Il luogotenente dei carabinieri di Quarrata ha parlato sulla questione dell’assunzione a tempo determinato della agente Vilucchi, ma anche dell’invio di una serie di lettere anonime con richiami alla numerosa serie di intercettazioni
Tutto questo finirà scolpito sulle pietre di piazza del Duomo
COL 26 PER CENTO DEGLI ERRORI
SAREMMO LICENZIATI E MESSI FUORI

PISTOIA. Il processo contro le due agenti di Pm Lara Turelli e Claudia Vilucchi è ripreso con l’udienza di ieri 16 novembre e l’escussione del responsabile della polizia giudiziaria Lgt. Salvatore Maricchiolo, esaminato dal collegio e dalle parti civili.
Il luogotenente dei carabinieri di Quarrata ha parlato sulla questione dell’assunzione a tempo determinato della agente Vilucchi, ma anche dell’invio di una serie di lettere anonime con richiami alla numerosa serie di intercettazioni.
Gli avvocati delle parti offese e delle imputate, si sono chiusi in un riserbo comprensibile, vista la sensibile apparenza di “colpi di scena” in un processo penale che, fin dai primi colpi, sembra essere a crescente contaminazione politica con prevedibili intersezioni con altre vicende che hanno inquinato il comando della polizia municipale di Agliana dal 2000 al 2015 e fino ai domiciliari delle imputate.
Prossima udienza 18 gennaio ore 15:30.
Mi vien che ridere!
Solo i più anziani di noi ricorderanno questa battuta tra lo stupido e l’irritante; roba da anni 70, quando la ciccia da stampante 3 D era impensabile come lo erano anche la Meloni, Edi Rama, il Pd della Schlein e pure una magistratura che ogni giorno di più fa acqua da ogni parte, mentre i risultati li pagano i cittadini sulle loro spalle che mantengono, di tasca propria, stuoli di Catoni-censori degni, per primi, di fare la fine di Cartagine: tutti delendi.
Lo so bene che non sono politicamente corretto e ne sono più che soddisfatto. Se non altro perché, se incontro un magistrato per strada, magari come quello della foto sfocata, con un mazzo di fiori in mano, non vedo – come vuole il «politically skyf» – un «essere umano», ma un uomo o una donna, se femmina.

Sempre ammesso che – senza offesa – siano tali e non gente che somiglia al genio inglese che ha fatto assassinare la piccola Indi né più né meno con la stessa disinvoltura con cui Josef Mengele operava ogni giorno nel campo di sterminio.
Commentare i fatti del comando vigili di Agliana? Si commentano da sé. Vedremo in séguito. Meglio tacere. Soprattutto se si tiene conto del protezionismo mafioso che ha aleggiato in quel settore, dal concorso per comandante del 1999, fino alla caduta degli dèi decisa dal Consiglio di Stato. Non ho intenzione di ricordare a tutti ciò che tutti (procura compresa in prima linea) sanno fin troppo bene e cercano di nascondere in maniera ridicola.
Mutuo, invece, dal procuratore capo Tommaso Coletta, una sua indemolibile considerazione: che qualsiasi discorso sulla giustizia è praticamente inutile se non legato a dati statistici certi e su di essi basato.
Spero che Coletta – che non mi ha assolutamente in simpatia: e si è sin qui visto chiaramente – non voglia prendersela con me anche per questo “avergli tolto le parole di bocca”.

Lo so che lui – come del resto la prefetta Licia Donatella Messina – preferisce giornalisti come Luigi Bardelli/Don Manone. E che va più volentieri al Canto al Balì che non a leggersi, come dovrebbe, i documenti che ha sulla scrivania e che assolvono me e Linea Libera. La prefetta, addirittura, lo abbraccia e lo bacia, Don Manone, indossando perfino la maglietta del 60ennale della “riabilitazione” (dicono loro) a Pistoia. Lo ha fatto sulla nave avveniristica da crociera di questa estate.
Al Canto al Balì fu Coletta stesso a dire che, mediamente, in Italia, le procure sbagliano indagini per un tasso del 40%. Roba da licenziare in tronco tutti quei benemeriti figli di Mattarella (ma forse anche di una m.i., mater ignota). Poi orgogliosamente, Tom Col mollò il trapezio per un bellissimo salto mortale triplo: a Pistoia, disse, mediamente si sbagliava solo per il 26%. Se ho capito bene.
Un vero record di bravura che, se passato per frutti sul mio smilzo conto corrente, renderebbe subito la mia pensione un emolumento da fare invidia allo stesso stipendio del procuratore capo.
Mi sono spiegato, luogotenente Maricchiolo?
Edoardo Bianchini
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