
PISTOIA. Con un utile netto d’esercizio che supera i 600 mila euro e un fatturato che sfiora i 16 milioni di euro, si può dire che la gestione di Simona Laing alla guida di Far.Com. Spa si chiude più che positivamente.
L’amministratore unico ora chiamato a Roma, lascia la partecipata del Comune di Pistoia in ottima salute. Negli ultimi cinque anni il bilancio delle Farmacie comunali di Pistoia registra solo indicatori positivi.
Il fatturato passa dai 12 milioni del 2010 ai 15 milioni 939 mila del 2015; l’utile netto di esercizio che nel 2010 era di 523.251 euro cinque anni dopo tocca quota 676.250 euro. L’opera di riorganizzazione ha consentito anche di tenere a bada il costo del personale, un costo fisso rimasto costante.
Dati che confermano una oculata gestione della Spa, divenuta un “gioiellino” per il Comune guidato da Samuele Bertinelli. Nonostante la congiuntura negativa Far.Com. Spa non solo ha retto la crisi ma ha saputo trasformarla in opportunità, contrastando il fisiologico calo delle contribuzioni legate ai farmaci e presidi erogato per conto del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) e consolidando laddove c’era più bisogno: in personale qualificato e nella distribuzione all’ingrosso.
Grazie a una ampia visione di mercato che ha consentito di avere una panoramica di insieme, Far.Com. Spa ha avuto la capacità di contrastare con efficacia il trend negativo nazionale, garantendo il mantenimento del personale in un periodo complessivamente nero sotto questo fronte e innalzando anche la produttività dei dipendenti.

La buona salute del bilancio ha avuto positive ricadute sull’offerta che Far.Com. Spa ha realizzato a favore delle famiglie e del territorio. Ampio lo spettro dei servizi erogato negli anni dalle farmacie comunali di Pistoia, Agliana, Larciano e Quarrata. Ricordiamo tra questi il punto nutrizionista condotto dalla dietologa Alessandra Fresa e l’ormai consolidato sportello psicologico a favore delle mamme, condotto dalla psicologa Beatrice De Biasi.
“Investire in innovazione paga e ha pagato positivamente, soprattutto in un periodo di contrazione e crisi, così come è fondamentale il ruolo che le Farmacie comunali devono svolgere nel contesto in cui hanno le radici, quello di Farmacia dei servizi.
Sono commossa e orgogliosa per questa meravigliosa avventura. Ringrazio i dipendenti di Far.Com. Spa, gli ottimi collaboratori che con me hanno saputo cogliere questa avvincente sfida. Ringrazio il sindaco Samuele Bertinelli, perché insieme abbiamo condiviso la strategia aziendale”, commenta dice Simona Laing, da oggi non più amministratore unico di Far.Com. Spa, impegnata a pieno titolo nel risanamento e rilancio delle farmacie capitoline di Farmacap.
“Con questo non chiudo con Pistoia – dice Simona Laing –. Quanto prima sarò impegnata in una associazione che metta insieme le tante e splendide persone che vogliano lavorare per il bene della nostra mia amata città: Pistoia”.
[rezoalli – farcom]
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Buon giorno…ecco…da un lato abbiamo un rarissimo esempio di manager pubblico che è riuscito a produrre utili che nel resto della città i pavoni con la ruota aperta si sognano. D’altro abbiamo alcuni politici locali che non perdono occasione per distinguersi, avanzando interpellanze per sapere se risponda a vero che la Signora Laing ha percepito ancora compenso da Farcom mentre già lavorava per Farcap.
Questa cari signori lasciatemelo dire è pura miseria: io non so se la Laing ha preso ancora lo stipendio in Farcom o meno, ma mi risulta che ancora abbia lavorato lì fino a ieri, mi risulta che non sia difficile, dato che gli atti sono pubblici, andare a verificare per un consigliere comunale, senza proporre interpellanze strumentali col solo scopo di ottenere una menzione sul solito giornaletto locale. E non mi sembra così difficile verificare che le leggi siano state rispettate o meno senza andare subito ad indicare al pubblico ludibrio chi per risultati ha ampiamente meritato la pagnotta: perchè cari consiglieri, quello che voi politici vi ostinate a non capire, è che ai cittadini, non frega niente che uno prenda il doppio stipendio per 3 mesi se da i risultati che abbiamo visto in Farcom. Mentre invece gli girano eccome dover pagare l’inconcludenza (e i gettoni di presenza per commissioni consiliari a gogo), quando va bene e le tangenti, quando va male della politica italiana.
