
SE IL BETTI IN ALTO SAL CADE ALL’ISTANTE
CON UN FORTE RUMOR MALEODORANTE

MONTALE. Verrebbe da aggiungere «scendi un po’ che ti fa male!» – per i comunisti di regime, quelli che pensano che le forze dell’ordine «sìino» (direbbe Zingraretti) fasciste. Era per far rima con il nome del paese.
Stamattina c’è ancora una puntata qualunquemente sciocca dell’Amore ai tempi del fascismo, falso titolo di Márquez. Dà un contributo sostanzioso la massa d’aria fritta che l’Agnese rilascia a un Tommaso Artioli «fidus interpres» (= ineccepibile traduttore).
La domanda-chiave è, però, un’altra. Quella della Pippolini (e di altri) sarà aria fritta o qualcosa di diverso…? In quella che sembra una vicenda da «commedia di mezzo» (cultura greca, IV-III secolo avanti Cristo) si ha quasi l’impressione di assistere a una scena costruita sul tema della «pordè».
Ora, sa e a Montale non si sa cosa sia la «pordè», il Petting Club rosso potrebbe approfittare del fatto che la Barbara Dardanelli (se non erriamo) dovrebbe aver frequentato il liceo classico Dante di Firenze (in caso di errore, si chiede venia).
A lei potrebbe rivolgersi la “comunisteria locale” per farsi dare indicazioni e chiarimenti sul verbo «pèrdomai» e sul sostantivo femminile «pordè»: tedesco furz, inglese fart, spagnolo pedo, ungherese fing, turco osuruk, albanese pordhë, rumeno băși, francese péter e, dulcis in fundo, latino crèpitus, una specie di suono come di un poderoso ramo di quercia che si spacca all’improvviso sotto un fulmine di Giove onnipotente (o… onnipetante?).
Fateci, però, spezzare una lancia a favore del sindaco vintage Ferdinando: se n’è accorto, il ragioniere, dopo che il cielo si era squarciato e che dio si era affacciato sullo sdrucio del fondale e aveva detto: «Ferdinando, ecco qua uno spazio apposito! Intìtolalo ai caduti delle forze dell’ordine fasciste!». Si vede che quel giorno l’alcalde aveva fatto colazione a pane e orecchi di volpe.

E noi vogliamo salvare il Betti perché è vero che Montale è come il paese di Cenerentola, dove i sogni son desideri che poi si avverano.
C’era già un caso precedente. Era già successo un miracolo analogo pochi mesi fa. E precisamente quando, dopo aver cassato (o cazzato?) 2mila metriquadri edificabili alla Meridiana Immobiliare del Carbonizzo di Fognano, don Ferdinando si era svegliato una mattina e aveva scoperto (senza saperlo) che quei 2mila metriquadri erano “atterrati” poco distante dal Carbonizzo stesso: e proprio su un terreno benedetto dal dio dei cieli e dalla sua Misericordia!
Ha’ ’nteso, Dardanelli?
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
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