FIRENZE-PRATO-PISTOIA. Ci ha fatto piacere ricevere dall’Usl una scheda di pre-anamnesi utile a meglio sbrigare le consulenze per la profilassi che devono svolgere i viaggiatori che si devono recare in aree a rischio di tipo sanitario.
Ci ha però colpito che l’Usl Centro compia degli impronunciabili sacrilegi, commettendo un grave crimine nella specificazione di sole due opzioni sessuali: maschio o femmina.
Nella nuova era del governo giallo-rosso, la Min(e)stra Cirinnà sarà subito pronta a rettificare il marchiano errore compositivo della scheda, che limita l’identità sessuale a due soli generi.
Me lo sono chiesto: chissà cosa ne penserà l’assessorA regionale alla Cultura Monica Barni o l’altra alla Sanità, Stefania Saccardi, ma anche i minori referenti demokrats assessori Sandra Neri, Marianna Menicacci e la consigliera Chiara Mainardi di Montale o Alberto Guercini, la Luisa Tonioni e Guido Del Fante, chiaramente posizionati in prima linea sulla trincea dello sdoganamento di istanze Lgbt tipo la pratica dei riti civili “culimoni” (termine coniato da Sgarbi), convivenze civili, gay pride e altre amenità.

Avrebbero – tali Soloni della cultura di sinistra – còlto la grave violazione dei diritti umani, planetariamente rivendicabili o diversamente, avrebbero crociato la casella – così tanto discriminante – ritenendolo un adempimento burocratico tollerabile e anzi, giustificato dal buon senso e, soprattutto dall’ordinamento tassonomico dei generi esistenti?
Avrebbero protestato o no, contro il comportamento sessuofobico e convenzionale della nostra Usl Centro?
Alessandro Romiti
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