Impegnata nel volontariato sapeva coniugare l’arte alla solidarietà. Per questo era conosciuta e apprezzata anche in vari comuni del Pistoiese

CHIESINA UZZANESE. [a.b.] Chiara Galligani, 46 anni, residente a Chiesina Uzzanese era una escursionista esperta, amante della vita, frequentatrice della montagna. Non si sa cosa è successo di preciso. Non era da sola, forse si trovava insieme al compagno sulla cresta dello Spallone del Sagro, dietro l’abitato di Colonnata sulle Apuane quando per cause da accertare è precipitata a valle per circa trecento metri arrestandosi a pochi metri di distanza dalla cava Saccagna. Chi era con lei ha cercato subito di raggiungerla.
A nulla sono valsi i soccorsi portati dalla squadra di Carrara e Lunigiana del Soccorso alpino e speleologico Toscano. All’arrivo di Pegaso 3 i traumi riportati nella caduta sono stati fatali per la donna. In attesa del nullaosta alla rimozione della salma da parte della autorità giudiziaria il corpo di Chiara Galligani è stato trasportato a valle passando dal versante delle cave.

Chiara Galligani che lavorava in una azienda di Lappato e che aveva studiato al liceo artistico statale di Lucca era sposata e aveva due figli, una femmina di 13 anni e un maschio di 10 anni.
Era molto conosciuta anche per la sua attività di volontariato con il LabOratorio & Laboratorio Artistico ItinerArte che coniugava arte e solidarietà con una attenzione particolare al coinvolgimento delle persone diversamente abili. Con tale progetto anni fa aveva condotto un interessante incontro anche a Agliana (presso il Deka caffè letterario).
“E poi — così si descriveva sul suo profilo facebook — ho la natura, l’arte e la poesia e se questo non è sufficiente cosa posso volere di più?”.
Una grande perdita per Chiesina Uzzanese dove Chiara era molto conosciuta.
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