misericordes. ILARIA SIGNORI CHIEDE SOLDI, MA NON RISPONDE ALLE DOMANDE

La pavoncella  torna a chiedere sostegno alla comunità e alcuni cittadini si prestano a fare delle donazioni, ma è grave il fatto che non abbia ancora spiegato quanto è costata la lite con i Mangoni e la parcella pagata dalla Misericordia all’Avvocato Antonio Bertei. Piace l’omertà e la reticenza costante? A quando la trasparenza?

La Misericordia chiede aiuti, ma resta chiusa e governata da una elite ristretta. Va bene così?

AGLIANA. Sono passati due lustri da quando il nostro quotidiano (allora Quarrata/news) aprì l’inchiesta sulla malagestione nella Misericordia di Agliana e, ancora oggi, le nostre domande non hanno ricevuto alcuna risposta.

Noi abbiano pubblicato i decreti ingiuntivo di 319.000 euro  spiccati dai professionisti Mangoni  nel 2009 per la controversia sulle competenze professionali: e se non era per la nostra testata, nessuno avrebbe saputo niente, grazie alla reticenza assicurata dai giornali strutturati, da sempre e rispettosi delle istituzioni, ma non di pantalone.

Parcelle che, sarebbero state sanate con circa 100mila euro, ma che il presidentissimo Corrado Artioli, rigettò di assecondare causando un buco di 219.000 euro oltre alle spese di giudizio delle quali nessuno ha mai parlato e detto niente.

I tre presidenti storici Corrado Artioli, Ilaria Signori e Attilio Barontini: questo ultimo dopo la lite in assemblea del 25 Gennaio 2013 (con scazzo con Artioli e abbandono), si riconciliò in modo riservato.

La storia si sa, è fatta di corsi e ricorsi, e oggi – si tratta di affinità elettive, anche questa volta e senza disturbare Goethe – si ritorna sull’argomento per l’appello lanciato dalla pavoncella Hilary (la presidentessa Signori) che ha tentato di spiegare in aula al Giudice penale che i costi supplementari pagati ai Mangoni, sono stati inglobati nel nuovo fabbricato di Piazzetta della Misericordia 1, con buona pace dei cittadini e che dunque non c’è stato alcun “buco di bilancio”.

Eppure lei, i Decreti ingiunti li aveva visti e controllati? Perchè i Mangoni, vennero costretti ad aprire la costosa lite, se la consulenza era stata prestata in modo corretto e pertinente? E perchè l’Ing. Ortu (marito della probivira,)  andò a transare con i professionisti una lite conseguente?

Le spese di procedimento chi le ha pagate? E gli avvocati dei Mangoni? Perché questa ridicola messa in scena?

I volontari sono mossi da sincera passione e forte  senso civico, ma non sono mica dei pecoroni incapaci di scriminare le responsabilità di amministratori incapaci e spregiudicati?

Soci al lavoro con il Presidente della Circoscrizione 3 Placido Panarello e Caterina Lamboglia: ma la terzietà e indipendenza del dipendente pubblico? Il Panarello ha mai sentito parlare di astensione per conflitti di interessi?

Nel frattempo, ne abbiamo sentite di fregnacce: non dimentichiamo la serie di dichiarazioni mendaci dell’Artioli al giudice Floris, neutralizzate dalla strampalata relazione della Polizia Giudiziaria firmata dal collega lioneer luogotenente Placido Panarello (lui frequenta anche la probivira Caterina Lamboglia e la Signori ai Lions pistoiesi, e quest’ultima, c’ha babbo e marito Carabinieri: una vera famiglia affiatata e solidale).

Oggi la Presidenta Signori, torna a chiedere sostegno economico alla comunità e alcuni cittadini si prestano anche a fare delle donazioni, ma è grave il fatto che non abbia ancora spiegato quanto è costata alla fine, la lite con i Mangoni e a quanto ammonta la parcella pagata dalla Misericordia all’Avvocato Antonio Bertei per le tutele richieste a ben due gradi di giudizio contro i detestatissimi giornalisti di Linea Libera.

A proposito, ma com’è andata a finire la vicenda? Glielo ha spiegato la pavoncella al Magistrato (il Comitato direttivo della Confraternita si chiama così, ampollosamente) o è un “Mistero della fede”?

L’Avvocato Antonio Bertei ha seguito gratuitamente la querela dell’Artioli contro i giornalisti o è stato pagato con dei vaìni? E si può sapere quanti?

L’argomento è da sempre coperto da massiccia reticenza e omertà che segue da sempre – nella melletta di Agrumìa – le vicende pubbliche: tanto paga il popolino bue.

Anche una severa esercente “dell’indipendenza e della libertà di pensiero” come la consigliera Elisabetta Tesi – nostra conoscente, amica peraltro del già consigliere, critico e malpancista Dott. Ferdinando Santini – è stata ovviamente richiamata al silenzio: ci rimanda al Presidente!

Ilaria, prenditi una mezz’ora e fai un comunicato stampa e dai luce al buio che sembra avvolgere la Confraternita e infine – e non è un dettaglio questo – cambia il sistema di accoglienza dei postulanti soci, accetta i cittadini incondizionatamente, senza interferenze del Consiglio direttivo.

Solo così potrai coinvolgere la cittadinanza con la luce solare di una trasparenza fattiva e meritevole di riconoscimento, con accrescimento di autorevolezza che manca da sempre in Misericordia e non solo quella di Agliana.

Staccati dalle brutte pagine scritte dall’accentratore presidentissimo Artioli, dimostra che sei cresciuta, visto che sei anche avvocata!

PS: le trombe del “presidentissimo” sembrano essere davvero fioche: nel suo post su Fb di celebrazione del genetliaco (così si dice per le autorità, Papi, Presidenti e Regine) il 16 Novembre ha avuto 19 commenti e 39 like, ma solo un paio di volontari alla Mise escludendo il revisore Poggiani. Occomemai: l’hanno dimenticato?

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.info]

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