Il miracolo degli ultimi tempi – operato sempre da democratici, anche se stavolta dell’Anm – è stato quello di guarire il Bibì dalle sue epigastralgìe calunnico-cacaiolico-ruminanti
Il sindaco dal doppio volto è stato presente e ha pure sorriso al popolo in festa
DI BOTTARGA DELLE BLATTE
TUTTA AGRÙMIA SE NE SBATTE.
L’APPETITO NON S’INGRIPPA,
SCEGLIE PIÙ PORCHETTA E TRIPPA!
Due facce ha il Benesperi, è un Pirandello. Lui mangia e beve: gli altri dà al macello…
La sinistra ha sempre fatto miracoli fino da quando Lenin ce la fece a farcela. Dopo venne addirittura un ucraino di nome Giuseppe Stalin, al cui confronto il sampietroburghese Vladimir Putin è una specie di angelo custode da nido d’infanzia.
A quell’epoca il miracolo rosso-sovietico di maggior peso, in Italia rappresentato con fede cieca da Palmiro Togliatti, che dai russi aveva avuto perfino l’onore di essere rappresentato su un francobollo, era il fatto che, oltre cortina, i compagni al mattino «mangiavano bambini».
I post-democratici hanno scoperto, invece, che i bambini fanno male al fegato; e che è meglio mangiare secondo regole più green e addirittura evangeliche.
Del resto, tutti i democratici sono perlopiù anche credenti, e seguono le indicazioni di nostro signor Gesù Cristo secondo Matteo: «Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre».
Così la provvida Unione Europea ha ben pensato di farci mangiare tutti come gli uccelli: vermi, bacocci, lombrichi, blatte, grilli & grulli… O no?
Detto questo, il miracolo degli ultimi tempi – operato, però, sempre da democratici, anche se stavolta dell’Anm – è stato quello di guarire il Benesperi-Bibì dalle sue epigastralgìe calunnico-cacaiolico-ruminanti.
Appena, infatti, bimbominkia è riuscito, con le sue rigurgitose menzogne, a far condannare noi di Linea Libera e a fare arrestare la sua comandante, Lara Turelli, sacrificata sull’altare dell’accordicchio Nesti-Bibì-Bibò-Aveta; il Benesperi è stato sùbito meglio. Specie dopo che il Nerozzi lo ha salvato da una rovinosa caduta. Deve essere stato un intervento di – come dice il Vernacoliere – Paparàzzinghe.
Al pianigiàn la fame non si scippa: si sazia sia di rape che di trippa
Oggi, 15 gennaio, Bibò è stato presente, infatti, alla festa dei norcini. E avrà pur fatto assaggi di ricette benedettine sperimentate da monaci artisti nel trattare il porcello e la sua carne.
Del resto non è affatto credibile che, dopo la festa di Peppa Pig, Bibì-Pedrito abbia intasato il Calice con gli “eventi avversi” della sua malattia calunniosa.
Vedete, dunque, che è vero che «se una farfalla batte le ali in procura, ad Agliana il Benesperi guarisce di colpo e non rùmina più», anzi sorride di gusto e magari pensa anche a un bel tegame di trippa con una padellata di rape saltate, che hanno fatto una bella crosticina croccante?
Stiamo calmi e stiamo a vedere. Il solo fatto di pensare che il Nerozzi è in maggioranza con il Ciottoli-Abbacchione, fa lo stesso effetto del pensare a una Luciana Lamorgese che, ministra dell’interno, si fosse ritrovata a dover cambiare, alle sue spalle, il ritratto di Mattarella con quello del Berlusca.
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