montagna. COLLEGAMENTI TOSCANA-EMILIA, IL DITO NELLA PIAGA

Cutigliano-Doganaccia in una vecchia cartolina
Funivia Cutigliano-Doganaccia in una vecchia cartolina

CUTIGLIANO-MONTAGNA. Con riferimento alla riunione alla chetichella di ieri mattina (9 agosto – n.d.r.) all’Abetone – strano che mancassero i Sindaci di Cutigliano, Piteglio, San Marcello, Pistoia, e c’erano al completo i Sindaci emiliani – mi permetto di inviarvi una relazione illustrativa redatta da Vittorio Cappelli acconsentendo alla cortese richiesta degli amici cutiglianesi (Sergio Tonarelli) sulla possibilità di collegamento turistico attraverso l’alto crinale Tosco-Emiliano: era il lontano settembre 1959 quando fu inaugurata la Funivia Cutigliano-Doganaccia.

Avevo sette anni, sono la bellezza di 57 anni che sento parlare di collegamenti e di tanto altro, di collaborazioni fra le varie stazioni, e ancora oggi si continua a parlarne.

È da venti anni che si danno i soldi agli impianti dell’Abetone, si tappano i buchi, ma non si risolve il problema per renderli attivi.

Si pensa solo alla neve, 3 max 4 mesi, credendo che sia la panacea dei problemi, e non si pensa nemmeno lontanamente alla primavera-estate-autunno, 9-8 mesi.

Impianto di risalita all’Abetone
Impianto di risalita all’Abetone

Al momento non mi voglio esprimere in altri spiacevoli commenti, mi limito a dire solamente che quello che è accaduto ieri è semplicemente una fotocopia, una riedizione, delle passate riunioni, e non vorrei che fosse l’ennesimo paravento per gettare fumo negli occhi, per far passare inosservato ancora una volta il dare denari agli impiantisti.

Al mio albergo, agli alberghi della Montagna, sono più di vent’anni che non danno un contributo; chi fa, anche, turismo sono gli alberghi: al momento sono tutti o quasi vecchi, obsoleti e non offrono più quello che il turista chiede.

Non mi vorrei sbagliare, ma corre un sentore nell’aria che al momento la soluzione siano gli agriturismi. Non voglio dire altro.

Ciao Hotel Villa Patrizia.

Giulano Tonarelli

Scusate mi sono dimenticato una cosa. Come si può pensare di risolvere il problema della gestione degli impianti, acquistandoli dal Comune, con i soldi della Regione (soldi nostri di tutti), fare una gara di appalto per la gestione, che premetto, che non è un giochino da tutti gestire degli impianti di risalita, pensando che questi poi alla fine della stagione chiudano i bilanci in attivo, o si pensa che alla fine c’è Mamma Regione che, bene o male, risolve i problemi, quando chi li ha gestiti fino ad oggi, piange miseria, chiude i bilanci in rosso (che sarebbe bene farli verificare da esperti e capire se sono veramente in perdita e qual è la ragione):vuol dire che questi non ci capivano proprio una mazza.

Chi ci risponderà a questi quesiti?

Ciao Hotel Villa Patrizia.

Giuliano Tonarelli

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