PIANO DEL COMMERCIO: UNA SCELTA NON DEMOCRATICA

Elena e Roberto Bardelli
Elena e Roberto Bardelli

SERRAVALLE. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del gruppo consiliare del Pdl di Serravalle Pistoiese:

“Della Pianificazione Urbanistica Commerciale, approvata a maggioranza nella seduta del Consiglio Comunale del 27 gennaio scorso con i relativi Regolamenti, non condividiamo diversi punti.

Prima di tutto il documento risulta privo di scelte politiche chiare e definite: non si specifica quale progetto di sviluppo economico e sociale l’Amministrazione abbia sul territorio (ammettendo che ce l’abbia), poiché l’apertura di nuovi esercizi non assicura di per sé l’afflusso di persone nelle varie zone del Comune, soprattutto quelle più svantaggiate, se contestualmente non vengono pensate e realizzate forme permanenti di attrattiva culturale e turistica.

Inoltre, riguardo alla volontà di venire incontro ai cittadini che intendono iniziare una attività commerciale, non viene adeguatamente precisata la natura e la tipologia di sostegno e agevolazione che si intende adottare né quanto l’Amministrazione è disposta ad investire sulla base di dati economici di riferimento (le entrate dell’Ente dal settore commercio). Non è condivisibile nemmeno la decisione di incrementare il piccolo commercio, mediante agevolazioni, solo nelle zone cosiddette più svantaggiate del territorio, come Vinacciano, Castellina, Serravalle Alto; infatti le difficoltà di chi si accinge ad aprire una struttura sono le stesse, indipendentemente dalla zona del Comune. A nostro avviso, poi, i comportamenti più gravi da parte della Giunta sono stati due: il fatto che i protocolli di intesa con le associazioni di categoria siano stati sottoscritti nel 2011, quando l’approvazione del Piano fu bloccata per la nuova normativa del Governo Monti e poi in seguito per effetto delle leggi regionali, e mai rinnovati; il fatto che l’iter procedurale di approvazione abbia ignorato la tappa dell’adozione del documento con il relativo tempo a disposizione per le osservazioni e proposte dei commercianti.

Nel primo caso dubitiamo fortemente che i protocolli siano ancora validi, dal momento che risultano firmati dalla Giunta precedente e che il nostro territorio, dal 2011, ha subito una notevole trasformazione dal punto di vista economico e commerciale. Nel secondo caso riteniamo che la scelta delle non concertazione, pur venendo l’Amministrazione incontro ad alcune nostre richieste, sia un gesto chiaramente non democratico e non trasparente, come abbiamo ribadito in Consiglio: il Segretario in questa sede si è fatto garante della correttezza della procedura e si è assunto la responsabilità tecnica; ma il voto dei Consiglieri è espressione di una volontà politica, e politicamente, per le ragioni precedentemente espresse, noi non ci siamo voluti assumere la responsabilità di votare il Piano e i Regolamenti attuativi così concepiti”.

Roberto Bardelli – Elena Bardelli

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