LE GORE DI PISTOIA. PARTE SETTIMA

Gora di Gora (con scarichi sospetti) nei pressi di Viale Adua
Gora di Gora, con scarichi sospetti, nei pressi di viale Adua

PISTOIA. Il Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, dell’erudito carrarino Emanuele Repetti, pubblicato tra il 1833 e il 1846, descrive grosso modo la storia naturale e civile di ogni paese della Toscana e contiene precise e circostanziate informazioni anche sulle gore Pistoiesi.

Basta consultare la versione online del Dizionario per trovare i dettagliati riferimenti all’antico sistema idraulico della città.

Gianni Boccardi, in appendice al suo libro donato alla Biblioteca Forteguerriana e intitolato Pistoja nel Medioevo. Storia minima di quando fummo un po’ importanti, si è preso la briga di trascrivere quanto il Repetti riferì in merito alle gore.

Riportiamo di seguito anche noi questa ulteriore e fondamentale fonte storica ottocentesca.

Antico letto della Gora di Scornio sotto l'asilo Regina Margherita (Via dei Baroni)
Antico letto della Gora di Scornio sotto l’asilo Regina Margherita di via dei Baroni

Gora di Brana (Gora di Scornio). Questa Gora ha il suo principio presso la chiesa parrocchiale di Burgianico dal fiumicello Brana, di dove dirigesi nel grandioso parco di Scornio, quindi introducendosi in un acquedotto murato e coperto passa sotto il magnifico palazzo di campagna del ca.

Puccini per fino a che arriva sulla strada Regia modanese, ed ivi si congiunge alla Goricina di Capo di Strada, dove appunto le due gore danno il moto alle macine di un mulino e ad una cartiera.

Di costà lungo la strada Regia modenese le due gore per un solo alveo si dirigono al bastione a levante di Porta al Borgo, percorrendo la città: e quivi si uniscono alla Gora di Gora e alla Gora di Candeglia.

Gora di Scornio sotto l'asilo Regina Margherita di Via Baroni (ASPt)
Gora di Scornio sotto l’asilo Regina Margherita di via dei Baroni

Gora di Candeglia. Una delle molte gore pistojesi, che prende l’acqua sotto la confluenza delle due Bure presso la chiesa di Candeglia, e di là si dirige da grecale a libeccio alla porta S. Marco di Pistoja passando sopra il ponte che ivi cavalca il fiumicello Brana per entrare in città.

Essa mette in moto quattro mulini nel sobborgo ed offre un gran servizio all’irrigazione degli orti che sonotant o fuori la città quanto dentro le mura, nel piano di Pescina, del Pantano e di Pelago.

Gora di Gora ossia Gora d’Ombroncello. La maggior fra le diverse gore che attraversanola pianura suburbana a settentrione di Pistoja. Essa prende le acqua da una steccaja alla coscia sinistra del ponte Asinatico, quasi 2 miglia toscane a settentrione di Pistoja di rimpetto alla villa e alla collina di Bellosguardo.

Dopo poco si divide in due rami, il maggiore dei quali prosegue il corso fra la ripa sinistra dell’Ombrone e lo stradone di Porta al Borgo, ossia la via regia modenese, mentre il suo ramo minore, appellato la Goricina di Capo di Strada, attraversa lo stradone medesimo, lungo il quale costeggia dal lato di levante accompagnandosi alla Gora di Scornio.

Botola di accesso alla Gora di Scornio dall'asilo Regina Margherita
Botola di accesso alla Gora di Scornio dall’asilo Regina Margherita

Il ramo maggiore della Gora di Gora o di Ombroncello, si avanza verso Pistoja mettendo in moto le macine di 11 mulini. Quindi per la via detta de’ Mulini la Gora di Gora si avvicina alle mura di Pistoja, nella quale città s’introduce sotto il bastione di Porta al Borgo dirimpetto al convento di S. Francesco; e di là, traversandola in linea diagonale lungo le strade o sotto le case, va finalmente a riunirsi alle gore di Scornio e di Candeggia.

Le Gore riunite escono dalle mura orientali presso la cittadella, dove mettono in moto le macine di un mulino innanzi di vuotarsi nel fiumicello Brana.

Quale direzione sino dal XIII secolo avesse la Gora di Ombroncello dentro la stessa città lo manifestano fra le altre le pergamene dell’antichissimo mon. Di San Bartolommeo di Pistoja, per il possesso che aveva quel monastero “sopra le acque della Gora dell’Ombroncello.

La quale Gora corre per la città di Pistoja dalla chiesa di S.Francesco fino al mulino di proprietà dello stesso monastero”.

Alla descrizione del Repetti aggiungiamo alcune foto inedite. Le prime raffigurano il tratto della Gora di Gora proveniente da via Molina di Gora appena prima di “perdersi” in viale Adua, sotto un caseggiato che anticamente era un mulino.

La zona è quella retrostante al lavaggio della rotonda del ponte Europa: un campo con l’erba appena fatta, accessibile da quella sottospecie di pista ciclabile di viale Adua, permette di raggiungere quello che un tempo era il letto della gora.

Risalendo attraverso la canalizzazione verso via Molina di Gora,si nota pure lo scarico a perdere, abbastanza consistente, di liquami provenienti da un edificio sottoattraversato dalla gora. Nel file allegato ulteriori dettagli (vedi Album Foto Gore).

Il secondo gruppo di immagini è relativo al punto in cui la Gora di Scornio, attraversando via dei Baroni, passava sotto l’asilo Regina Margherita, per poi attraversare l’orto di San Bartolomeo e rifornire il bottaccio del mulino-opificio, che, come emerso dai documenti dell’Archivio di Stato, funzionava (come officina meccanica) fino agli anni Sessanta del Novecento.

Nel disegno, proveniente dall’Archivio di Stato, si legge “Orfanotrofio”: l’asilo regina Margherita nacque infatti come orfanotrofio per volontà di Cesare Godemini.

Scarica immagini qui: Album Foto Gore

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