
PISTOIA. Il 2016 si avvicina: sembra lontano ma per alcune operazioni siamo già, come sul dirsi, “alle porte con i sassi”.
Ci riferiamo al cambio di vertice che la Fondazione Caripit, attualmente regnante il Prof. Ivano Paci, dovrà effettuare per la impossibilità statutaria di quest’ultimo a ricoprire ulteriormente una carica che più che tale è divenuta una seconda pelle, anzi, una prima pelle, vista la sedimentazione che il tempo e i fatti hanno reso tale.
Quello che avevamo da dire sulla conduzione, sull’uso e sulla maniera padronale, a nostro parere, lo abbiamo detto, scritto e documentato.
Lo abbiamo offerto anche alla valutazione dei lettori e di quanti, pur potendo fare qualcosa, hanno preferito che le “cose” rimanessero magmatiche e rimesse alla sola volontà del “capo”, il quale “capo”, cioè il Prof. Ivano Paci, tutto decide e distribuisce.
Lui dice che tutte le decisioni e le elargizioni sono prese con l’avallo del Consiglio, noi continuiamo ad affermare che il tutto avviene secondo criteri e forme che viaggiano paralleli al suo ambiente di provenienza: quella Democrazia Cristiana che da settanta anni ci “impesta” e che oggi si chiama Pd e continua a benedire i suoi “clientes” con mirate “dazioni”.
Lo abbiamo detto e scritto e, dobbiamo riconoscerlo, il Presidente della Fondazione, cioè quell’istituto che attraverso pubblici denari controlla Pistoia e tutto ciò che necessita di denaro, a partire dal giovane Sindaco Bertinelli, ha avuto anche il senso civico e la correttezza di rispondere a certi nostri rilievi.
Sapendo di poter continuare a fare come voleva e poteva, avrebbe potuto benissimo degnarci di un eloquente silenzio, tanto più sapendo che la silenziosa Pistoia è anche pavida e prona ai desiderata dei vari valvassini che imperversano nei vari settori del vivere civile.
Il Prof. Paci, invece, e gliene diamo atto, non si è nascosto, magari querelandoci per intimorirci, come un qualsiasi cialtrone avrebbe potuto fare confidando sulle sue “conoscenze” e entrature, ma ha correttamente ribattuto alle nostre critiche e ai nostri appunti. Anche se solo saltuariamente.
Qualche malizioso ci dice che l’Uomo, quando è il momento, muove le sue pedine per non colpire direttamente ma servendosi di lacchè che desiderano acquisire onori e benemerenze in vista della prossima successione. In tutta sincerità non lo crediamo anche se qualche segnale potrebbe esserci giunto.
Questo argomento, siatene certi, lo affronteremo a tempo debito, ma quello che adesso soprattutto ci preme, data la rilevanza che la Fondazione esprime sul territorio provinciale, è che il Magnifico (Prof. Paci), possa avere quella libertà di pensiero e di preveggenza umana tale da favorire al suo posto personaggi di moralità indubbia, di innata capacità personale e di controllata ambizione.
Quando parliamo di moralità indubbia ci riferiamo a persone che siano come la moglie di Cesare: appaiano oneste, ma soprattutto lo siano.
Quando parliamo di innata capacità personale intendiamo personaggi che siano equilibrati, non ricattabili, e liberi da vincoli partitici; insomma, niente politici nati perdenti in cerca di nuove praterie!
Quando parliamo di controllata ambizione ci riferiamo a persone che sappiano coniugare il compito assegnato loro e solo secondariamente il giusto riconoscimento pubblico.
Insomma, il Prof. Paci dovrà scegliere fuori dalla sua cerchia, facendo umana violenza a se medesimo nel superiore interesse di una Città che tanto gli ha dato.
Sarà possibile?
Un buon piatto di lumache, a chi piacciono, necessita di uno spurgo prolungato e non troppo gradevole alla vista: il gusto, però, sarà la giusta ricompensa all’attesa.
Il Prof. Paci sa benissimo che il 2016 arriverà presto. Usi questa stagione di comando per disfarsi dei tanti ruffiani che lo circondano e che volteggiano sopra la sua scrivania.
Nel frattempo ci spieghi anche dove sono finiti i dieci milioni di titoli spazzatura M.P.S. comperati e che dovrebbero figurare in una apposita “fessura” del suo bilancio.
Ci spieghi anche “l’affare Misericordia” con l’acquisto di un fabbricato milionario da una Associazione che di milioni ne ha già abbastanza.
Chiedo scusa se il finale rovina un po’ il tutto!
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