PS. Egregio Capecchi, colgo l’occasione per rammaricarmi con Lei per l’occasione che le era stata data e che Lei non ha colto, di spiegare ai cittadini la sua visione della città nei singoli, concreti, capitoli che la compongono. Qui http://www.linealibera.info/capitale-della-cultura-capecchi-risponde-a-scalas/#comments sembrava partita una discussione promettente. Ma il suo silenzio, mi fa capire che:
– non ha idee in merito oppure….
– come sempre accade nella politica italiana, si vuole tenere le mani libere
o anche tutte e due le cose. In ogni caso un occasione sprecata. Per Lei.
ALESSANDRO CAPECCHI SCRIVE
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Caro Direttore,
continuando ad avere problemi con l’accesso quale utente registrato
Ti chiedo la cortesia di pubblicare – come vorrai – la mia risposta al sig. Massimo Scalas.
Grazie,
Alessandro
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Gentile sig. Scalas,
mi spiace davvero che Lei usi certi toni (offensivi e mistificatori) per commentare, questa volta davvero in maniera strumentale, una “non notizia”.
Se avesse avuto il buon cuore di informarsi o almeno leggere il verbale del Consiglio Comunale prima di sputare giudizi avrebbe infatti scoperto che io non ho presentato
alcuna interpellanza da pavone, ma – nel ruolo che rivesto e che rivendico, di indirizzo e controllo – ho chiesto spiegazioni a seguito della comunicazione
con cui il Sindaco informava (come suo dovere) l’assemblea sulla nomina del nuovo amministratore e direttore generale di Farcom al posto della dott.ssa Laing.
In tale contesto ho quindi svolto un intervento molto più articolato di quella che è stata la sintesi giornalistica (seppur nel breve volgere di pochi minuti, come da regolamento), nel quale ho chiesto conto di vari aspetti:
– quando era effettivamente terminato il mandato dell’Amministratore uscente
– come era stato individuato il nuovo nominativo, attesa anche la sua estraneità al territorio
– se lo stesso intendesse proseguire il lavoro già intrapreso dalla dott.ssa Laing, che buoni risultati ha dato ma ha anche provocato reazioni e valutazioni politiche
articolate, da destra a sinistra, come confermato dai successivi interventi della Cons. Celesti e del Cons Lattari;
– se per tale motivo non fosse opportuna una convocazione immediata della I commissione (che si occupa di controllo delle aziende partecipate)
vista l’importanza dell’azienda e anche del suo riflesso economico per il comune, ed in tal senso incassando l’immediata disponibilità del Presidente Del Bino;
– se in questi mesi l’attività dell’azienda avesse risentito di questo doppio ruolo
– in tale prospettiva se rispondesse al vero che la dott.ssa Laing avesse percepito lo stipendio – voce che si rincorre da settimane nel “palazzo”, ma che nessuno
aveva avuto ancora l’occasione (o il coraggio) di chiedere, con relative cattiverie – pur rivestendo un doppio ruolo.
Domande legittime e connesse tra loro, a cui il Sindaco ha risposto – come suo costume, a fine dibattito – e da qui è nata (per il giornale) – la notizia più interessante (per loro).
Quanto alla inconcludenza dei politici e relativi costi, con facile polemica (e anche qui con una citazione a sproposito volutamente offensiva, come le tangenti), mi preme solo evidenziare che il sottoscritto ha conosciuto la dott.ssa Laing molti anni fa proprio sui banchi del consiglio comunale (e come presidente della circoscrizione 3), ma come Lei anche io campo del mio lavoro. Quindi anche il parallelo tra il manager pubblico bravo e produttivo e il politico improduttivo e parassita in cerca di facile menzione è del tutto scombinato, per non dire volutamente denigratorio.
È per i molti impegni – oltre che per varie vicende familiari – che non ho potuto sino ad oggi dar seguito all’occasione di un proficuo scambio sui temi culturali e generali della città, cosa di cui fino a ieri mi sentivo in colpa…perché come è facile comprendere (sempre che lo si voglia) parlare di certi argomenti è complesso di per sé, scrivere addirittura proibitivo in
uno spazio definito.
