Una curiosa scheda che mostra l’inefficienza del fu-comandate licenziato dal Consiglio di Stato. Un altro untouchable e impunibile, sostenuto dalla Procura pistoiese dove lavorava come viceprocuratore onorario, potenziale amico di Alessandra Casseri segretaria del sostituto Giuseppe Grieco, e mai indagato dai carabinieri di polizia giudiziaria, i Panarello, che hanno sempre concluso che i pessimi e pericoloso eravamo noi di Linea Libera?

Non ti fidar di un bacio a mezzanotte
o chi le pensa sempre crude e cotte!
AGLIANA. Dopo l’articolo legato alla foto d’apertura, il fu-comandante Nesti, quello degli esposti anonimi sanati in aula, scriverà l’ennesima querela che sarà portata alla procura per una istruttoria veloce, monotonale e bendata (così hanno lavorato i CC della polizia giudiziaria nei nostri riguardi), ma non possiamo mancare di raccontare della circostanza che dimostra come il commissario comunista Rino Fragai non sapeva neanche quello che diceva quando definiva «ottimo comandante», un vero e proprio generatore di problemi (neretto del direttore).
Sarebbe stato sufficiente consultare il Peg (Piano Esecutivo Gestionale) del 2014, dal quale emerge che il Nesti, con dieci agenti a disposizione (dei quali uno a tempo determinato) più lui stesso, si doveva occupare, per quell’anno, di due obiettivi decisi dalla giunta ciampoliniana nell’ultimo anno di mandato. Avrebbe dovuto eseguire quel suo compito sotto gli occhi dell’assessore Marco Pacini, quale responsabile di polizia municipale e commercio e, particolare non trascurabile, compagno della sindaca stessa.
Nel 2014 nel Peg erano stati prefissati, per Nesti, due importanti obiettivi da raggiungere, entrambi pesati al 50% come priorità. Si trattava del regolamento per l’occupazione temporanea di suolo pubblico per l’associazionismo (in buona sostanza i cosiddetti mercatini dell’antiquariato e poco altro), oltre all’attuazione della pianificazione del commercio su suolo pubblico. Ed ecco la tabella originale.
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Il Fragai, commissario politico nella giunta Mangoni, si è mai informato se quegli obiettivi furono raggiunti, visto che anche il regolamento per l’occupazione del suolo pubblico doveva essere approvato entro il 31.12.2014 ad appena sei mesi dal suo insediamento politico?

I lettori devono sapere che i nostri controlli hanno permesso di confermare che nessuno dei due obiettivi fu raggiunto dal Nesti. Comprenderete che un manager in una azienda privata sarebbe stato licenziato, mentre as noi torna in mente l’incauta affermazione di Fragai comparsa su La Nazione del 20 febbraio 2015, itutta n lode al Nesti, sebbene non avesse raggiunto nemmeno uno dei due obiettivi dell’anno appena concluso: lo definiva “ottimo comandante”.
Da chiedersi, con quale superlativo il “sorvegliante del Pd”, avrebbe definito il suo prediletto se Nesti avesse raggiunto anche uno solo dei due risultati falliti. Se lo chiederanno, in procura, i signori sostituti indagatori-persecutori di Linea Libera (neretto del direttore) e i due CC Panarello-polizia giudiziaria unitamente al solerte luogotenente Maricchiolo comandante della caserma di Quarrata?

Ricorderete che Fragai fu defenestrato dal coraggioso Sindaco della dignità Giacomo Mangoni, che lo fece uscire dimissionario direttamente dalla finestra del terzo piano, per come si era comportato, anche per il Regolamento di servizio associato di polizia municipale: uno scandalo al quale la maggioranza dei vigili si ribellò come emerge dai verbali delle riunioni sindacali.
Fu un regolamento pilotato, che riconosceva – in violazione di legge -, la figura anomala di un addetto al “coordinamento e controllo” non in fascia D ma in fascia C. Questo stratagemma avrebbe permesso di riconoscere al Nesti – che il 22 dicembre 2021 di fronte alla giudice Bizzarri, dichiarò apertamente che lui “ci aveva messo la penna” (cioè lo aveva di fatto scritto lui con l’avallo della signora Paola Nanni) – la fantasiosa e innovativa funzione che lui stesso aveva suggerito e caldeggiato per se stessonella famosa lettera-scandalo del5 ottobre 2014 per rimontare in sella al destriero di comando dal quale era stato disarcionato non certo da Linea Libera ma dal Consiglio di Stato.
In quella lettera, sfumati i “piani a, b e c”’, Nesti ritenta la maldestra incursione per avere ciò che non gli spetta. Un’aspettativa assurda la sua; illegittima e invisa anche agli avvocati del Comune, e che vide al “niet” anche la Fata Smemorina cioè la segretaria generale D’Amico.

A questo punto perché il procuratore Coletta non si decide a mandare il comandante Salvatore Maricchiolo a cercare la famosa chiavA e ritirare la copia del contratto di lavoro originariamente firmato dal fu Comandante Nesti, per il chiarimento degli “effetti mancati” alla applicazione della clausola risolutiva del contratto stesso sempre disattesa disattesa?
L’assessore al personale Maurizio Ciottoli, picchiatore di fama, li sa leggere i contratti dei dipendenti, visto che non li ha letti il suo omologo Marco Pacini, ora scherzosamente appellato Settanta dì, settanta nott sulla falasira di Quaranta dì di Enzo Jannacci? I lettori non sanno perché, ma lui sembra di sì…
Ha notato, il collerico Ciottoli, che il Nesti è lì del tutto illegittimamente rispetto alle regole del nostro ordinamento, ovviamente ignorato anche dai PM di Pistoia? Domani, quando Ciottolìk andrà a fare la consueta colazione dalla Pina, per la brioscina del mattino, perché non ne parla seriamente – se ce la fa – con la sua ottima (alla maniera fragaiana) dirigente Paola Aveta?
Infine, la Oiv del Comune, Catherine Germaine, docente di lingua francese e sodale della Madrussan, che aveva funzioni di controllo del raggiungimento dei risultati, le rilevò le inadempienze dell’ottimo comandante di Fragai?
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.info]
Il direttore dice e conferma:
« Fidarsi era un brav’uomo, ma Non-fidarsi era meglio »
specie delle… autorità costituite
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