
PIANA METROPOLITANA. In risposta alle esternazioni del dott. Carrai e dell’ing. Naldi pubblicate sul vostro quotidiano (la Repubblica, vedi), visto che gli stessi dicono di parlare con i fatti e quindi evidenze scientifiche a supporto, comunichiamo quanto segue:
- a) è vero che la proprietà è del Governo e che il Gestore ha solo le concessioni, però vorremmo capire come mai in base a quanto riportato dalla stampa per l’aeroporto di Brasilia (15 milioni Pax) la Joint Venture Corporacion/Infraero ha apparentemente pagato per tali concessioni 2 miliardi di Euro con una plusvalenza per lo Stato Brasiliano del 673%, mentre per Sat & Adf messi insieme (circa 7 milioni Pax) la cifra è stata molto più irrisoria.
Dal nostro punto di vista, ovviamente opinabile, sarebbero stati praticamente svenduti ed in base alle nostre interpretazioni sulla L.R. 20/2008 oggetto della delibera di adesione Opa, il 5% attualmente detenuto dalla Regione doveva essere alienato in toto avendo deciso la stessa di non ritenere oramai “strategiche” tali quote. - b) ci sono poi altre precisazioni da fare circa i 150 milioni di Euro pubblici promessi originariamente ma che non possono essere concessi perché in base al Regolamenti Ue 1315/1316-2013 Firenze non ne ha diritto.
- c) il Commissario Ue ai trasporti ha già chiarito questo punto ed anche la Corte dei Conti Ue ha confermato che non sono possibili aiuti di Stato per gli aeroporti; ci viene detto, in base ai testi dei trattati europei, che addirittura esisterebbe il possibile recupero coatto delle somme elargite.
- d) queste comunicazioni Ue sono già in mano dei Ministri competenti ai quali abbiamo ovviamente chiesto chiarimenti, ma che non rispondono, nel frattempo però una cosa è certa, il finanziamento di Firenze è stato tolto dall’ultimo Def e qualcosa vorrà pur significare.
- e) pur accettando le considerazioni di Toscana Aeroporti, qualcuno dovrebbe dire a fronte di quale legge, articolato e/o “deroga” questi soldi verrebbero concessi a Firenze. Peccato che neppure “il Governo abbia voglia di rispondere”, alle puntuali interrogazioni parlamentari fatte in questo senso, quindi se è necessario avere una “certezza dei fatti” visto che il Governo non risponde, ci dica Lei pubblicamente, Ing. Naldi, dove noi sbagliamo ed a fronte di quale legge, criterio e regola questi “aiuti di Stato”, che comunitariamente ci dicono essere proibiti, verrebbero ora a voi concessi.
- f) quindi “fantasticando” per un attimo che il finanziamento statale sia proibito, chi pagherà il costo dell’intera operazione, “costo considerato congruo da Enac nel 2012 per 75 milioni di Euro ed oggi a 3 anni di distanza dichiarati nei documenti Sia in 365 milioni di Euro (esproprio terre e altre opere escluse)? Forse si chiederà al mercato un aumento di capitale ed ovviamente anche ai soggetti pubblici aventi quote azionarie? Quelli sì che, a nostro modo di vedere, dopo le posizioni assunte da taluni soggetti sarebbero a questo punto… finanziamenti pubblici!
- g) in riferimento poi ai sorvoli e alle possibili esternazioni diffamatorie noi ci limitiamo ad interpretare quanto attestato dalla Regione stessa nei documenti del procedimento Pit, riscontrabili anche su questo link http://www.pianasana.org/wp-content/uploads/2015/06/Diapositiva23.jpg chiarimento richiesto anche agli stessi Enac ed Enav che però non rispondono. Allora visto che si parla di “basi scientifiche”, ing. Naldi divulghi lei pubblicamente, con nomi e cognomi, i dati dello studio tecnico dei venti che sarà certamente supportato da riscontri scientifici e database di studi “sostanziali” così alle fine noi saremo quelli che non sanno né leggere e capire come in modo inequivocabile si potrà raggiungere il 97,5% di coefficiente di utilizzo nuova pista, solo atterrando e partendo da/verso Prato. Da questo verrà poi fuori se Firenze verrà sorvolata oppure no!

In ultimo, visto che si parla del rischio idraulico, queste sono le sue parole, ing. Naldi: “Lo stato idraulico attuale non è certo privo di rischi. Li ridurremo”. Questo è quello che è stato scritto nei documenti Sia da voi presentati in sede di Via, Sia_Pgt_00_Rel_001 a pagina 146 Figura 103 “Sulla base dei possibili Scenari di progetto la soluzione 6 è stata ritenuta quella che ottimizza la risoluzione delle problematiche e mitiga l’incremento del rischio idraulico”.
Quindi… mitigazione dell’incremento… significa cercare un sistema per ridurre gli eventuali impatti da esondazione di cui al momento nessuno può certificare l’entità, quindi si certifica di fatto che comunque per costruire il nuovo aeroporto c’è un aumento del rischio idrogeologico che qualcuno in qualche modo si deve accollare!
Inoltre a noi Comitati risulta pure che il Dl 133 SbloccaItalia recepiva e sanava 2 procedure di infrazione Ue contro il rischio idrogeologico, ovvero c’era la promessa di non creare nuovamente le condizioni di rischio, per cui Firenze dovrebbe ottenere una deroga!
Siamo matti? Forse, ma sappiamo leggere anche noi e qualcuno prima o poi dovrà rispondere, perciò siamo in fervida attesa che Lei dimostri pubblicamente quali sono “gli studi scientifici seri”.
Gianfranco Ciulli Portavoce Coordinamento Comitati
Associazioni contro il Nuovo Aeroporto di Firenze
Vedi anche:
- http://www.perunaltracitta.org/2015/07/06/le-10-cose-da-sapere-sul-nuovoaeroporto-di-firenze/
- http://firenze.repubblica.it/cronaca/2015/07/08/news/carrai_aeroporto_perche_si_dev e_fare_la_nuova_pista_-118663108/
- http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/firenze/cronaca/2015/07/10/news/aeroporto_d i_peretola_naldi_attacca_basta_critiche_assurde_-118761239/
[comunicato]
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