le gambe & la testa. BENESPERI, LE ‘BUGGGIE’ STILE-PIRA, LA SUA TESTA E LE GAMBE CORTE

Dire che il sindaco è un inciucista non è reato: la Gip Martucci ce l’ha insegnato


Ma più che mangiare sembra che il sindaco nicchi. Non ha neppure rigirato il bicchiere… Farà finta come quando si fanno fotografare alla scrivania con la penna in mano o con il telefono all’orecchio?


MANGIA O SPULCIA IL BUON PEDRITO?

CHE GLI MANCA L’APPETITO?


 

Così la sostituta Linda Gambassi

 

Le “buGGGie” hanno le gambe corte. Il sindaco (indegnamente) di Agliana, Luca Pedrito Benesperi, piccolo e come tale definito irriverentemente bimbominkia; ma anche certificato come epigastràlgico e ruminante da uno psichiatra e dal suo medico curante – e non è colpa nostra: si dipinse lui, calunniosamente così, per ringraziarci di averlo messo sul girello da primo cittadino –; quel sindaco lì, in mano al puro egocentrismo dei ragazzini viziatelli, ha tentato in tutti i modi di schiacciarci. Quasi se n’è fatta una bizza.

Che noi si sappia, sono stati in tre a pervicaciare con i loro atteggiamenti da veri stalker & persecutori: 1. il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi che sforna querele come brioches; 2. il mai comandante dei vigili di Agliana destituito dal Consiglio di Stato, Andrea Alessandro Nesti, che querela ogni 3 per 2; 3. il sopradetto Luca Pedrito, da sempre per diarrea malmesso e deperito.

Ci denunciò, costui con laurea in giurisprudenza, perché Alessandro Romiti, in un articolo riguardante la presenza della Guardia di Finanza all’inceneritore di via Tobagi (que pasa? la guardia di finanza all’inceneritore per un blitz), aveva osato pronunciare indecorose espressioni al suo indirizzo: guai, infatti, sfiorare la stra-famosa «orchidea nera» di Agliana; il sindaco di tutti (specialmente delle opposizioni, beneficate a larga mano).

La querela fu assegnata alla sostituta Linda Gambassi, la quale, in data 20.11.21 avanzò richiesta di archiviazione: evidentemente per la stupidità delle accuse del sindachino.

C’è voluto più di un anno, ma alla fine, dopo che l’avvocata Elena Augustin si era opposta alla richiesta della dottoressa Gambassi; e dopo che il Gip Luca Gaspari si era astenuto dal trattare la questione «per gravi ragioni di convenienza», essendosi egli già espresso nel famoso maxi-processo politico contro Linea Libera, la cosa è finita alle cure della Gip Patrizia Martucci.

Il 15 marzo scorso c’è stata l’udienza in camera di consiglio. Il giorno successivo la dottoressa Martucci ha decretato l’archiviazione della querela di Pedrito con le seguenti osservazioni:

Si ritiene, infatti, che quanto riferito dal denunciante, Benesperi Luca, sindaco di Agliana, in ordine al contenuto ritenuto diffamatorio di un articolo a firma di Alessandro Romiti pubblicato il 5.10.2021 sul giornale on line Linea Libera, diretto da Bianchini Edoardo, dove si leggono espressioni quali “l’amministrazione super-inciucista guidata da Pedrito (Comune di Agrumia-Agliana, con il 28% delle quote di proprietà Cis)” e “Sindaci negligenti ed omissivi”, debbano essere valutate tenendo conto del fatto che si inseriscono nell’ambito di un acceso dibattito politico che dura da tempo.

Come noto, infatti, “Sussiste l’esimente dell’esercizio del diritto di critica politica qualora l’espressione usata consista in un dissenso motivato, anche estremo, rispetto alle idee ed ai comportamenti altrui, nel cui ambito possono trovare spazio anche valutazioni non obiettive, purché non trasmodi in un attacco personale lesivo della dignità morale ed intellettuale dell’avversario… (Cass. 46132/14).

Nel caso di specie, le espressioni utilizzate non volevano arrecare offesa, intesa come atto lesivo della dignità morale ed intellettuale, ma avevano il significato di mero giudizio critico negativo nei confronti dell’attività svolta dal Comune.

Si metta dunque l’animo in pace, l’epigastràlgico. Si renda conto, e ne prenda buona nota, che, a nostro giudizio (e non solo), tutto ciò che sin qui ha fatto, può essere ben definito quale inciucio e non solo, visto che, oltretutto, ha vilmente e volgarmente tradito anche chi lo aveva elevato al trono di cartapesta su cui siede e da cui dovrà separarsi con lo stesso lancinante dolore che colpisce un pupattolo a cui venga strappato di mano il suo amato ciuccino.

Sono comunque convinto che, da tutto questo terremoto aglianese, Luca non imparerà un bel niente, atteso che non sa distinguere una critica da una diffamazione.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]


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