poggio. PUGGELLI SUL “MEGA” PROGETTO SPORTIVO DI PALANDRI: “SUL RISCHIO IDRAULICO A POGGIO NON SI SCHERZA. BASTA PRESSAPOCHISMO E SUPERFICIALITÀ”

Nell’area indicata c’è il vincolo di non edificabilità

Cartina indicazione zona

POGGIO A CAIANO. “Ma quale centro sportivo? Al massimo una piscina naturale”. Francesco Puggelli, candidato sindaco di Poggio a Caiano interviene per smontare il mega progetto sportivo presentato dalla lista di Palandri.
“Di assurdità – dice Puggelli — in queste settimane ne abbiamo sentite tante ma questa le supera tutte: promette un centro sportivo da 65mila metri quadri in un’area con un vincolo di non edificabilità per la sua pericolosità idraulica e destinata alla realizzazione di una cassa di espansione è veramente troppo”.

L’area tra Candeli e via Lombarda indicata dalla lista di Palandri è infatti individuata nel “Piano riduzione rischio idraulico del fiume Arno” che è lo strumento predisposto dall’autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale come area a rilevante pericolosità idraulica e la destina ad ospitare interventi per la riduzione del rischio idraulico.
“Palandri si è vantato per settimane di un programma fatto con tecnici, forse sarebbe bastato se avesse chiesto supporto ai poggesi che il territorio lo conoscono davvero: da anni tutti sanno che quella è un’area a rischio esondazione.

In alternativa sarebbe bastato consultare questo link (https://www.appenninosettentrionale.it/itc/?page_id=4848) e leggere le carte — cosa che ogni tecnico dovrebbe fare prima di metter mano a qualsiasi progetto anche il più piccolo — per rendersi conto immediatamente della inedificabilità.

Con le promesse e i proclami ci si può spingere fino ad un certo punto: ma sul rischio idraulico a Poggio non si scherza”, continua Puggelli che aggiunge: “Tutti noi poggesi non possiamo dimenticare l’alluvione che devastò intere case e zone del nostro paese a causa di politiche edificatorie poco attente al rischio idrogeologico e speculative.

Da allora grazie alle amministrazioni di centro sinistra che si sono succedute il nostro territorio è stato messo al sicuro”.
“Promettere di costruire sotto il livello dell’Ombrone è da irresponsabili — anche l’assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Poggio a Caiano, Tommaso Bertini interviene sull’argomento — 

Fortunatamente il loro progetto è impedito dalle norme sovraordinate che tutelano noi e il nostro territorio da trasformazioni impossibili in zone alluvionali. Quella è una zona destinata alla tutela idrogeologica del territorio (pensate, addirittura dall’Autorità di bacino del fiume Arno, non dal Comune). Questa è l’ennesima proposta tecnicamente sbagliata oltre che in aperto contrasto con la tutela del territorio e la sostenibilità ambientale”.

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