-dottori nondimeno favoritissimi dal Comune di Quarrata.

In soldoni: le malattie del Benesperi, fatte passare come causate dai nostri articoli, sia pure aspri (ma la critica può essere anche questo), ma di critica, le ha verificate il cattolicissimo scout Claudio Curreli? No. E il sostituto Grieco? No. E il giudice Gaspari no. I discorsi stanno in poco posto e questi sono, non altri.

Se i magistrati penali pistoiesi lo avessero fatto, com’era loro espresso dovere, e avessero ascoltato non la voce della loro pancia infiammata contro un giornale scomodo, ma con le dovute terzietà e imparzialità, avrebbero visto e accertato che Benesperi soffriva ed aveva spessissimo sofferto di epigastralgìe, diarree e ruminazioni ancor molto prima delle nostre abominevoli opere contro di lui come narrate dalle loro favole calunniose.

Riascoltate questa conversazione fra me e quel calunniatore falso-testimone del Ciottoli. È questa la città evangelica che non può restare nascosta, cari singori Salomon-Soloni della [in]giustizia da Vanni Fucci.

Se la procura (id est: Curreli sorretto da Coletta, più Martucci, più Grieco, più chi volete voi) avesse fatto davvero il suo dovere, avrebbe reso il giusto servizio alla giustizia in piena sintonia con la coscienza, la rettidudine morale, legge e l’art. 358 cpp.: cosa che non è stata.

Che c’azzecca? direbbe Tonino Di Pietro

E avrebbe anche evitato, la procura, una spiacevole figura ad un – a nostro parere – negligente giudice Gaspari, cui non era assolutamente consentito poter esimersi dall’accertare ciò che gli era stato segnalato da noi imputati già in odor di condanna a priori.

Se non i sostituti infiammati anti-Bianchini, il giudice avrebbe visto e toccato con mano che le malattie del sindaco di Agrùmia erano solo una scusa vergognosa per giustificare, agli occhi della gente di Agrùmia, la sua personale inettitudine politico-amministrativa e la sua scarsa attitudine a quella che un tempo si chiamava autocritica.

E ora che la frittata è fatta, cosa ce ne facciamo della copia forense del mio cellulare che dimostra che eravamo noi a dire la verità e non le stimatissime e riveritissime coppie Ciottoli/Cristina Meoni e Benesperi/Elena Augustin? È questa, secondo voi lettori, la giustizia terza e imparziale dell’equo processo a Pistoia?

Pistoia, a nostro parere, ha assoluto bisogno di decantazione e filtrazione: deve essere sanificata. E al più presto. È stata già fin troppo alla mercé di chi, nelle segrete stanze, si fa la legge da sé, se la scrive e se la interpreta a seconda dei casi e delle persone che gli càpitano sotto.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]


 

CON QUESTA APOSTROFE

 

Il mio cellulare sequestrato ancora insacchettato e sigillato dal Ctu del tribunale che ha effettuato la copia forense su ordine del giudice Luca Gaspari. Cosa si dirà, ora, che quello che c’è era stato modificato dallo stalker pericolosissimo inventato per salvare il ragionier non-dottor Perrozzi? Ma lo capite o no dinanzi a che razza di giustizia siamo costretti a vivere a Sarcofago City? O 5 parlamentari inutili 5 di Pistoia, dormivate tutti come dei ghiri eh?

 

Mi aspetto una nuova raffica di querele da entrambi i mentitori seriali e dalle loro solerti avvocatE.

Sarà, però, un piacere far ascoltare, per necessità e forza – anche a Giuseppe Grieco, che in udienza aveva affermato, poco credibilmente, di averlo già fatto –, tutto il contenuto del mio cellulare illecitamente sequestratomi, illecitamente utilizzato anche dal sostituto Leonardo De Gaudio per cose sue, e scorrettamente sottoposto, alla fine, all’estrazione di copia forense da parte dello stesso Luca Gaspari.

Vista l’esistenza della copia forense ordinata da Gaspari che si è scelto anche il Ctu, sarà (spero) impossibile a tutti negare quello che è stato certificato dalle stesse «autorità costituite» tanto care alla Gip Patrizia Martucci.

Avanti, c’è posto! Amen!



Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a

«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!

Print Friendly, PDF & Email