Come si fa a non darsi le mani in testa come certi personaggi del Verga verista o addirittura la padella come la nonna in un film famoso?
Mancavano solo i bersaglieri di Lamarmora…
La Procura di Pistoia non riesce a vederli i problemi di Vicofaro? O non voleva lavorare per la «gente comune»?
BEATI GLI ASSETATI DI GIUSTIZIA PERCHÉ NON SE NE SBRONZERANNO MAI!
Nelle terre di sudditanza della procura di Pistoia, a Monsummano, intervengono vigili e carabinieri per far togliere uno striscione dalla facciata della chiesa (efficienti i tuoi uomini, Simona De Caro, anche tu mia ex-allieva!).
Ma a Sarcofago City, la città che la sinistra sta rilanciando sotto la voce «cultura» per abbattere un mostro di nome Ale Tomasi, i neretti senza nome né documenti, apprezzati da Claudio Curreli, il sostituto della Terra Aperta, possono cacare e farsi le seghe dinanzi agli occhi della gente allibita. O anche danneggiare – senza tanti problemi, i veicoli in sosta di notte.
Deve essere vero che il dottor Tommaso Coletta lavora per la «gente comune». A Pistoia si vede bene – e si subisce pure, dato che uno schiamazzo notturno viene punito, dal giudice Alessandro Azzaroli, con 15 giorni di arresti; mentre uno spettacolo indecente di due maialetti che scopano di notte nei vicoli en plein air, finisce sui giornali attovagliati, ma poi non ha séguito.
Attenzione: 15 giorni di arresti dati senza un cazzo di straccio di prova. Capito gente partigiana dell’Anci e comitato permanente antirazzista antifascista di Vicofaro?
E.B.
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