Oggi, grazie al suo intervento di ieri, mi sento più libero. Di scegliere interlocutori meno presuntuosi, e anche di darle un’occasione, ovvero quella di scusarsi. Per poter riprendere un dialogo, dal quale non è mia intenzione fuggire (con i tempi e i temi che ciascuno riterrà di dedicarci).
Alessandro Capecchi
Buon giorno Sig. Capecchi, premesso che io non ho interessi (leggi: “strumentale”) di alcun tipo sulla questione, ma solo una conoscenza piuttosto completa della stessa, non vedo proprio cosa ci sia di mistificatorio in quello che ho scritto: esiste un articolo di giornale che riporta una sua dichiarazione (a meno che lei la voglia smentire…nel qual caso sarebbe il giornale in questione a dover essere tirato in causa), esiste un verbale del Consiglio Comunale che lei conferma punto per punto dove si evince niente altro che quanto da me affermato: ovvero, per chi vuole capire, che l’oggetto della sua interpellanza poteva tranquillamente essere esperito dagli atti, che ricordo ancora sono pubblici e accessibili a chiunque, relativi alla Signora Laing, in modo da appurare prima, e non dopo, se tutto è avvenuto alla luce del sole e in conformità alle leggi. Quindi anche se posso capire le ragioni della politica mi permetta di dissentire (siamo in democrazia) su quello che è un dato di fatto (i motivi della sua interpellanza) che anche lei conferma. Per quanto riguarda il resto: sui pavoni, non mi riferivo a Lei (tra l’altro nel mio post non c’erano nomi) quanto piuttosto a gente che milita nel partito della Laing che con molti meno meriti della Signora occupa posizioni senz’altro di maggior rilievo nel partito stesso (tra l’altro non capisco un’opposizione che se la prende con una figura che è stata isolata nel modo in cui tutti sappiamo dal partito cui voi vi opponete….). Quanto alla frase “Mentre invece gli girano eccome dover pagare l’inconcludenza (e i gettoni di presenza per commissioni consiliari a gogo), quando va bene e le tangenti, quando va male della politica italiana” posto che era chiaro e ovvio che non mi riferivo a Lei Alessandro Capecchi, della cui persona io non ho elementi per affermare che non faccia il suo mestiere con onestà, ma agli assai deludenti (usiamo un eufemismo) della politica italiana degli ultimi decenni (mi sembrava ovvio e scontato ma vedo che è scattato subito il riflesso condizionato d’appartenenza… siamo in Italia….)… insomma Capecchi…. mi sembra che le cose sono sotto gli occhi di tutti. Le migliaia di opere incompiute in giro per l’Italia non me le invento io, i tempi biblici per varare una legge che poi è fatta in modo per essere applicata a discrezione di un giudice non l’invento io, Mafia capitale, Poggiolini, Tangentopoli, l’ultimo scandalo a Milano…. ogni santo anno da almeno 30 anni cose così….non le invento io. E a far politica ci siete voi (e presumo che non ve l’abbia ordinato il dottore) mica io. D’altro canto io non ho nemmeno affermato che la politica sia solo questo, ma se si rilegge con calma quello che ho scritto vedrà che contrapponevo questa politica inconcludente e del malaffare a quella per la quale noi cittadini siamo più che disposti a pagare: quella dei risultati e, fino a prova contraria, carte alla mano, la Signora Laing con il suo utile record fa parte di questa seconda schiera. Come vede nessun motivo per offendersi, caso mai mi sarei aspettato che lei rivendicasse la comune appartenenza alla buona politica manifestata coi fatti dall’ex Amministratrice di Farcom. Quindi non le porgo le mie scuse, ma ovviamente spero che lei contribuisca a cambiare qualcosa in questa città, l’ho pure votata… suvvia… non mi dia l’impressione errata (spero) di essere il classico politico autoreferenziale e con la codina di paglia. La richiesta di sapere come la pensa sulle cose concrete della città è sempre aperta e la risposta gradita. ma sappia che fino a che il Direttore deciderà di pubblicare i miei pensieri, con me il dibattito è senza filtri, né convenevoli. Io voglio sapere cosa pensate di fare voi politici per questa città. Ma non con frasi generiche e condivisibili. Non intenti, ma piani precisi, articolati, con le relative coperture di spesa… che trasformino un elenco dei sogni in un qualcosa cui prestare fede anche dopo che si è votato. Il resto è perdita di tempo per tutti. Veda Lei se interessa o meno
Cordiali saluti
Massimo Scalas