l’italia del fai-da-te. PISTOIA, DOVE PUÒ ACCADERE TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO

In quest’urbe orba e cecata agli arresti ci vanno le vittime; o finiscono sotto inchieste-vergogna persone di vaglia e spechiata onestà. Mentre sugli altari ci vanno i reprobi esercenti il volgare culilinguo igienizzante delle forze al potere



MA CHI ERA LA «GENTE COMUNE»

CHE COLETTA INTENDEVA AIUTARE?


 

Facciamocelo dire da Massimo Donati del Tirreno, il giornale che rifiuta di pubblicare le rettifiche dei lettori e dei cittadini comuni

 

A Milano – terra salata a dovere da Giuseppe Sala e dai compagni progressisti – un Vpo, Vice Procuratore Onorario (in pratica un pubblico ministero non togato) viene indagato per pedopornografia: mentre a Pistoia – terra iperdemocratico-garantista – un Vpo di larga fama, Andrea Alessandro Nesti, mai comandante dei vigili di Agliana, viene tenuto al suo posto per anni 15 nonostante una sentenza autoesecutiva del Tar Toscana e fino allo stremo della decisione definitiva e inappellabile del Consiglio di Stato, nel 2015.

Di recente, in aula, la ex segretaria generale del Comune di Agliana, Donatella D’Amico, sotto giuramento, ha dichiarato che, per poter fare questo, c’era un accordo politico, secondo cui il Nesti, e solo il Nesti, era gradito a dio onnipotente e ai suoi sindaci del Pd. Altri (la Sonia Caramelli Pavona e la Lara Turelli, arrestata dal duo Serranti-De Gaudio grazie al luogotenente di Quarrata, Salvatore Maricchiolo) non dovevano e non potevano okkupare il posto dell’usurpatore. E noi che lo abbiamo scritto, siamo finiti condannati e tuttora siamo di continuo – molestamente, stalkingamente, persecutoriamente – attaccati e rinviati a giudizio dalla procura.

È stato così che l’usurpatore Nesti (e sua moglie Milva Maria Cappellini) sono stati in grado di mettere a soqquadro Agliana e fino al punto di serrare all’angolo anche l’inetto bimbominkia-Benesperi e lo squadrista-tubatore Ciottoli, manipolati ben bene dalla segretaria generale attuale, la fatina dai capellini fucsia Paola Aveta.

In questo caso tutta la procura di Pistoia si è massicciamente schierata a difesa di un indegno mai-comandante dei vigili urbani (non lo abbiamo deciso noi di Linea Libera) e della consorte con spiccate manifestazioni eclatanti di haterismo mediatico-scrittorio.

Lo hanno, in procura, tanto sorretto, che ci hanno fatto condannare da un giudice Gaspari pavido e superficiale nei giudizi, e da una, di continuo distratta, Patrizia Martucci che, recentemente, ha perfino emesso il famoso decreto di sequestro di questo giornale. Decreto poi polverizzato dal collegio del riesame Magi-Billet-Cerrone: e mentre in tre (Coletta, Curreli, Contesini) si erano presentati in aula quasi a intimidire i giudici. Ovviamente perché il giornale va chiuso in quanto pericoloso. Dice la verità.

Brescia scherza meno di Pistoia: va dritta. Genova, competente per i giudici di Pistoia, a volte si lascia più guidare da qualche telefonata “di servizio”. Badate, o volgo sciocco (e cito Carducci, che non conoscete), che sto esprimendo le mie personali considerazioni, sicché non offendo, ma onoro l’articolo 21 della Costituzione.

Un nuovo Levi definirebbe questa città non piccola, ma piccina piccina, come un anus mundi: in termini più espressivi, un buco di culo del mondo.

La segretaria D’Amico è stata chiara sotto giuramento: «O Nesti o nessun altro, per gli amministratori di Agliana». E costui si sente offeso, diffamato, perseguitato. E Curreli e la Contesini gli dànno anche credito. E chi può dare credito a una “giustizia” fatta così?

Affarismo, reticenza, compromessi, silenzi ad hoc, politicaccia, favoritismi, illeciti, quattrini senza rispetto di niente e nessuno sono i dominatori di questa “cacatièll’ ’e mosca” segnata sulla carta geografica; piena di comunisti-dc o di dc-comunisti che vanno in chiesa e pregano da mane a sera. D’onde – scherziamoci su – si evince da qui che dio non c’è, non c’è mai stato e non ci sarà mai.

In quest’urbe orba e cecata agli arresti ci vanno le vittime (io, per esempio; e la Lara Turelli); o finiscono sotto inchieste-vergogna persone di vaglia e spechiata onestà come il luogotenente Sandro Mancini. Mentre sugli altari ci vanno i reprobi esercenti non il pericoloso (per il papilloma virus) cunnilinguo, ma il più volgare culilinguo igienizzante degli sfinteri delle forze al potere.

Dottor Coletta e dottori della legge (manipolata) in voga in procura: è difficile credere che, stando così le cose, voi possiate fregiarvi di aureole green-boreali come quelle del Polo Nord.

Voi appartenete – come appare con sufficiente evidenza – alle ramate dell’esercito di Mordor

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]


Sostenete questo quotidiano con un piccolo contributo attraverso bonifico intestato a

«Linee Stampalibera» Iban IT64H0306913834100000008677 su Intesa San Paolo Spa - Pistoia. Riceverete informazioni senza censure!

Print Friendly, PDF & Email