La direttrice Di Lorenzo commenta i dati dell’Istituto: “Incidenti mortali aumentati del 14,3%, bisogna investire su formazione e sicurezza”

FIRENZE. “In Toscana i dati sugli infortuni sul lavoro sono in aumento: siamo passati dalle 42.935 denunce del 2021 alle 52.841 del 2022, un aumento del 23%. Tra le regioni del centro Italia solo il Lazio ha una percentuale più alta”.
A dirlo è Elisabetta Di Lorenzo, direttrice del patronato regionale Acli Toscana, commentando i dati diffusi da Inail nel bollettino delle denunce di infortunio e malattie professionali.

“Per quanto riguarda le denunce di incidenti mortali —dice Di Lorenzo — in Toscana c’è stato un incremento del 14,3%: nel 2021 ci sono state 63 vittime, nel 2022 72. Sono dati preoccupanti, anzi direi inquietanti. Bisogna fare una maggiore prevenzione, investire sulla formazione e sulla sicurezza. Non c’è più tempo da perdere”.
La Toscana cresce anche nel dato delle denunce di malattie professionali per regione, con un +14,1% (9.256 denunce nel 2022) rispetto al 2021 (8.109 casi).
Una percentuale di crescita superiore rispetto al dato medio del centro Italia, che è del 10,3%.
“Questo quadro nerissimo — conclude la direttrice del patronato Acli Toscana — è aggravato dal fatto che questi dati sono probabilmente sottostimati, perché molti lavoratori hanno ancora timore a denunciare gli infortuni delle malattie professionali, un elemento non degno di un Paese civile”.
[marco mannucci]
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